Pègaso - anno I - n. 1 - gennaio 1929
La Stella del Nord 73 a quel .signore vestito di grigio, con quei lunghi baffi neri, che po– ,sava una mooo sul braccio di nostra madre, certe cose lllon si dimenticano [Più, fui preso da un nodo qui, alla gola e mi sentii d . ' 1sperato. Subito ricooobbi la mamma, ma lui? Quello era mio padr: ? Egli :mi guardava con severa benevolenza, mi tirava il ga– nascmo e, voltrundosi alla mamma, diceva : « Ma lo sai, Celeste, che è proprio un bel bambÌIIlo ? )). Io, un bel bambino ! - Ohe cosa hai poi di brutto, da lamentarti, sciocco? - lo in– terruppe Alessandra, minaccia1ndolo con la mano. - Io nolll mi lamento, - disse Benedetto, - io mi vanto di essere brutto. Io ne sono orgoglioso. Tutti gli uomini che hanno contato qualche cosa nel mondo erano brutti. Noi li vediamo belli perché solllo stati grandi. Ma gli uommi belli non ho mai potuto soffri-rli, e nostro padre allora, era molto bello, molto più di adesso, anche se non vestiva quell'urniforme d'ufficiale messicano, come nella fotografia che piace tanto alla mamma. Del resto eravate tutti e tre molto belli, e meravigliosamente vestiti. La mamma tutta di bianco, com un largo cap[Pello coperto di penne di struzzo, e teneva in una mooo un ventaglio e nell'altra un ombrellino. Tu portavi invece m1 abito rosa, di un rosa più carico di questo, con tooti volantini, e sembra;vi un fiore di zucchero rosa, con un ber– rettino nel quale era infilata una piuma,. Di fronte a voi io mi sentivo umiliato, vergognoso, ingiustamente sacrificato in quella mia uniforme nera, tutta logora, con le maniche troppo corte e le gilllocchiere .sbiadite. Ero o non ero anch'io come voi? Nolll ero tuo fratello? A un certo punto la mamma disse: « Si, ma il bam– bino è pallido. Non stai bene, Bettino?>> Mi chiamavano cosi, al– lora, anche nelle lettere. Ma il babbo, parlando c001 il signor Pre– fetto, ogni tanto usciva ÌIIluna frase o portoghese o spagnola, come i ,per,sonaggi dei romanzi di avventure, e diceva: « Nao) senhor .... 1, de ve,ras? No lo creo. Asì està bien )), eccetera. Venivate dal- 1' America, per ritornarvi. Quando fu il momento di andar,sene, mi prese in braccio, mi aJzò fino al suo viso e mi baciò, dicendo : « Adi6s, Benito >>.E da allora mi chiamai anche cosi, alla spagnola. Ohe cosa volevo dirti? Ah, quella visita lasciò in me un sentimento coone di delusione e di rancore verso il babbo. Dovevano passare altri sei anllli prima che io lo rivedessi, e durante quei sei lU1I1ghi anni, che sono stati i più penosi, attribuivo a lui la colpa di tutte le mie disgrazie, delle mie più piccole contrarietà. Ricevevo ogni mese una lettera, ora dalle ~'\ntille, ora dal Brasile, dall'Uruguai, poi daJla O!lifornia, dall'Inghilterra, dal Belgio, infillle dalla !!.,rancia e daJ.la Corsica, e vi vedevo a111dareper il mondo cosi, il babbo vestito di grigio con il cappello di panama, la mamma di bianco con l'ombrellino e il ventaglio, tu di rosa e Massimo alla ibliotecaGino Bianco
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