Pègaso - anno I - n. 1 - gennaio 1929

68 U. Fracchia un ultimo grido, che i pescatori della scialuppa interpretarooo come un : - Andate, andate, buona gente - ; seguito da un : - Non abbiamo più bisogno di voi -; e, sorridendo, li accomiatò con un gesto affabile della mano. III. Anche senza quell'invito i nostri avrebbero virato di bordo. Ormai, dopo aver tanto ballato a digiuno su quel mare sconvolto, essi si sentivano mancar le ginocchia al solo !Pensiero dei fagioli che bollivano in pentola nei loro focolari affumicati e del soave profumo dell'aglio che, a quell'ora, grillettava nelle padelle. Per– ciò no[l attesero altro e,.manovrando di viva forza, volsero la prua verso terra. Accarezzandosi i lunghi baffi .spioventi ai due lati del mento, il maggiore Iupiter non distolse lo sguardo dalla loro scialuppa se non quando la vide alata sulla spiaggia. - Bravi marinai, - disse allora rivolto al capitano, - ma noi ne sruppiamo oro meno di prima. - Di che? - chiese l'altro brUJScamente. ....:._ Di quelle montagne, - rispose calmo il maggiore Iupiter accelllllando col capo alla catena montuosa che si delineava all'oriz– zonte, dietro la città: - Pure ho la certezza di non sbagliarmi. Quella laggiù è la catena degli Azzurri, e quel monte, che,._sembra sovrrustare tutti gli altri, non può essere che il monte Basso, se– gnato sulle carte milleduecentoventiquattro metri. Mentre parlava, egli andava infervoramdosi, ma il Coman– dante [10n sembrava fare nessun caso delle sue parole. Stava pen– sando in quel momento che, ,se il suo ufficiale di rotta avesse cono– sciuto l'esatta ,posizione degli scogli .segnati sulla carta, come quel seccatore conosceva l'esatta altezza delle montagme sparse per la regione, molto probabilmente allora la Stolla del Nord non si sarebbe trovata come un pesce fuor d'acqua ed egli non avrebbe visto troncata anzi tempo, con disonore, una looga ed onesta car– riera di marinaio. E già correva con profondo sconforto verso gli anni che lo aspe_ttavano a fumare la [)ipa ad un balcone sul porto di Genova, .spiando invidioso le mosse di tutti i ba,stimenti che avrebbero continuato a oattere i mari al comando di uomini più fortunati di lui. - Guardi, guardi, - soggiungeva intanto il maggiore Iupiter, sempre più fisso nella contemplazione di quelle montagne che, rotte i[l un lontano punto del cielo le nubi dai venti, s'andavano vagamente indorando dei primi raggi del sole, - guardi la strana for,ma di quella cima, ora che si sbroglia dalle nuvole. Sono pronto a scommettere : è il Cigno, millecentosettanta metri. E a destra ? BibliotecaGino Bianco

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