Pègaso - anno I - n. 1 - gennaio 1929

Strawinski musicista classico 63 L'opera di Strawim.ski è pertanto strettamente coerente. La per– sonalità dell'autore corre attraverso tutte le composizioni che.vanno dal 1910 ad oggi, e parlare di cambiamento di stile è assolutamente inesatto. Solo gli argotnenti sono venuti trasformandosi, ma la so– stanza dell'opera è rimasta sempre la stessa. Il cammino che l'arte del compositore russo percorre tende come bb . ' ' a 1aimogià detto, alla musica pura: tutte le infiltrazioni letterarie, :filosofiche, pittoriche che avevano ridotto il ,poema sinfonico dei ,primi anni del nostro secolo ad un esperanto delle arti, Strawinski le elimina quasi tutte. Richiamato ad una realtà scenica dagli argo– menti dei suoi balletti, Strawinski riduce al mim.imo anche l'in– flusso letterario e teinde a comporre una serie di arazzi musicali, ciascuno per ,suo conto, chiaramente delineato. Egli aborre cioè dai di,scor,si musicali che, se nolll li giustifichi con un testo letterario, si afflosciano come i palloncini dei bimbi, e mostra composizioni eh(' sanno consistere per la loro sostanza musicale. Tuttavia, specie nel Petruska) quaJche colllcessione alla letteratura è facile rilevarla: la descrizione fa capolino qua è là e sa far risaltare con arte assai grande il « passaggio dell'orso» ed il triste ossessionante « orga– netto di Barberia)>. Nel Sacre invece, la musica prende un de– ciso sopravvento sull'azio1I1e, sugli episodi, sulle descrizioni, so– pravvento che durerà iID. tutte le opere posteriori quali a,d esempio la Storia del Soldato) le Noces) Piilcinella) Mavra) ecc. La liberazione assoluta da qualsiasi soggetto informatore appare la prima volta nel 1920 nella sinfonia per strumenti a fiato, compo– sta in memoria di Debussy. In quest'opera, e specialmente nell'Ot– tetto [Per fiati, composto nel 1923, la musica si chiude risoluta– mente nella sua torre di avorio : non più i titoli letterari, Je dida– scalie esplicative, le intenzioni descrittive che ancora oggi domi– nano nel mondo musicale, ma la rigida e severa im.dicazione di Ada– gio, Allegro, Andante, in testa alle parti di una Sonata, di un Concertino per archi, di ulll Ottetto. Così come nel periodo classico ed iID. quello del romanticismo tedesco. Questa nomenclatura tuttavia non appare come cosa nuova nel– l'odierno momento musicale. La musica che chiameremo per inten– derci, ipura, aveva raccolto durante tutto il .secolo scorso ed i primi anni del nostro secolo ullla schiera numerosa di seguaci e di esalta– tori schiera dalla quale pochi artisti seppero distinguersi, racchiusa com'e era tra le fredde [Pareti dell'accademismo e della maniera. Sonate, concerti, quartetti, :finchè se ne vuole, ed anche ben fattir corretti eleo-anti ma tutti stillanti nostalgia, tutti rivolti ad un passato' inte~ame~te tra-scorso, tutti enfaticamente sospirosi, tutti sulla falsario-a di modelli celebrati, tutti in sostanza inutili perchè ripetizioni di cose già dette, perchè poveri di idee.

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