Pègaso - anno I - n. 1 - gennaio 1929
Italo Svevo 49 mancava di tratti ingenui, in contraddizione con la sua finezza di psicologo: e uno di questi fu il portarmi un giorno, esitando, un suo lavoro drammatico, molto lungo, in tre o quattro atti, perchè vedessi di ritoccarglielo .... Il teatro fil'a allora il suo sospiro; lo frequentava- molto; e c' è il taglio teatrale in alcune scene del suo romanzo Una v·ita-. « La forma delle forme, il teatro - di– -0eva - : la sola dove la vita ipossa trasmettersi per vie dirette e precise)). Scrittore? A Trieste .sapevano tutti che Ettore Schmitz era un uomo molto istruito e un interessante pensatol'e; quanto a compia– <'ersi di lui scrittore, era un'altra faccenda. Per i letterati, egli mancava di lettere, di armonia, di ripulitura. Per gli uomini d'af– fari, che formavano poi la società cittadina, e nei loro parchi ac- ~ ,creditamenti letterari proodevano consiglio dagli uomini di let– tere, egli era uno di loro, e noo altro : un nomo che s'incontrava alla Banca, alla Borsa, intellig,ente nei negozi e attivo. Scrittore? Sì, certamente, come la figliuola d!>ll'uno o dell'altro era pittrice. Un uomo che i-:i dilettava di scrivere, in una pa.rola : e sarebbe stato troippo pretendere che egli non RcrivesRe male, o che lo si leggesse. •Quanto allo scriver male, era uno di quei giudizi unanimi e massicci, che murano vivo un uomo. Isidoro Reggio, il mio rprimo ,direttore all'Indipendente, uomo di giudizio equanime e di gusto, amico e ammiratore di Svevo e un po' suo pa,rente, fu il primo a spiegarmi perchè egli scrivesse tanto male. << Quel benedetto uomo di suo padre aveva il pregiudizio degli istituti d'educazione ger– manica. Mandò il ragazzo in Germania, e gli legò questo piombo del– l'espressione lenta, impropria, contorta)). Era vero; ma l'opinione, col ripeterisi, divenne esagerazione e ingiustizia: ipiombo che .si legavano addosso i suoi giudici. L'ultimo Svevo seppe corregg-erRi di molti errori. Ma certo dagli studi fatti in Germania egli portava l'architettura tedesca del periodo, la sin– tassi tedesca, una grande incertezza nelle costruzioni verbali : gliene wniva alcunchè òi faticoso, aggravato di solecismi: anche la sua lingua aveva una .stranezza ba,rbarica, per la miscela eterogenea di parole italiane e di parole tradotte, _di modi del dialetto triestino, òi termini scientifici, di locuzioni dell'uso mercantile, di vocaboli tecnici dell'arte. Era buon musicista; ma nella lingua non aveva -0recchio. Lesse scrittori nootri dei più lodati secoli : e gli giovò a -scrivere, pèr-confondere gli amici, una pagina in .stile del Trecento; ma non a metter giù senza barbarismi una pagiina di romanzo. Egli -stesso, quantÒ a cotesta 'sua deficienza, aveva atteggiament~ con: tradittori. Gioì quando .seppe da un russo che anche Dost01ewsk1 .era uno scrittore scorretto : gli rpiaceva ripetere che è un curioso '1 - Pègaso. teèa Gino Bianco
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