Pègaso - anno I - n. 1 - gennaio 1929

46 O. Malapcirte Si pensi, per comprendere e misurare l'eroismo di Alessandro, che Pirrone assiste a quel banchetto in Persepoli, dove Taide la meretrice si leva a far le vendette di Atene presa e arsa da Serse, e spingie il Macedone a dar fuooo al l[)alaz~o dei re di Persia : egli è presente all'orgia, alla matta infatu~zione di Taide, e al tumulto, segue il corteo schianua,zzante dei cortigiani, dei soldati e degli schiavi ubbriachi, vede Alessandro scagliar la torcia fumosa, la reggia ruinar tra le fiamme. Assiste alla, morte di Dario; all'incon– tro di Alessa-ndro con la regina delle Amazzoni, al loro colloquio : al supplizio di Filota :figliuolo di Parmenione; all'uccisione di 0lito; alle dispute fra Callistene, congiunto di Aristotele, e Anas– sarco; allo ,sgorgare della fontana d'oli,o sulla riva dell'Osso; viede Alessrundro nella vampa dei fulmini sull'isolotto in mezzo al :fiume Idaspe, le falangi mac-edoni alle prese con i cavalieri di Poro, la mischia, il sangue, la fuga dei barbari; l'elefante di Poro inginoc– chia,rsi per togliere con la proboscide le frecce dal corpo del suo signore ferito; aissiste alla morte di Buc•efaJo, del vecchio fedele ca– vallo Bucefalo, alla morte di Perite, del vecchio fedele cane Perite; ViedeAlessandro abbandonar-e a,d arte sulla riva del Gange greppie e morsi ,smisurati, costruir-e altari in nome !Proprio dedicati a Giove suo padre, a Ercole suo firatello, a Minerva previdente, ai Cabiri di Samotracia, al ,sole delle Indie, a suo fratello Apollo; discende an– ch'iegli sulle zattere il sacro Gange, a,ssiste agli sbarchi frequenti, a,gli assedi, agli a1ssalti, ane battaglie; vede Alessandro soccom– bere alla furia dei Malli 0ssidrachi ; è .presente al colloquio del Ma– cedone con i Ginnoso:fisti e col barbaro Calano filosofo ; gozzoviglia sull'alto egli pure dei carri infiorati, durante il viaggio di ritorno attra,vel'lso la Carmania; assiste al suicidio di Calano, tormentato dalla colica, alto a cavallo sul rogo in mezzo al fumo e alle :fiamme; aì funerali di Efestione, novello Patroclo, ucciso da un cappone arrosto e da un'anfora di vino freddo; vede anch'egli, impas,sibile e spettrale sul trono, il fUIIlereoDionisio di Messene, :finchè, muto e severo in mezzo ai cortigiani piangenti, a,ssiste anch'egli all'agonia del divino Alessandro. - Ma il dramma non si chiude con la morte dell'eroe, giac-chè gli sopravvive Pirrone : le avventure, le ferite, le glorie, 1110n l'hanno piegato; è rimasto -senza turbamento nel gran tumulto. Egli è il primo loico della Grecia antica, il !Profeta della ragione platonica; ma inquieto e sprez·zante; non ha il conforto di 111essuna, peI1Sua.sione. È irriverente quel tanto che gli consentono le civili consuetudini del suo tempo, da uomo riguardoso qual'è degli uomini, e degli dei, suoi contemporrunei; rispetta le leggi divine e le umane, non per stima che ne a,bbia, ma come conviene ad uomini di buone maniere BibliotecaGino Bianco

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