Pègaso - anno I - n. 1 - gennaio 1929
Sii questa letteratura 37 Nolll mi ricordo più chi abbia scritto che la filosofia è l'ospizio dei poeti decaduti. Se fosse vero quamti mai poeti son precitpitati nella sventura in quest'ultimo quarto di secolo! Il verso del Pe– trarca, per quel che ci riguarda, è diventato una menzogna. La filosofia è tutt'aJtro che povera, chè procaccia stipendi, cariche e sinecure; e non .è più nuda che si veste, nientemeno, colla toga / dei senatori. I Dioscuri dell'idealism·o assoluto - che son sempre fratelli anche se si voltano le groppe e si tiran calci - hanno saputo ricondurre l'Italia al vassallaggio spirituale verso il Sacro Ger– mamico Impero dell'Idea Pura. Per quanto mettano in vista sui davanzali i busti di Bruno e di Vico è ormai risaputo che in cucina preparano i loro piatti fumosi mettendo a ribollire le venerabili ossa di Kant, di Fichte, di Schelling e di Hegel. Ma questo non riguarda noi, poveri letterati ignoramti, che abbiamo pure, si badi, il debito ossequio verso la filosofia e tro– viamo un g~sto grandissimo leggendo un dialogo del divino Pla– tone e magari una «questione>> del divino Tommaso. Però, come osservatori delle cose umaa1e e particolarmente italiane, abbiamo pure il diritto di notare che mai, come in questi venticinque anni, s'era visto un tale invasamento e allagamento filosofico nella nostra nazione. Moltissimi giovani, che sarebbero forse riusciti meglio in altre faccoodé, ,si son messi, per lllecessità pratiche o per stimolo di seduzione, a filosofare. Dai una scrollata a un cespuglio e ti vedi scappar fuori una covata di cuccioli metafisicamti. Nelle scuole, già, non c'è adolescente che in ca,po alla settimana lllOndebba pal– leggiare i « concetti puri», anche se chiede soltanto d'insegna(' l'alfabeto ai figlioli dei conta,dini o d'wdare a, difendere i laidri. Pooo c'è mancato che 1I1onmettessero l'a priori e la dialettica tra– scendentale anche nelle scuole d'ostetricia e di veterinaria. Che se' tu poesia? Nulla, se non sei illuminata dalla filosofia. E te, scienza ? Arnese pratico ma illusorio, se non ti soccorre la filosofia. E te, religione ? un semplice scalilllo per salire ai sublimi veri della filosofia. E fosse almeno filosofia nel senso dei nostri vecchi, cioè saggezza della vita, educazione della volontà e dominio delle passioni! Una cosiffatta filosofia, per quanto modesta possa parere, giova a tutti, e nolll tanto alla gente semplice che ~esso l'ha di suo senza saperne il nome, quanto alla gente istruita, nervosa e boriosa. Ma qui non si fa di nòccioli : si tratta proprio di quella filosofia iniziatica che si stranomava anticamente metafisica e che tanto è più astratta quamto più usa la parola «concretezza» e tanto più tenebrosa quanto più si vanta di mettere in chiaro tutti i misteri. E i mis: sionari di codesta filosofia fanno pochi discorsi : ti metton le mam alla gola. e dicono in lor latino così: O sottoscrivi che l'Essere è il BibliotecaGino Bianco
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