Pègaso - anno I - n. 1 - gennaio 1929

22 Lettere d'amore Maggio. Come dovrò segnare questo giorno nel librettino che la ~H(- mi ha dato Ullla volta, per memoria dei giorni più felici? 16 maggio: ultimo? non ultimo, se ti voglio sempre bene, amore. Tutte le sere IJ)Otròstare un poco com te, e chiaimarti nella notte calma. Mi avvezzerò a scriverti le lettere che non ti ·potrò spedire '? Ho tanto pa,rlato con te stasera, per il viale, .sotto i miei pioppi, bui. in un cielo di latte : non so scriverti adesso, sono un po' stanco come se fossi ,stato con te; molto buono e molto felice. Il piccolo incidente di cui '"""** mi ha dato notizia, non mi spaventa come avrei creduto; sento la nuvola e la mina,ccia; ma non basta a na– scoodermi la mia piocola **. Se io posso sempre !Pensare il tuo vi– sino e i tuoi occhi come li penso adesso, nessuno può farmi paura. Potrò essere costretto a rinunziare materialmente a te; ma che cosa ho mai avuto di tuo; ma che cosa norn ero pronto, anche ieri, anche nell'ultima lettera, a trala,sciare e a tacere, per farti con– tenta ? Io chiedo ,e invoco solo una cosa, ** : che non facciamo ac– caiclere fra me e ,te niente di inutile, niente di troppo duro a sop– portare, niente di i111giusto.Del resto, sacrificare i miei ,de.sideri e la mia gioia alla tua tranquillità, non mi dispiace. E nessun altro sacrificio mi dispiacerebbe, per te, amore. Ho fatto il lungo e serio esame di coscienza. Lo rifarò con te, in una di queste notti; mi sarà dolce scrivere le pa,role che tu for,se non potrai leggere: perchè il loro suono e il loro spirito è sempre uno ; è amore. . Bacio i tuoi occhi, che sono stati forse aperti e lucenti nel buio, questa sera: mi hai sentito vicino a te, piccola **? No[l ti turbare, non temere. Tutto tornerà sereno. Io 11001 ci sarò più forse davanti a te; mi la,scerai in un piocolo angolo, nel tuo pensi,ero, un angolo quieto e buio, perchè io ti iPOSsavoler bene senza farmi sentire? Qualche volta verrai a farmi una visitina cosi leggera, sui tuoi rpiedi di primcipessina delle fate rhe hanno il viso del narciso e l'odorino della tubp,rosa,. Non so mica che cosa ti ,scriva. Mi spiegherò meglio domani. Avrò tanto tempo da spie– garmi, se l,e cose prendono questa piega che tu mi annunzi. Per questa sera basta una cosa; ti voglio tanto bene, sempre, qualU!Il– ,qne cosa accada, mio piccolo amore, e poi una cosina « a occhi -chiusi, senza parla,re, senza dirci null~ dopo>>ti ricordi, ** dal viso fresco e dai baci di fiamma ? Ti ricorderai ? buona notte, **. Una -carezza su i tuoi capelli un po' disciolti sul guanciale. Come faccio :a sta,ccarmi da te? No[l mi lasciar solo così subito, a.more. BibliotecaGino Bianco

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