Pègaso - anno I - n. 1 - gennaio 1929

; 8 Lettere d' amore sua. È così lootana ! come il cielo dall'acqua; che scorre sola sotto il vuoto infinito. Lontana tanto che niente La trattiene; e se IIÌe può andare quando voglia. Che anch'io voglio. Mi par d'essere come uno vicino a ooo strumento che s'accorda; qualche cosa di nuovo e di delizioso, che era nascosto in Lei, si rivela, come le note che ,scoprpianointense e lunghe qua e là dalle corde teintate; ma è una ricerca senza ,significato; non è una musica che duri; note, sµoni, lunghe vibrazioni inquiete, che si ,smorzano una dopo l'al– tra nell'aria vana. Io ascolto; sento i principii della gioia e del tormento; e so che tutto questo passerà [lell'anima senza eco e senza traccia (spero); suono vago che mi giunge e non si ferma in me; la cui armonia nasce dal caso e se n'andrà, all'improvviso, pe1· ca.so . M a intanto, perchè pensarci trop,po? Mi lasci ascoltare, **; e godere; e qualche volta 3111che dire, così piano, per me solo; che mi par bello. D'ora in poi cercherò di dir tanto piano che Lei non senta. Scusi. -- Non ho finito. Renato. Aprile. i,-Y.-, noo so come fare. Qu3Jsimi manca il cuore di ,scrivere. Sono troppo stanco; e molle e infinitamente felice., Come se Lei proiprio in questo punto m'avesse lasciato. E tutte le forze della mia vita sono .sospese ; abbandonate e disciolte ; come una corda che ha reso tutto il suono di cui era capace; pare che manchi la voglia~ di risonare, di vivere ancora. Chiudo gli occhi e m'abbando[lo. Ascolto dentro di me le cose che dice il mio sangue, [lel buio del– l'essere caldo e profondo; dove nessuno· discende; fuor che .... Sento i polsi che battono nel mio sHenzio ; e il respiro che sale e di,scende; e un ,profumo che ondeggia dentro e fuori di me insieme col respiro del petto. Un profumo di **. Dopo andrò fuori fra le altre cose del mondo e mi parrà d'averlo perduto; ma sarà sempre con me. Pur ch'io mi fermi un poco e sospiri : lo sentirò giungere improvviso come l'alito di un'anima più fresca. Dopo. Ma ora noo so muovermi. Tutte le cose che Le ho detto e tutte quelle che [lOn ho voluto dire si macerano dentro di me con una dolcezza silen– ziosa: dentro il mio cuore gonfio, che ha una gran, voglia di scio– glier,si. Di correre verso di Lei naturalmente, come va l'acqua per la china. Le voglio tanto beine, **; e sono ·tanto contento. Ho tanta gioia e tanta tenerezza chiusa pestata compressa den– tro di me, che oramai mi fa male. Mi inebbria, come mucchi e mucchi di fiori ipestati e schiacciati in uno stretto angolo buio ; tutta la loro freschezza acerba e dolce e fragrante finisce per ge- BibliotecaG1noBianco

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