Dramma ~cino · ~ l~h~~ UN ATTO DI GIUSEPPE PATRONI GRIFFI ::Jl"O~ si YUOI dire che con Patroni Grirfi cominci un nUO\'O teatro è una rrasl' .storiC'u, importante, troppo solenne. I·: non sarebbe neppur vero. Diremo soltanto che, con Patroni GrifJ'i, il Tcutro serbn unR sua semplicCl ,Ha, come quei giorni sereni, che non .!>.\.ll'cedenulh, e poi tornano piuno nella memori.i, la carczznno dolci in una rh(•luzionc di cose. Jn l ici110 "' foghetto, la clclicalNZU l: ((Uas! tenuitù dell'ispirazione lw ona sua costante vjt,alità, Partista S\ ag:tlo dui problemi rormuli su cui s'.iuuffano i ;moderni, Ji risolve in una suH JMt.>Hb nodt.:\. f: un dramma sot. tilmcnte malinconico, (1ucllo cli Seba- ~tianv. e 11('1la mano limµida di Pnl-rO:ti Gri[fi di\ iene più triste <.l'unu tl'a~ediu: Jo senti dìffo11dcr.si tutto - come un ,aµorc upac-o - nei luoghi comuni di lri::-ti11.1, nel rimpianto s(1uallido di Ni. nu lluando sa -, nella disp\:!r~1zione m0rtale di Cristi. ,\eppure il cristalJo assurdo di tuHo il fallimento nel giorno dolce e ridu~ doso cldla giovincna vuol serbare la "ita; e la memoria di Sebnstiano si ~pczzf1 per sempre, le sèivola giù silt>nzioso il volto della rancjulla brunn, che a dkìott.'nnni gli µromeucva Lauretta. Uno spC'cchio intranlo è jf cuore delJ'uomo battuto, il laghetto sJ fermu nel. ri<:or<lo come un'eterna immobilitù di frantumi ghiacciati. \ùn si vuoi dirC' che con Patroni Griffi t·ominci un nuo, o teatro. Con lui, dic-inmu, il Teotro serba una SlHI ocmplice vita, (1uei giorni sereni che non succede nulla. AN'I'ON/0 GIIIREtl/ .11,,'c•n•mbrc, 1942. )I.. PERSONAGGI SEHASTJANO dai capelli grigi 40 a1111I CRJSTJNA dai e<,pelli biondo - ossigennli 36 anni NJNO d"i capelli biondi 20 anni ('HJSTI dai capelli brunì 18 anni Nel <11wrtieri110di Sebastiano e Cristina. La ston:a doi,e essi vivono. A sinistra una porla immette nel resto della casetta. Vicino alla porta un tavolino inJ<ombro di cari.e e di •mastri». A destra uu piccolo dfoano con due poltroncine di un verde stinto. In jondo u destrr, ad angolo col divano, una tenda, verde scuro, che nasconde evi. denlemc11t.e una oorta. Accanto alla tenda, sempre in fondo e a sinistra, pianoforte. Jl tempo gli ha scrostai.o in più punti la (1ernice nern. la stanza non è molto illuminata. Sebastiano, capelli grigi, ,limessn, è seduto "' tac,olino e scrive. f. in camicia: la giacca è poggi<ltu sul dorso della sua sedie,. Scrive e ripete u bassa voce dei numeri. Dopo un po' entra Crislinu. Capelli gialli ossigenati, grassoccia, ve. sie un abito di lanella verde, molto mocle.-.to; ma che essa si è sfor:ota di rimodernare quanto più poteva. Ila in m,mo un ferro da ~Uro elettrico. CmsnNA (mostrunclo~li il ;erro) • Guar-1 da un po' cosu è sucrcsso. Ilo Jatto un lampO e non "a più. Sen\SlH.NO (conlinanndo a scrivere) - Fulminato forse ... CR1ST1NA - Bella scoperta ... la qualco~ sa ... SF.B,\STIANO - Non ne capisw niente <l'elettricitù. CnisTJl\A - f. come farò a stirarti Ja <:amida? St-:n.,s, 1,\"0 (si .'!>tri11genelle spalle). Cmi,;TJ:-,:A - S1 sa, tu non ti dai pensiero, tant-0 troverai stirolo lo stesso, Jo sai... debbo io cavarmela... Si, continuu pure a scri\'ere, è 1·obn che non ti interessa. S1mAs,·1ANO (interrompendosi) - Se noll so, cosa vuoi?... ..\\'essi saputo ... farei l'elettricista.. piuttosto che su• dare su questJ numeri che Ii:1nno impazzire. C111sT1NA- ... Uisogna essere elettricisti., per aggiustRrc un ferro dn stiro 1J portiere io sa fare, e Jui. .. S1-:r:As1·1ANO - .•• E va da lui allora. Cmsn.,.,\ - Si capisce che vado da luj; Lisogna ricorrere agli estranei, con un uomo in casa che non è huono ... Gettato lit fra quelle carte u seri- , ere. Non sa imporsi in ufficio e dire io H lavoro Jo sbrigo qua e a caso non porto ntente, sono libero. No. Si carica di quelJc cur• tacce e resto lì lino u mc;:zouottc. A contare. SEBASTIANO - Cristina, tu siti che nòn posso fare altrimenti... pcrchè dici questo. , Cn1STINA - Lo dico, lo dico perchè credo che una donna dopo aver sfncc.:hinnto in cas;:t e in cucina ahbia pure il diritto di uscire un po', fnrc quattro passi, forc un po' d1 <'hia<.:chicrc coJ marito, Iuori, alPa~ pcrto, magari seduti su di una pan• china ni giardini, mu non restare sempre arfondati nel grigio di queste stanzucce. E poi... ml t.la ai nervi. vederti sempre lit a scri"crc, a scn\"cre. S1rnASTuNo - Se ·lo vuoi, posso licenziarmi.. Cn1i;.n"A - ~o, non ci mancherebbe altro... peggio ancor.a. St:M~TrA,·o - Esci da soln. Cn1snNA - ~le l'nspetta\'o, l'u cre<li ('he questo io lo dica per me, pcrt·hè abbia voglia di divertirmi io. Voi uomini non comprendete mai nulla. ... Esci cln soh• :io si da sol3. .:Xon esco la mattina o rurc le ,spese, sola? GH afCarj per la ...a.sa non li. sbrigo io da sola? ~la non ò <1uesto, non è questo... Sai, Se~ bastiano, uscire un po' il ,;iorno, insieme, ma.gari sottobraccio; si; è bello... è bello, . Sv.aASTl,\NO (un po' commosso) - Usciremo, Cristina, .... sottobraccio. CnrSTINA (seguendo sempre il suo pensiero) - ... E si fanno delle ligure poi... Eh,ira col marito è venutu a farci visita un mese fa... e noi. non siamo andati ancora u ricam• biarglie1a... Chissà che penserà d: noi ... SF.IUSTIANO • .•. Proprio, chissft cosO: penserà di noi... Cn1STJNA - Già. Son cose che non t'im• portano, dimentica,,o. (Prendendo il ferro) Vado a portarlo al portiere ... L'aggiusterò in niente. (Esf€) Sebastiano continua a scrivere. Do po 1m p:J', svogliato, scost.o i fogli. Si ,,1:a, si stira un po', indossa la giacca. Va <1l pianoforte e lo apre. Stcr per poggiare I<, mano sulla tasliera, ma rfobbass" il coperchio. Accende una sigaretta e t<>rna al tavolino. Riprende " scrivere; nw vi11lo un ultimo ostacolo, ~caria da un lato i fogli, getta fo sigoretla a terrL, e va a sedersi al pfonoforte. Le note, ampie, lente del largo di /Jaendel si t>ffondono ne/fo stan:a. t. mw finestra che si i aperta sullr, primaver(l. l,a tenda di velluto si scosta: entra Ninn dai capelli biondi. Ila v~nt"anni: ve~te od una modo un po'· ,mtiqu"ta. Vo od nppoggiarsi accanto t1l picmo/orle. Sebr,sticmo to guurdlf senza meraviglia. S1:-.o - Continua. Seb,,.,tiano SC'i!Uifo un po' " s11011or6 poi ~i arresta. ' SP1JAST1 \NO - ~on m1 r1cor<lo più. ·''"-O - Pe<·cato. S1 uAs1·uso - La musica cl'allora .. J'\11'0 • . .... quanti ricordi, vero? Fondazione Ruffilli - Forlì SEnAs·r..-.;,.;o- e l'ho dimenticata, ne ri- ('ordo appena mèliì ... ;\:"·o - A non suonare ci si dimentica. SEBA6T1ANO - La musica d'allora ... :\'1No - ... 1 sogni cl'allora ... Si::H,,STIANO - •.• e i luoghi d'allora ... '\'1..,0 .. Oru ti chiami Sebastiano. SF.B\ST1A~O - Si. Ma io ho dimenticato il tuo nome. N1No (in un so//io) - ~ino. S1:1: \STIA;,,10 - Ah. s1... .'.\1ino, ricordo., Come stui ~ino? X1No - Sempre i v~cbi sogni .• 'fon mt abbandonano mai - (vivo) - Sa.i, Sebastiano, Forse mi pubb]icano una novella. E: l'inizio. llnsto cominciareJ Sebastiano, poi si va innanzi. Sai l'hi me la- pubblica? -= L'lllustra• 1 zione ». Se non la vedo scritt~ col mio nome già in calce, non ci credo. Se mi pubblicano quesln mi pubblicheranno onchc le altre. E) dopo, <1uando il mio nome surà comJ parso su <i( l.'Illustrazfone », tente• rò unche per quella· mia commedia. Sai è unu buona commedia, l'ho sentita tutta dentro. E ·jt mio nome, redattore d<! .: l..'IJlustrnzione .., non è una sicurezza? Sebastiano, forse è ,enuto il momento. t J'i .. nizio. Domani sarò c1ualcuno: seri- , erò, scrh erò, e il nome mio s'in• grandir:t, semprC' più. 1 SP.11\sT1,,:-.o - Com'è bello, ~ino, sognai·~ come te. lo 11ho dimenticato. N,xo - Poco fa tu suona,,i. Perchè ?, SF-J.AS1'1.AN<> - i: J\inica cosa cht: ricordQ anc()rn un pò ... N1~0 - E te ne servi 1>cr so~narej vedi ·1 Sognare cli lllC' C' di Cristì. S1·KAs·1uNo - Cristi? .'J,._.o - ,\on In ricordi? S1m~S1'11':'-0- Ah si, l'a"evo per<lutll dalla memoria. Si, ora ricordo.. Co· m'era bellu Cristi! (Il lemlaggio si scosta: applire Cristi ,it,i capelli neri. Diciotto anm1 u11 .••eniplice ,,bito bianco, capelli sciolti ha iu mano WJO rivista. Du• rtmte tutfo fo s<"ena essa non 11otèrc11; nwì lo pre~·p11:a di Sebastiano). CR1sn (11a.~ronclemlo la riviste, clielrQ le spalle) - ~ino, ho qunlcosa per te. S1~0 (abbrttccicmdolo) - Dolcezza mta .. , ma che mi nascondi? I CRrSTJ (scostandosi e da lontam> agi- /anelo la rivista) - Cos'è? .\'1No - .: L'JIJustrazione »? ! oh, chi dà (la raggiunge e le strr,ppa cli mc,no la rivistu e la sfoglia ropidamente) Ecl'o... do,,'t'... è qui... si, iJ mio nume Nino Trani ..... Ah Cristi.. mia ... (fo bnria pi,i vo(tc prendcndol<t in braccio) CH1sn - Lasciami, lasciami (indice, i$ c/iv,mo) sediamo, là, sulla nostri\ pAnchina ,ierde (seggono) Che vitto ria.... contento? ... N1No - f: H nostro av,·enire, CristJ 1 Guarda, Jeggt, qua dove dice 4-t tno.. vella..,. si, qua. Sai cosn c'è scritto? Te )o dico io: Crjsti e Nino si sposeranno, presto, prestissimo. Ver .. rà una piccola Lauretta, bJondst come papù. Il papà a,•ra tanti soldi perchè scriverà su tutti i gtornaf~ e le .sue commedie saranno rappre• sentate in tutto il mondo .... C•usT1 - ... e mamrojna avrà una bella casa e tanti be• vestiti, e anche a Jei fnrU tanti bei vestitini. La sera po.pà suonerò. il piano accanto a mamminn, e lei !arà la nanna ... che ·belta novella, Nino ... N1NO - t la più bella novella cha abbin mai scritto. Cristi, ma se 'ciò non dovesse mai avvenire? ... Cm~·ri - ~o, non dirlo. Sarebbe ter• ribile ... .'\1NO - La ,,ita è tanto cnlliva, spesso è più cattiva che buona. Cmsn - f:. impossibile una cosa si mile, )Jino. Noi non potremmo vi-1 vere ~tltrimenti. .N1NO (con una scrolfotu) - M.a si 1 Cristi, bili ragione. È l'inizio que~ sto. Bisogna acciu rtare la fortuna: che ora sta passando ... CR1ST1 .- Si passa, vedi, come ciueJ-. l'ochetta bianca (indica la /end") J:\ sul Joghetto. Guarda passa e non muO\e l'acqua. .\'essuno s'accorgo ch'essA passa ... Nn~o - ... guarda passa e ha le pium~ impermeabili. ,."Jo.òsi bagna.. . Cristi prèndiamola (s'al-za). Cn1sT1 - :-w, lasciula. t un'ochetta, non è la fortuna... (ridono). Guarda com'è verde l'acc1ua del Jap.hetto, sh1scri:1. Vorrò !armi un abito di quel colore, c1uando ci sposeremo. L'indosserò la sera e ti ricorderò il laghetto del nostro amore. ~ ....o. - !\'la noi verremo qui ogni stra ... C'n,i,: -no~i 7 o;a~o 80~f:t:I~·.- ~e::ti::~ ~iederemo qui sulla nostra panchin~ come quando eravamo [idanzati ... ~1No - .•. e se qualcuno si sarà seduto prima di noi, diremo: « oh, signore, è tinto d1 fresco, non vedete? Avete le spalle imbrattate... ma appen~ appena ... correte a pulirvi·•··· e noò ci siederemo. / CRtSTJ - ... a guardare il laghetto. An~ che quando avremo i c.apelU bi1:in-, chi... I N1No • ... si, e verremo di naS(.-ost,q ~enza farci notare, perchè • io allora sarò un uomo celebre, terribiJ-4. mente celebre ..... Che sogni da fan• cjulJi ! Si, sogni Cristi. Ma io credo che poi la vita non è tanto malYagia t~omc la si descrive, (o le serbo un pò di fiducia ... Cn,sn - ... e vedt non t'ingannu. È l'inizìo Nino. Continua, continua cosi. ( ad u11 tratt.o ride) Questa tua l'ho fotta leggere a papà, sai? Appen~ ho comprnto il giornale. Sapess~ che ha eletto... Ai miej tempi s.i' supeva scri,:erc. Che roba è <1uesta• l:: chi è questo scrittore? Non ]'ho mai inteso.. (rid,, ancora). f ~1-..0 - Dovrò hen farmi un nome pr•- mu cli ,·enii-e da tuo padl'e .. C1l1sn - i. buono però. T1 vorrà subito bene. (pausa) ;\1-..0 - 1Cr1sti, ma io non posso uspcttùre tunto tempo. [o t'amo. E Lau• rett{1... pensi che voglia aspettarè anch'essa tanto? ... Guarda che bel• la sera Cristi. Credi che nella nostra vita ne uvrenw un 1altra simile? .\0 1 non vi sono mai due momenti simili uclln vitn.... ~on senti Ja prima- ,·crn? I:: noi siamo Icljci.. Jegge .. ri... liberi.. Vogliamo farla passare co~ì, c1ue~ta sera... come c1uelltt d1 un giòrno qualunque?.. Perché non I uri.-. eterm.) nel nost1·0 ricordo? Farne una vita... Si, Cristi, perc·hè ;1spettare: questa sera ò nostra; Non senti una voce che ci chiama.. forse è Lauretta, si, Laurcuu ... CR:ST1 - .'-lo, 1°'ino... non parlar co:1"..,. ,\1No (le si at·vicina di più) - Tu non la desideri uno piccola Laurelta ... non 1a \'UOi? ... CH1ST1 (rilraemlosi) - Si, ~ino, mu lasciami, non l-O<'carmi, ~ino, no ... Vie• n•"!<1unlcuno! (s'odono det p~1ssi a,, vicinarsi. Es,w balw srì) Si, s~ s'avvicinu... ·viene... andiamo via~ via... ( via dalla te mia c<m Nino. Rientra Cristina). Cn1s, 1NA - S'è lulrninRto dentro. Pet._ domam saré pronto. (Con rassegnr,. zione) stirerò domani ... Però è una: brava persona Antonio, s'industria in tutto. t tanto gentile; voleva as• so1utamente accomodarlo ora ... ma it ,·ia vai della scala... M_a?... T~ suonavi... t una ragazzat-a. Per t.e il tempo sai sempre dove cavarlo; ma se dico .: usciamo .,. ah, allora no « ,-omc s1 ra con tanto lavoro» ... ,·edì, <1ueste cose, sì, queste piccole <:ose, mi urtano ceco. (Va a sedere ~ul diua110 al posto dove era setlu.fo Crisli. Cot volto ancora ~travolto d<1ll.ascena dei giovani, Sebastiano gu.1rdfl la moglie in gesto di sconsolazione disperata, poi con uno ~·c,,tto): S1uus'r1ANO - .1.\lwh eh lù. (Cristina fo guar<la stupe/alta) S1 siedi qua, <1u~ vicino a me (Cristim, sen=a comprendere esegue) ... Perchè hai i ca◄ pellì ossigenati 1 1 Cn1-STINA - Ma ... Sebustiano ... St:B,\S"fl,,NO - Forse avevi qualche filo grigio? CH1ST1NA - Sono ancora giovane ... St:n\S·1·1A:-.O • f.: ,ero: ma .. alJora Cn1snN,t. - Son cinque anni che li porto. t la modt1... SY-HA&TIANò (come ris,.,egliandosi) - llai rag.ione: è la moda. Cn1sT1NA - Sci malato, Sebastiano? Al.le volte m'impaurisci. f: il lavoro, è loi stare cosJ ore e ore applicato, che ti Fà male, e qui non c'è aria. 23
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