Pattuglia - anno I - n. 11-12 - set.-ott. 1942

Mo11ELL•, E perchè deve abbatterla? Macchè, ora .pon lo voglio più, io. A ,me prima era indifferente. Ora no. Voi verrete ad abitare qui? DIANNA• Si. MoRELL E ·allora non deve abbal tcrla. Ci mancherebbe altro. DIANNA• Non ca.pisco. Mo11ELL• Ma per voi. Insomma, per voi deve restare. Mi pare sia mollo importante, capile. Per voi e forse anche per me. DIANNA. Già è la solita storia. Mo11ELL • No, non credo. Per quale ragione Lughi avrebbe costruita la casa tailti anni fa se non per questo. ,Io vengo di ,molto lontano. Vedete ·c,è gran 'diversità d'anni fra ime ~ lui eppure ci diamo del· tu. E adesso mi deve· questo. La casa rimarrà·,. vedrete. D1ANNA•, In fondo ca.pite non è molto importante. Per me questa o un'altra è lo stesso. MoRELL • Ecco una cosa che non è certa.. E poi per me. Ma vedete. No, aspettate, non andatevene. Per me, capite. Voi da una parte io dall'altra e siamo ca.pilati qui. Io prima, s'intende, forse ad 'aspettarvi. DIANNA• Sciocchezze. MoRELL • ]Ifa no. Lughi ha fatto ,a. casa proprio quì. Quel signo- ' re che se ne va, chi è? Lo conoscete? . D1ANNA. Di nome. Alter, mi pare. MoRELL• Alter? Lo conosco. Ecco lui a un certo momento deve andarsene. E perchè se non per la.sciare posto a voi? Io credo a queste cose. ' DIANNA. E allora, perchè non credete che Lughi. si chiama così, no? MoRELL • Sì, Lughi. DIANNA• ,Che Lughi voglia abbattere la casa ,proprio ... MonELL· Questo no. No, è diverso. DIANNA• Anche ;voi come gli altri? Volete quello che vi piace volere. MoREI~ · Ma è naturale. Sono un uomo. Come gli aJtri. Tutti. DIANNA.- Salve iMorell, sono contenta di avervi conosciuto. MORELL• Aspettate. DIANNA• No, ibasla. Vi ringrazio. MoRELL - Facciamo una cosa, almeno aspettate qualche giorno. Poi tornate. Può darsi che Lughi cambi di idea e allora ... Era vostra fotenzione del resto venire ad abitare qui. dunque ... DIANNA- Sta bene. In fondo non ha ancora parlato con Lugbi. Ritornerò per fare questo, CO· me se non sapessi nulla. I . MoRELL • Ecco intanto· io .. DIANNA • Intanto, voi, MonELL' • ,Già. Non posso fare che sapere se staremo insieme o no. Arrivederci Dianna. Il mio no- ,me lo sapete, abito qui, anch'io. Potete anche telefonarmi se non volele venire. DIANN.•\ Verrò. Arrivederci More!). MORELL. Arrivederci. - DIANNA• '(esoe) MoRELL- (sta un poco sovrappensiero, poì siede sulla panca e accende una sigaretta) (Ca/a ";4 lfgg,;r,o, siP,~1rio,lras';Jarente. S111/a ç;enq.,/~,,lqcl,s{ p,b,qas- ,.,far.1,911f j nerJ!Rnpg(li?s.i. 11JUOVq, 1 J/O, flft;l,nli '{' 'i11dil,t,;q. /i/\(f(lnO, ,!ìS,CO!J? <{q{/a,.9af(li-, Sf sa~~tano. si fermano qJi)Pqnw,e.t.1A11r,f>e More// entra, poi esce e se ne va. Poco dopo anche Dianna se ne va. La vita insomma attorno alla casa. Viene la sera. si accendono i fanali sugli alberi, finestre si illuminano. Sorge 'la lu,na. Alter viene a sedere sulla panca. Poco dd,,o esce dalla casa Atsuè; mentre si leva il sipario). ALTER- Allora? ATsuE' . Clùederò a te: Allora? .ÀLTER- Pensavo che oramai ti fo. sli resa conto della cosa. ATsuB' • illi queste oose non ci si può rendere conto. Se proprio vuoi andarlene, vai. ALTER • Ma vorrei che a te non dispiacesse molto. ArsuE' - Già. Per non avere rimoi-si; nemmeno avere rimorsi, tu. Ma. dimmi, proprio no mi vuoi più bene? ALTER - E che colpa ne ho? Che oolpa., ecco? Mi pareva anzi, avendotelo detto, di essere stato più sincero, più onesto, e invece è stato peggio. ATsuE' - Ma pensavi che non me ne sarei accori a? t:: molto, sai ... ALTER - Non dire sciocchezze. Se io stesso lo so da pochissimo. Una mattina ci si sveglia, felici, pieni d'amore e ci sembra che la donna alla quale va ogni nostro pensiero sia l'unica cosa a questo mondo. ATsuE' - E poi, a un certo momento ... ALTER . @, ma non come dici tu. Un giorno, poi, ci si accorge che dentro non c'è più niente'. Ma pensa che cosa terribile se cl fossimo sposati. t:: meglio oosì. Tu adesso ba( pianto, li è sembrato che tutto finisse e poi un giorno ... ATsiJF! - No, a. me no. t:: diverso. ALTEn - Adesso. Del r~sto cosa voi che si faccia? Ormai non ho che una preoccupazione, fa.· re in modo che il tuo dolore sia più breve e meno intenso possibile. Per questo me ne vado. ATSUE_.- Alter non te ne andare. Non ho che te, ora. Sin quando non verrà quel giorn9 anche per me, non te ne an- . dare li prego. t:: peggio. Lascia che oosl li veda qualche volta, senta. la tua voce, ti parli. Non ti dirò più nulla. Solo vederti, qualche volta. ALTER - No. Tl, non puoi sapere, ora, quel che è o sarebbe meglio. Sei ancora dentro. Io posso. t:: meglio che me ne vada. ATsuE' . Non ti interessare a me. O ti da addirittura fastidio vedermi. ALTER • 1Mano ... ATsus, - Ma capisci che ti ho visto innamorato di me. Almeno cosi dicevi. ALTER - Vero, vero, vero. ATSJ.JE'- E adesso ... No, Alter non è possibile. Ma perchè? Cosa o fatto, cosa o dello? Al ltr. ALTER - Ma 11ientc... · ATSUE' • E cosi, d'un tratto. ALTER · Cosi. ATSUE' - Alter, non ~ possibile. Non è possibile. Ar.TllR . iPcr 1e. Non è nemmeno vero per te. Tu non puoi credere questo. AT.SI/E' •J Nmi..apd,arlene, 'Alter. ,1~J.l?1cIJf1,1PPFt.i\9essqN.,oilf ci sei che,Ju,.1 J?Cr,1 r»P.-, _fiQll andru;t(lnc Pie>ndazionReuffilli- Fo'rlì Alter. ALTEH. Va in casa. Fra poco torna Gi. ATSUE' - Come se non lo sapessero. • ALTER • Va in casa. ATSUE' • Alter. ALTER . Vai. Ma .bada, io non sono nulla per te. Non avrei mai potuto essere nulla. ATSUE' • (Si ferma come volesse dir qualcosa. Poi si volge ed entra in casa). ALTB'II • Nulla. Chi sa. Un vuoto e, insieme, in senso di liberazione. (arrivano da destra li bracce/to Gi e ftforrell). G1 - Salve Alter. ; ALTm • Salve. Oilà, ~nsieme voi due. MoRELL • Ci siamo incontrati per strada ... ALTER • Che caso. G, - Eppm·c, un caso. Morcll, io e te <loobiamo deciderci. Ormai qui lutti non parlano d'altro. ALTER · J\facchè. Si 'scherza. Gi - Sicuro e inta.nto .. : ì..ei è già. rientrata? ALTER - t:: già rientrata. GI - Non le vuoi più bene, no? ALTER - Ma cosa ci posso fare? Non l'ho mica. fatto apposta. Adesso diventa una colpa. Quando mi sono innamorato di lei gliel'ho detto., Adesso che non le voglio più bene gliel'ho detto ugualmente. GI - Non dovevi dir niente allora se non erl sicuro. MoRELL • Già, ma lui era sicuro, è il fatto. Dopo gli è passata. A mc invece sta arrivando. Gi, tuo zio non deve buffar giù la casa. ALTEW.• Perchè, vuole? G, - Dice chle è vecchia= e non gli piace più'. · ALTER - E tutti ... ? llfollE.LL· Bè in caso se ne andranno eia un'altra parte. Non è difficile pensarlo. Ma io non vo~lio. Gt . -Non capisco. Morell è un pezw che 'dicevi di voler carn bi are e a.desso? O solo ti dispiaoe che vadano giù quei muri? MORELL - Figurati. Io voglio che la casa rim'lnga e che questo qui se ne vada. ALTER - Bene. MoRELL - 'Non per 1e, capisci. Noi ci vedremo sempre. Ho bisogno del tuo appartamento Gt - Morcll? Cosa te ne fai? MoRELL - Non è per me. A1,um • C'è qualcuno che vuol venire ad abitare qui. Chiaro? MORELL- Gfà. GI - E allora Lu.. Be' sbrigatela con mio zjo. Ti avverto che ha già preparalo re lettere per disdire i contralti. Domani lutti cominciano a pensare a un'altra casa. Non credo che ... MoRELL - Ecco, Gi, bisogna fare qualcosa. Se non ci troviamo qui non ci troviamo da nessun'altra parte. ALTER - t:: chiaro, Gi. Morell pen• sa al paradiso. G1 - AI paradiso. E cosa vorresti fare? llfoRELL . Te l'ho dello. ALTER . Quanto a me la cosa va be1w. Io, in ogni modo, me ne vado. G1 - Mi dispiace, Alter. Anche per 11te;rn11a specialmente per lei. MoRELL . Chi sa. Forse avevi trovato. ALTER • Può darsi. Rientrate? G1 . fSj, vero Mor-ell? · MoRELL - Perchè? È una serata magnifica. · GI • Ho capito. Mi vuoi parlare dì Id. MoneuL . Ma no, dico, si sia bene anche fuori. E poi è presto. Fumiamo una sigaretta. Poi rientriamo. ALTER - Bene, salve. GI - ,Addio, Alter, buon riposo? ALTER - Buona notte. MonELL - Addio (Aller entra in casa). G1 - Avanti, comincia. MonELL - No. Peccalo quei due. 'G1 . Mi pareva proprio si volessero bene. Mom,u • Alter ha ragione; se per lui tutto è finito. GI - ']Ifa lei? Per lei no. E allora ... E, poi, vedi, potrebbe ricominciare a ltil.. Non si possono mai sapere queste cose. Io sono certa che 1oro due insieme ... ATSIJE' - ( esce rapidamente di casa) Gi, scusami. Non potevo dormire. Ho sentito. Morell Alter non deve a,ndar via. Non è possibile. G1 • ]Ifa cara ... , ATsUE'. Per te Morell troYeremo il mezzo, verrà qui anche lei, vedrai, ma fa in modo che Alter rima.nga. A te, l'ho detto Gì l'ho detto quanto gli voglio bene. Avrei fatto qualunque oosa che mi avesse chiesto. Non ha voluto nulla. •E adesso se ne va. Nemmeno i rimorsi, capile, nemmeno ;i rimorsi. Vorrebbe che non piangessi. Cosl. E che ci si potesse vedere, domani, doman l'altro, e sorridere, parlare di niente. No, non è possibile. !110RELL- Ora hai ragione. Ma fra qualche tempo? Forse non l'~- vrai più. Anch'io credo ora m una cosa. Ma non so. ATSUE' - !Ecco, Gi, se dovesse andarsene. Allora sl, allora tuo 1Jo deve abbattere la casa, oe ne andremo anche noi e gli tornerei vicina. MonELL - /No, la casa no. Per me tutto ora è legato alla casa. Qui, capite, soltanto qui potrebbe venire lei. ATsUe' - Morell. Per te ancora non è iinutìle. Per tme è già lutto. J\foREI,L - /Già. Ma credi che si possa rinunziare? Bisognerebbe sapere quello che c'è dopo, per rinunziare. ASTUE' - Morell. .. G1 - Avanti 11011piangere. ATSUE' - .Morell io gli voglio bene, non se ne deve andare. G1 - Non se ne ai1drà. MoRELL - Gi... Gr - Non se ~1c andrà, non se ne ~drà. E per la casa ormai lo zio ha dcciso.- MoRELL . ,No, no, ,ha soltanto deciso. Non 1basla. La casa no. Ci siamo noi, qui dentro. No,n è possibile. GI - !Vai, cara. E cerca di riposare, Alter non .se ne andrà. ATSUE' - (rientra) MoRELL • Ma pcrchè? ·GI - E perchè no? Crecli che si possono convincere gli uomnu o 'le donne, che la loro sofferenza è -giusta, logica, naturale? No. E allora meglio illuderli. Come con 1ci: , Alter ,non ~

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