Pattuglia - anno I - n. 7 - maggio 1942

• NATURALMENTE se una cc,.m interessa gl'intimi non va pubblicata. « Pune e rndicc - uoleva dire anche mia mu- <lrc, buon'anima, con quella •Jua purcz,m di lingua e <l'accento - Fatto di ca3a propria, mai non Gi dice•. Oltre a questi, infatti, ti giudicheranno, giu- ,:;lnmcntc o ingiustamente, la follo. intelligente o no, degli anonimi. ~on temo giudizi di ,:;orta: tranquilla è In mia co1K:ienza. E allora perchè mi rivolgo ,-.oltanto ugl'intimi? t semplice: molti,;simi non vorranno capire; molti non potranno capire; pochi dovrebbero capire. Fitte, incalzanti, ma c(i,.3ordinalc le idcc; perchè nrrug• ginito il pcnmrc. Pigro anche. Non scrivo -- guaio o fortunn? - da una diecina di mCtJi: eia <1unn<lo ero recluta volontaria. ,-\r.,_;iosi tempi <1uclli del soggiorno romano! Eppure, da allora ad ora, le ccoe nella soslanza non sono cambiate; i:.e si eccettua che ho mmso sul hraccio sinistro il gallone di caporale. E, come mc, una cinquontina di volontari univen3itari c·he, avendo Lrc mo3i di esperienza militare, aia pur di caserma, a tutto rinunciando, poterono par-, lire per la Z. d. O. Jai3ciando gli allri che avevano Geguito il nootro esempio, dieci, venti, c1uarnnta, f3essanta giorni pila tn,·di, - quando una certezza di divenir uUiciali era -1ubentrata - ad ultimare il conJo ... ADDESTRAMENTO DI GIOVANI PER I FUTURI CIMENTI IIIIIIPl~llt lll~R ti lllllll 1 111 1111111 Di ,1ui, ,.nzcccssivmnentc, in terra cli Grecia, duali.:;mi tra puri cd impuri. Non fraintenda il maligno: dun.lismoj non invidia. Col 21 Aprile 1941 cominciò il mio - e quooto aggettivo po1sessivo sia inteso, d'ora in poi, collettivamente - calvario 13enzn ~ongue. La Stampa, più che i pianti delle Tra1teverine, disse che la guerra, ,.:,ul fronte italo-greco, mistcva; e nel mo<lo più cruciale; gli alpini della gloriooa ,Julia che tornavuno dalla lincu, incontrati a Valona due giorni dopo e nelle marce di avvicinamento nei giorni ocguenti, mentre noi, n piedi, carichi come ciuchi, 13otto un sole il'oppo caldo, Genzn una goccia d'ac,1un, percorrevamo le montagne brulle dcll'Albnnfa, nidi di corvi crocidantj, ci chiamavano raccoglitori di bc.31,;oli. Ingoiammo amaro; ma ingoiammo. Da cinici era, per l'ambizione di pochi, pretendere ancora la morte di molti. Troppo, Fui capo 1,quaclrn fin troppo zelante allora: !JO\"Cntc rimanevo 13enza vino e marmellata. E ,.>fncchinavo. Anche per i pigri e per c1uelli che meglio cli me •.m. pevnno destreggiarsi .• .Ero ingenuo. Qualcuno mi umaliziò, qualcuno mi ,.>cosse: divenni meno altruista, più militare. I l'acconti che i b<'rsngl iC'ri mi facevano circa In guerra cln loro combattuta, assomigliavano a quelli di mio padre <1uancl'cro bimbo. Ma quantc ccoc giuste Pnolo Monelli ha moJso dentro le Gue -: Scarpe nl sole ». Ed è vero che c.Jiste una clistania troppo grande trn chi ubbidir.ce e chi comànda. Hemini.sccnze foudali fome. Anch'io ho imparato n fermarmi n tre pa,3si di dislanzn dal -superiore, n (issarlo negli occhi, a dir -: 13ignorsi » e «: signorno ». Mai mentendo; anche oe In verità dovesse costarmi non certo il pitocco 13tipendio in proporzione ai prl'zzi centuplicati di Grecia; non certo il 1Jozzo utile personale; ma il piccolo cd doquenle grndo. Guido Pallotla volc\'a co3i. Vita -: ,3cnzn inFamh, e senza. lode » è la mia. Che mi pCt3a troppo ,3angue, giù s'era sparso. come un doppio, ingrato dmtino. Al tredicwimo chilometro da E In mia ca,30 di zingaro Cinnina ci fondemmo col Reggimento. Barbuto, Incero, pi· docohioso, sparuto, nonostante che l'avo.>sero rinsanguato quattro battaglioni di complementi, propooto per In medaglia d'oro, mentre ,,coldnva le membra fradice per In neve cli Monaistcro, di Cinr, di Mezzacorani, ciel Golico, al sole cli maggio, lo trovammo. Chi nnrrerà le t3UC celere è troppo angu,Jtn per contenere quRlchc libro e le mie idee, rome, troppo grandi. Mi eh\ qualcuno libri da leggere: è di moda l'unghcrct3c Kormendi; mn vale onche. E tanto. Ebbene trovo nei mogg1or1 protngoni3li suoi - in genere dei falliti nella politica, nella l<'ttcraturn, nella vita borghcF5'ht:JazjnQe Ruffillr"-F!'8°r1T"r"ncssomiglianze col mio vivere pro.3cntc. I lo il volto dei digiunatori, lrt mwtizia dei vedovi di mezznctà, l'amore grande dei vent'anni integro. Chè per nulln mi attraggono le nvvenluricre periputetic·hc del crcpu-Jcolo; ns- •Jai poco mi giovnno gli amori a pagamento in poJti fissi, con donne fi,;se, da medici coscienzic,;i controllate, cui ci si acPRON'rUARTO Uno 1uu) essere nn,r• Urt'", e 1>11ò essere ln~icmc uu nomo abbietto. Uno 1>nò combaltcre, pnt) 1norire 1>er H suo 1>nCSc. C IHlÒ CN!'4Cr4! uu IIOIUO indegno. l,n J:rnndezzn ••01.1 è ru•ll"nzionc. è nello !'i)Jirito che tu ci metU denlro. Se in tJUCJI' nzlont'! e' è ,·nuitù. o nmblzloue, o desiderio d I onori. o cli emozioni. o di n1•,•enturc. dite. Qunle grnndezzo ('j è qui? "'JUNCF.SCU l)E SANCTIS cc,;ta collctti,•amente, con fogli vidimati, quc.t3i Fossimo cavalli cli rnzza. Com'era, com'è viziato que1,;to piccolo paese se11zi1 capo, nè membra, di,.3articolato, Fatto di uomini fnzic,.3i, di donne vecchie innanzi tempo per il lavoro ingrato, cli adolei,ccnti piagnucolc13e e prostitute. Solo' i bimbi "eritti unica ed inconfondibile - hanno davvero il proFilo greco, le fattezze del Dnvid, il i3orriso clell'innoccnzn. Pr,;scril dalla Grecia anche c1ucoto 1>erio<lo di stasi pernicicoa, cli mercato nero; già In purificazione è nell'nria come la primuvCra. Radicale e celere ,.>1:aràil suo redimersi, noi nu1Jpici e protettori. Cosl come rnpicla, dopo la guerra r.,allguiJlc,,:1, fu la sua occupazione: 1111r111111 ~~~~ 11111~ clalln Ciamuria vc,.>sata alle montagne clell'Epi1·0: le uniche che, al trnmonto, r.,Jsomigliano alle Alpi -: care al Vece Ilio»; da Arta e da Mi•.>solungi, cttrc per memorie garibaldine e forlivciJi, a Patr.:isso densa d'lt.aliani ,Je non proprio d'llnlianih\; dn Corinto Antico per la uutt nlterigiH distrutta e ricontruitu dai Romani più sontuosa di prima, celebre per il tempio aureo a Febo, al1'urcnclia meditativa e pastorale; dàl 'f'nigcle rhc sovrasta la moderna, insignificante Sparta, n Gythion che s'affaccia sul golFo laconiro e che ti fa vedere tra la scarsn fcochin la vene1.iann Ccrigoj da Calciclc che accolne Aristotilc esule e che s'affogò - storia o leggenda? oppure: fin dove arrivn la otoria per tramutarsi in leggenda? - poichè non ricncì a spiegare, prima a oc stesso poi agli uomini. un fluoso e rirlusso, tutt'ora o,curo, di <1ueslo mare incensato 'trn In Dcozia e l'Eubea1 n Tebe popolo;n, polvc• rcoa, agricola, patria del grande l~paminondn; dalla Megnra d'Euclide ud Elcus3i, in antico, religio-3amente misteriosa; da Loutrachi, Montecarlo e Monte• catini di tutte le genti balcaniche d'oggi, che vide villeggiare un re tr9ppo bello per wserc grande, amato dalle donne odiato dagli uomini, ud Atene Metropoli cli un popolo ilhi,.;o da un Etencrole fallito e da un avvocato di troppe parole. E troppe parole, \'Cramente, anch'io ho 13eiupato. lnvidio la conci,3ione virtù di pochi. Voglio evadere. Per altri è il prc,,;idio. Non per me. Ancora non ho combattuto. Africa e Hu,:;sia mi attraggono come (re,3ca bocca di giovine donnn. Non è pcosibilc rompere tutti gli indugi, tutte le ditJposiz.ioni, tutti gli. 1.;chemi1 tutti gli asu'iomi militari? Non è possibile ritornare al volontaridmo puro, i:,enzn essere nnncronisticnmente romantici di -: Piccolo Mondo Antico »? Troppo poco è occupare la Grecia n piedi, o con bicicletta nffardellata, oppure - raramente, purtroppo raramente - autoLrù:;portnti soffrendo fame, treddo, calcio, ~etc, disagi d'o• gni genere, umi.liazioni .. Dolorcoo è sfiorire per le vigilie io;onni. Quante volto la clcnsidrn si riempi e si vuotò? Tante da non poterle contare. Inrormntcvi. Troppo n cuore mi ,:;tanno certe cene per poter essere sanàmente oggettivo. f: più di un anno ... Gode la femmina per l'nmplcoso del muschio; cd in più bre\'C tempo l'amore dà il tlUO frutto. In genere ogni ciclo di naturu è men che annuale. Per mc, per noi noltanto, il tempo !l'è fermat.o. -:Siamo rei - <linsc una voce autorevole ncll'e,:,tntc scorsa - cli c,.;sere venuti volontari quando la Patria (nel dicembre del '40 feci domanda, •Ji badi) non era in pericolo». Non ,;olo ignavi; ma anche peccntori. F. ~,maro. E ne In gucrrn come cnpol'ali non ci è dnto di Fare, che ,,i rnpctta n dnrci un grado supcrio1·e che, come premio al no- •;tro dovere sempre compiuto, ci unirichi ni diritti degli altri? Il volontnri;rno non deve nbortire .. GUERIIINO BERTACCINI Uamicù Guerrrno /Jerluccini in data 4 aprile ci lia scritto clie presso Ì'l suo regg'imento E! slalo istituito 1111 Corso Allievi Ulficiali per i Caporali Volonlari. n lettoreincorreggibile Il lenore loeorregglblle .. rebbc, poi Il lenore Jt•ll•no. Lellore locc,rregfllbll• di tulto quello ebe •I •tamp■ all'e•tero, 111111 Importa dove. Prim■ I gloro■II rr■ oeHI ed lngletl, Il cTlme••• cPour Voun, e UN!, ■ deoX• - Il plee•11te h• ...,mpff-■olletlc■to Il leUore 1uli■oo - or■ è I■ •011■ del giornali tede..,hl, d■ cSlgn•I • a e ~r Adh:r•. Con quetto noi no"' vojj:H■mo dlr,e ehe I• lellun del glo,.,,•11 del p•e"' ■lle•to ti■ ooelv•: tutt'altro f (Se per un •ano tale noi I• poHlu,,o eootlder■re è:perehè mol• le vol1e, per age•ol•re Il lettore, Il letto viene 1.ndo110 lo una lingua mollo tpe1110 aolo loleoaloo■lmeote h•ll•o■). Perù de1lderl ■mo Mgo■l■re eo111e e1l11a tun'or• Il m■l•euo di eootlder■re tutto oro eol•to quellu r.he non ~ lt■ll■no, e eome I• eorH •gli loform■torl non ltall■ol tlpl&ebl ehe o molll llaUanl non hanno fiduela - perchè molte volle Il eoooiteouo tolo tu per• tld■lmeote - nel uo11rl (ogll, oppure ebe - e quetl• el Mmbr■ I• ragione più pl•u• tlblle - gli lttllu1I '9110 •ncOH 111tl ■II di e1teroGll ■ 1 quell, ellerofill■ cbe M pur b■ c-t.m.blato direi.Ione, è egu•lmeote grava ■ deve eMere cur•l■llmmedl■hmente. O• dl.eno tempo mlgllal■ di famiglie ll■ll•"'e riee•ono gr■tullamente eon Krupo, lo-■ N!golarlti un■ rl•l■ta di propaganda le• dete■, Invero beo fati• e di facile ed •e• ce■1lhlle lellur•. La r•■1ego■ ebe elllt• lo llalla ti chiama e La ••■1tlc•• A wimpllee titolo di eurlo1l1i detldereremmo eonoe,eeNI e Npere eome ti l11tllol■ I■ rlvl1I■ ebe •lene dltlrlbull• ■Il e f•mlglle ted11.Hebt1. E: non el •I •eoga a dlff che oe .. uoa rl•I••• del genere viene p•I dlt1rlbul1• 111Germ••I•. 3

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