ESAURIMENTO DELLA METROPOLI Non }a prcJ3\inzìonc di portare u11 contributo di chiaril'lcazionc e di ri~crca delle caU6e e dei possibili rimedi, c1uando la comunill\ dei ,3cntimcnti e delle idee mi t3limolano a (1uesta riprc,3a dell'articolo di Hnvaglioli «:. Slittamento allu Metropoli». Sentimenti e idee che potrebbero anche c,;scr con"" ,3cguenti a interessi anche mntcriali di giovani intcllcttuuli (piantiamola coi doppi Gensi su questa parola) fascisti, ma che invece oltre una miilura che potrebbe apparire ri,:;trctta, bcnchè corporati, amentc dficicntc, r{13pccchiano una migcnzu ci, ica di ,•usta portata. ;\on è ,.:,olo lt1 inlclligcnzu provincialc che rc,;ta compromessa dn un url,anc- •Jimo culturale, anzi da un mctropolì- •3mO spesso stunch,rdizzato, ma ancor più rù3t~1 compromessa la possibilitù di una educazione popolare. i\on diremo, come ora è ormai facile dire, che noi giovani intcllct.tuali foBcisti cì seufi<,mo popolo: affermiamo che siamo popolo, in nulla diversi nella mi,3ura dei nostri do,·eri e delle nostre c,1igcnzc, anche se la CjlW,litù di essi ,.;arà ov, iamcnte diverso per lu di\'ersitù del la,oro, dai lavoratori delle altre cate~oric. ~on omettiamo lutlavìa il nc,_;tro soupctto per ccrt(' consctudini, diremmo cciJi, di cntcgorio, nC abbandonit'11no il n~1_;t~·oti.more per un mctropolismo provrnernltzz.:ito. Sarà quc-llo cli « uomini ancora della pro, incia >- il nostrù d('stino, dove qucl1'.-: tmcora » può ,.;tare a significare anche la naturHIC runbizionc d'um, 313ccsa oltre al pro.;unto slittamento ,·erso In metropoli? Jnterogati,·o qucstQ che non nncbl>c ~agionc. d'ci3ser ~ui posto, esulando gli 1ntèro3s1 da cui muove dt1llc ragioni prime e più importnnti di que,3to problema, ·.;e non inlcndessimo porre Ja <fUù.)tione della possibilitù che ascendendo con ricono.•('iute cnpucil.:ì, ossir, migliorando e ampliando il ,3uo lavoro, l'uomo di cultura e con lui la 13ua opcr., p03Sano vivere e agire n loro agio nella provincia e dalla provincia. Agio •3piritualC' o agio malcri::lle? J\onc.otantc i soliti brontolamcnli · che ci 1_;ervono da mite sfogo siamo 1>ortati ud ama~e la noJfr<). piccolu cittù, o borgo •3c(vagg10, per la libcrti1 spirituale che è più fucile trovare. Abbiamo cominciato da ragazzi a 15 o 16 anni ad arnarc il bel Coglio lellerario che veniva da Milano o da Homn e la r.ivi,3tn intelligente che si stampava a l"ircnzc, e ci oiamo· illusi per certo tempo i3ullc superiori possibilità cli vita inlclligcntc, di incontri t3pirituali, di riunioni nrfcttuc,1amcntc domestiche e sublimi. che• tali centri concedc\'ano agli artisti e ai lcttc1·ati. a quc~ ·3ti uomini ruri che ivi si raggruppu\'ano in ,_;alidi gruppi; ci siamo illusi, cd in <1ualche momento •.;pinti da spirituali <lmideri ci illudimno ancora. Nla ora finili i giornali intelligenti in una facile ANNO I - N. 7 MAGGIO 1942-XX PATTUGLIA POLITICA - ARTI LETTERE ' FORLI' • Sitd• Littoria • TeJ. 6018 ' Direttor•, I.E NATO 1. O s S I Condirettore LI V I O F I. ATTI WALTER. R.ONCHI • redatt. capo responsabile UN NUMERO L. 1,5 O mom. : Ordinari I. 15. FmistiUnimsi!ari L. IO Dlstrlb. D. I. E. S. · P.u $. Pantaleo 3 - ROMA PUBBLICJTA' 1 Ufficio PubbllclU1 • Propagao.da · Via Roma, 6 • BOLOGNA ANONIMA ARTI GRAFICHE • BOLOGNA VIA CONSOLARE • Se1. Edit. G. U. F•• Forlì PAOLO SJLJMBANJ, Segretario del G. U. f. PRESIDENTE Armando Ravaglioli • Bruno Masotti Livio Fratti • Ran1to R.011i volgarizzuzione :rnzi in una volgnre facilitazione a Gcadentc intell;gcnzu, uc<:i13a da cattivi incontri la svelta rivista. quali gli adci.;camcnti che dalle nJetropoli ci richiamrmo? lli:iri tentativi •.;ono cnduti nel vuoto. Le ·metropoli 1 parna,.;iani raduni della intclligcn;,.a, non hanno più 'voce e nondimeno la pro,•inciu ,·i si riserva <!entro con più imprc,.;sionantc foga e l>aldunzn di prima. l~d è forJe appunto c1ucstu fogJ1 e baldunz~ che ci rivelano con particolare e, idenza le cou.,3c cli c1uel fenomeno chc· µ:iw.itamcntc fiavnglioli riconosce entro i tcrmìnì di un problcmn di mcccunica ,,ocialc. Se ,4i uèl'cntun in tal modo il movimento centripeto eh<' minaccia .cli c,;uurimcnto intellcllunlc la nazione, la cau- ,;a non può cssl're · che l'csau,·imento dcll.:1 forza centril'uga che dalla metropoli si estendeH1 n fccondurc la provincia. Se la provincia 1.ilitla è pcrchC lu metropoli non ha più b,,rriere di intelligenza da opporre, o meglio •.;e l' intcl~ lia;enza, la cultura ,3littano dallo provin'- cia ulta mclropoli, n1ol dire che non ci;istono più intelligenza <' cultura che tlalln melropoli rndano incontro alla provincin. I.a pro, incia ,.;i esaurisce per ,,mnarc la metropoli che è csnuritu. La gravitù dei fenomeno è h1le du noa con- •.ìCntire eufemismi e melaforc o giod11 di rettorica. ~\Il' inizio di un compilo irnperiulc di una portata eccezionale, il ct.•nfro dell'impero può 03sere inh•lle1tualmentè (l_;uurito, 'può essere impotc-ntc u c,.1pnndcre una rorza centrifuga inarrc.•.itnbilc? Per ora il fenomeno è inLerno, ma da certi piccoli parlicolnri , ediumo come rli1chi di superare h1li limiti diventando maggiormente pr<'occ:upnntc. Il fenomeno è provv'.,_;01·io? i\oi lo ,3pcriamo, resi ottimisti dalla vitalità delle forze giovani che pc,1sono sempl'c cambiare )a 1>a<3si, ti11 d'uno slittamento nella violenza cverHi,·a cli unu corsa ad una metu impegnativa. Per 13{1lvurc In provincia occorre rinforznrc la metropoli, occorre tiare alla met1·opoli i mezzi per effettuare con liberU,, e. uilvolta diBpotismo, lu sua funzione di centro dirigente. La metropoli che appariva una volta almeno in certi. ambienti, come unn ciltndelb clccir3amc-nte anti(ormalisLica. contro formule, e p1•egiudi:ti, è orn tutta un pantano cli Formule, mode, precon1~etti. I rappn,,cntanti di (luello che una voltu ,,i chinmu\'U a ragione provincia1:,,mo si trovano con foeiliUI nelle metropoli e ,_;pesso rappresentano anche In tendenza più cli moda, c1uello che ancora ,.;i pretende chiamare avanguardia. 1:: spc~so con sincero orgoglio <:hc noi pc,.;siamo dire: .-:Siamo della pt·ovincia ». Se nella provincia o,is((• incompren,.;ione per la culturn. non \'C n'C fome proporzionatamente anche di più nellu metropoli pro3untuosa? Col guaio che qui, irretiti come si è nella borghc,,;issima ,1ener::1z.ionc di apparenze formali, 13i può trornrc incomprensioneper l'csscnu1 anche fru i ·oosidctti jntcllcttuali. Molti di msi sono poi, ingenui e prc,.mntuosi ad un tempo 1 attaccali all.:1 rormuln come pn,:,sere nl vischio e più cercano di liberami restano impegolati. I:: da credere che i provinciali maggior• mente ,.;malizinti siano anche più intelgenti? certo ,3anno distinguere, spesso a colpo d'occhio, l'intelligenza ,,era dalla ralsa, l'arte dal trucco, In culturn dalla moda. l on è dunque •3piritualc disagio c1uello in cui viene a tro,•rw.;i l'intellcUunle in provincia e non è un terreno più c,.;tile di quello della metropoli in cui deve operare la cultura nella provincia. Eppure non o.;senclovi ostacoli d'or- ,line ,.;pirituale di consiclcrevolc importanza, pare non vi Gia modo, o che non Gi sappia o voglia trovnre. per viacerC' quegli c1,;tacoli di natura materiale che pur nelle mch·opoli che ~i';i superano con facilità . PcHsiamo considerare di nalura maFqndaz1oneRuffill1teriale quella neccl3sità di coltivarsi ccl avere contalli e incontri frutllic,,i di mpcricnza, e n cui nella provincia s'op· pone l'impct.isibilitù di attuazione. Qui non •31intcnde alludere alle riunioni altorno ad un t.a,,olo di caffè o pn.,;so al Forlì banco di una pa,;ticccria, per <1uanto non ,.;iuno da condannare per se stesse: la causa della loro sterilità C da riccrcnrc.;i sempre ncll'umbicnte inlellctlualc in cui c,,;sp si verificano.• l\la si tratta pt'oprio della mancan;,.;,t dì un ambiente intellettuale degno ·di tale nome, per cuì quaL3iasi incontro oltre la sua fortuill\ occn:;ionc non può fruttar nulla. Ed il ,.;uo solo frutto necessario e 1·ichie1.ito C quello non tanto di un ln,•oro fH'O· duttivo, che nella provincia oi attuti quanto mai i.-;olato e ciò per certi aspeiti è anche bene, mu di un la\'oro educativo che folli,3ee nelle sue prohnbili ambizioni. per l'impo•.;sibilit.\ di appoggiarlo comunctue nel un ,.;ostcgno orga• nizzatirnmente crriencc. Se i tempi non rosserò cumbiaLi e le condizioni organizznti,·e totalmente di- ,·e1,•.;c , orrei riJerirmi ad una modesta 1wo1>colu per l'cducuzione artistica delle mni.;sc, dn me fuua in un urlicolo· pubblicoto nella • Cronaca Pretdpinu ,. ancora nel ,.;Cltc-mbre del 1988. \'In quella propo.;ta di mostre d'arte cii-colanti organizz.att• dal Ministero competente, per diffondere In conc,;cenzu d~lla nu- :.;tra ,migliore arte dell'800 e eontcmporanc.:1, è ,3upcrat:1 d~1 esigenze più lacilmente •.;oddisl'nbili in altri modi, tuttavia tale urgenza non pare 1,;ia sentita minimnmentc in (luella m<'lropoli che non ,.,;a, e ormni esausta. non può pilÌ eclucarc. E 1jflrà slolto poi accusare d.i iocupucitù d'ìniziati\'e valide In 1>ro,inc~n. quando gli ,.;forzi cki pochi ,olontero.;i e capnci .s'infrangono contro al r;:,;sismo di qualche feudatario locale. o <:ontro i ,;oliti meschini compromes1,;i che spesso nel campo dcll':,rtc. trovano protezione nei Sindacati, o ,.;i esauri,:;cono per mancanza di aiuto dalla metropoli. E sarù vano dolerci che le sedi pro- \'inciali dcll'J.~.C.t··. chinmino F1·accm·oli a parlare delle donne cli tutti i 'pawi, o llamperli cli guerra, quando llampcrti è 1.;lato scelto anche per più importanti compili propagandiutici di portl'.lla intcna:tionale. Che chiediamo ìnFine? non certo di portare in pro, incia <1uel metropol~.;mo standarclizzr,to che ha ucciso le forze vive nella mctropoJi. Chiediamo che l'intelligenza autentica operi In sua azione cducatirn nelln provincia, e rite'nimno che ora c1uwto ne sin il campo moralmente più degno. I.a tradizion(' italiana è fatta di trudizioni regionali, e l'aiuto e Pincrl'mcnlo fccondntivo (• reciproco: <lai centro ollu pcrilcria, della periferiu al centro. Problema d, mcccanic,, 3ociulc: i'osaurimen~o <l'un9 elci mo\'imcnti porta, prima all'nc.:ccntuars, di una dispersione <lisortlinalu ctell'altro e poi al hUO esaurimento totale. Lo •3quilibrio passa dal campo intellettuale progre."3sivamentc n quc1lo cducutivo politico sociale economico. Uir.wgna alimentare culturalmenlc Jn 1>rovincia in tutti i modi. « Che ·3arù realmcnle - come chiede Ra\'aglioli - se il ri\'olctlo cli\'cnlcri1 fiumana e se di coniscguenza ciò che rcstcrù in provincia vi rcslerù per clubbiositl, di se stesso o smetterù di parlare esautorato di fronte allo spropositato centro?• In mm Jtalia che, •3iamo sinceri, culh11·almenlc non è ancora compiutamente co.1truita. ciò •.;arù la fine di tutte le forze vita I i di unu gloric,.in trndiziont• e l'csaurim•:ntn precoce di quelle forze giovuni cnc dn que•;;til tradi/i\,,nc, rwi suoi va1•i !t-;;pctti rcgiu!1almente distinti, prendono primo nutrimento. , Ma noi •.;pcriam() che !o slitl~linenlo diventi marcia. Speriamo che a ve..,t.'an111 di dii.;tunzn, e, sarebbe questo veramente il tempo giu•Jlo per· In maturazione di una nuova cultura, r3i ripeta uaa ma.rciu oulla metropoli o sulle mclropoli, compiuta tlnlle nuo\'e for:te della cultur.:1 italiant1 e •,;ia una marcia trionfale non per mctropolizzaroi, ma per solvare la metropoli, per riportarla a ctuella dignità imperiale che le spetta, 1>ér ridnl"le c1uella forzn c-.;pansivn, necessaria, per 13al\/nrsi e per sal\'are la provincia e rare l'Impero. Ghì du un cerlo tempo le nuove giovani forze di (1ue,3li centri bivaccano coraggioi.imncnle cli fronte ui fragili monumenti di gcoso cli una pseudo-cultura e 1.>otto i saldi monumenti di una cuh.ura immortale, e attendono; e o3primono, anche in [ieri e poveri ragli, con l'incli,ssolubilc unione della loro ,_;ensibililù politica e capncitù, una fede feroce nelln intelligenza ncutrnna che rina..icc a capaci.tù di universale guida. CAl!LO DE IWBERTO cnon·ncr nI In qnmdi ulllml giotni non e' 1! sfato giurualu coKi dctlo di "1muta',, 1:hc unu abhia ri1mrlatn - con Hdeguu 11h1isffimo - il lr.sto dcli,, nolida di cronatm, n111mrHil in dhrnrsi 11u111idiuni, l'i§uar1lnnlc 1.- malntlia· 1li:l ca11lanl1: HalmRliali. l•crsunahur...nlf: uni ;1111,r1:u~i;imu il uOIQ 1:an• lanlc • I! 111111 :i si lma:i di .inti italianilil tic confussiamo clrn 11: m1111.111u:ll1: sincopali: _1:d il jnu ci 11lncciono nmlfhn;:imn, clrn 111: uhbiumo 11lcnc lr. :,;catnlu di chilarru u nmndulini t: ili u N;111nli che nun 111nc,.1r1: 0 • ora 11ui uni Rii simno grali di mrnr«:i In Gurlu mo1lu ,li11l;1ln a cono• • st:uru uncnra di 11iil J;1 1:nsi della slam1ia di·" 1mnta O la sln1111ia din;u11ilar1ln 1:iol!. lliuamilr. s11r1:i.:ata r11111111lo !Wl'lll: n far sullnN: degli oslncoli rimnvihili c;un una H1:n111licc t.1mllala. 111:rd1i: i 1:mncrnli 1lcll;1 1;ta1111u1 succilaln, immce i:llf: 1:ontro qm:sli hc1·i:usgli ili 81:1:umlilria l11q111rt,rnz1.1,non lumpr;.1110 le loro ap111mlilissim1: rr1:ccc, ••i1mrlonulo nomi 1:d articoli 1101ilh:i 1: 11arii che vnrrcliln:rn forc 11art1: ,li una 1:runfl• 1:.1 buu 1,H1 olla 1: sublinw r.. c;lu: suuu i11111!CU ilHKni 11ii1 deleteri'! Articoli clm a111,ainno sulln sl;1m1m 1111olidin11ii 11criodh:n 1: r;uliuronh:a. l\lnn KI: lii: !WIIO m:1:orti O IHlUkHIIU 1,iutlusto eh•: iu •pwKlo mndn rii!mpir-1:bhcrn li: loro mulaf:i ,(azzt:ltc di IHKfah: di articoli ,: ili pr.izi ,: di numi t: di lusti radiofonit:am1:nte 1rn1·ugrnfoti, u 11:1110110 rn111irm.agliu '! Ci sembra im1rnssil1ilc 11m:sl' ultima ÌJloli:si, andu: sr. i maligni 11os1rn1111JH?II· sarc cliu sin In 11ill 111:ra. 11.d ngni motlu J111i, çfu: non sinmo ni: 11uglian10 USIUH'I! cumddurali fra 11uei giurm1li dcll,1 cnsì1lr.Un sli1m1u1 di "1m11tn,,, lìr,,. Ili? avr1m111 il flrn11m I! MC lo N11;u:iu c1} In 1:on!u:ntirà, comiui:h:1•1:mo in nJm dei 11r11Ktdmi 11111111:ri 1ucsl.:1 1:r1111acu ,u:ra clm fin d'ora si prr.aununcin uulrilhu,;imn ili 1rnu1i ril:onusciuti ;uu:lu: t:umc antnrc:'1oli. 11, C/WSIS'l'A Ai Littoriali Femminili del ·1.a,•oro dell'Ai.tno XX dell'Era. 1'.,al!c,ista, sono state distribuite. 111tida111ente ciclustilule, alcune canzoncine composle <la chissà chi ip occasione della urnuifest.iziouc. Ad uso e consumo dei 110stri cari lettori e per dimostrare come il buon umore nou manchi 1uai riportiamo alcune graziose e significative sLrofene. sicu1 i del godimento spii i tua le cd i111cllettu:1le che esse loro recheranno. t:' (JUl'IIO il .... b .... ,, .., ,,,, ... ro ffl&<:hlo) eh,. li ,là l'nrìu df'I fl,r,·rn ,ill"",. (rì....-hio) rhl ,. Ji..-ha,1,ulo ,; P""rrrà 1n,.rhio} og11i ,,,.,,,;,.,.o ,; word,-,.,; (f'l,ehlo) Commt"nlo: abbiamo ripetutamenle fil!chiato ma non siumo riusciti a dimenticare l'inettitudine intelle1tuale e morale di molti. I.Auri11 il ,,.o l"'"'" .,;,.,.; "S■ IIJO" lno:.ori,r ,,..,,o """ fffi .,, ... _. .. e UllriM 1:,uoi di•·1"nl1rr: Senz:, commento oppure ,·edi il commento precedente. 0i;l{i r-/11' lltOfltlijiN1 ,CÒ<tf'nillll rio,. ,zform,,., di f,:lirilà fo ,liriMI, {o/fine I" ho 111/ll"fotn ,. /,o burMh'1HJ onrur" ,.«.,•Hl 'l"à t Son /HJdron,. 11lfi" ,Jellto mln ,,11n e fumnre i·of{lit.> n N>fot1IÒ •'O!flio d .. l Cqmn,o,:/o farmi baffi U lurtl,!tli-011i f"rml t,.,jji "·' ru,rù. Vh . ,..re ,,-,uu ~"'"rchi lnlorno ,,,,,.,,. ,l,.ffli ,.,,1;,,; ,:lei gforno ...enMf rumun/r(lli ,c,u" n,u(l.o, ., 1wnali,nff,iuni '"'" tlow,r far l'"mtu ron (/Mf'i ,rrrnr<"hi ro,i rn~hioni. Vi~,,. 1olq ,,.,,.,,., d~•I•> i,i~, .. "" po li t:OmOl.lo mio •. ; •. , ,., finrh~ 1:·r. 8fo~111W t:h<i />Oi ,lonn" /1uci1ln ,1;.,.,,,,i l,llur ,. 11011 r.i,·i piil. Che (luest'ultima canzoncina sia un ten• tativo di poesia verista'? PACUIW BEIINARDO
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