RECENTE~IENTE una 'ras• segna politica ha pubblicuto un brc,,e studio nel qunle .1. rivendicai.O allo burocrazia dell'Italia fascista il grande merito di essere lo strumento crficace e intelligente del dinamico governo mussoliniano, interpretando ed applicando la complessa e perennemente innovatrice legislazione fascista. I".: stato accennato ,al fatto che quèsto grado di adeguamento se non di perfezione della compagine teorica della nostra bul'ocrazia è stato ottenuto mediante un graduale processo di miglioramento politico ed economico del personale, e di snelJimento. oltre che di aggiornamento, del corpo normativo e legislativo: diligenzaJ auto• rih\, prestigio, sono i cardini sui quali poggia l'azione individuale e collettiva dei funzionari e degli uUici e degli organi dello Stato, che nel Reg·ime fascista governa e dirige tutta l'attività nazionale. E se ne.l tempo di pace la presenza dello Stato si manifesta, perché necessaria, nella pubblica e privata uttività, essa è addirittura direttamente operante nel tempo <li guerra. Ed allora è bene evidente che Ja burocrazia non è soltooto l'architettura essenziale della compngine nazionale, ma altresì scheletro basilare e, insieme, tessuto del dinamismo vitale dcJl'intcro Poese: quindi acerescimento delle forme e deUe misure dei controlJi e degli interventi da parte degli organi di vigilanza, di tutela, di azione deJlo Stato. Ma questo formidabile complesso di aUermazioni del potere statale nella superiore direzione degli artari, comum1ue intesi, delln vita incU.viduale e collettiva del popolo itnliano è affidato non ad enti• astraUi - che teJi sono soltanto di nome - ma ad una speciole quanto pletorica categoria di individui-cittadini, cui la forza 1>otestativa ed esecutiva cleUo Stato è delegala. li Fascismo, s'è detto, ha operalo un profondo rinno\'amento negli istituti e nella massa dei Junzionari ad essi preposti per In estrinsecazione del-= l'azione governativa: lo « stato giuridico» degli impiegati dello Stato risale al dicembrè 1923; è pertanto uno dei primi atli del riordinamento dell'Amminish·azione dello Stato operato <lui Regime e riguardante direttamente gli individui che la rnppresentano. Successivi pro,,,,edimenti lcgislath•i hnnno regolato con nuovi criteri o trasformato completamente organi cd uUici stataJi. I OIOVANISSIMI DEL "22 SUI fRONTI DELL' AfRICA SETTENTRIONALE BUROCRAZ.IA E SPIRITDOELLRAIYOlUZIONE La riapertura dei concorsi, dcc.retata daJ Duce clopo un lungo periodo di blocco, ho consentjto l'inclusione cli vorie migliaia di gio\1ani nella ben slagionàta massa dei funzionari e impicgat.i pubblici, onde un crescente flusso di rresche energie va da una decina d'anni in c1ua ricostituendo e rartorzanclo le stanche membra della classe degli ., statali i-. .Ma con tutto questo, si può affermare che il fascismo sia penetroto pro!ondtunente nei ccnti·i • capillari deHn burocrazin, ne abbia impregnato e sostan.zinto le abitudini e i congegni direttivi e, sopra tutto, la mentnlità che ne rappresenta la parte più cospicua e delicata del motore? specchiano i lusinghieri 0s1>etti esteriori del più importante sistema organizzativo dello Stato, non possono per altro ritenersi esntte. E indubbio che la nostra burocrazia, cresciuta e formatosi sotto la diretto. e, a volte, determinante infh/enza cli partiti e associazioni che per oltre un cinc1uantennio lu,mno imperato e imperversato sulla scena politica italiano, non può essere slata rigenerata in pieno, nelle menti e nei costumi, da forse poco più di un decennio cli decisa azione rivoluzionaria, la quale ha dovuto combattere cd annientare le nemiche forze esterne del campo politico. Epurazioni vere e proprie - evi• d{'ntcmente non ritenute ncces• sarie - non si sono avute, salvo quelle poche richieste in determinati settori particolarmente indiziati e le ultime, cli trt.scurabilc entità, per l'applicazione delle leggi razziali. li corpo burocratico quindi, tranne il parziale rinvigorimento recato dalle annuali ammissioni di alcune migliaia di giovani - non Lutti giovani perchè Ci sia consentito - a noi si è dovuto nello stesso lasso che ne ,,iviamo la vita di h1tti cli tempo regolarizza.re in ruolo i g'iorni e che, a ditrerenza l'incresciosa posizione di molte cli chi sta troppo in alto o centinaia c1i avventizi che da troppo in basso per vederne anni cd anni, nonostante le loro soltunto le c1ualità eccelse o benemerenze patriottiche e di soltanto le meschinità infime, servizio, elìano ancora Fuori dcpossiamo vedere e sentire le et- gli organici statali - è rimasto Jettive condizioni del grandiùso presso a poco c1uello stesso dei organismo - di alracciarc quol- reginti prcfascisti. che riserva alle troppo otti- E rìsoputq, ciel resto, che le mistiche nUermazionj apparse ralangi giovanili entrate negli in quitlchC quotidiano e rivista ultimi dieci anni nelle Ammipol1tica j esse, che tuttavia ri- nistrnzioni slota]i non hannonnFondazione Ruffilli - Forlì cora colmato i vuoti lasciati da queJli usciti per via normale. E se teniamo presente che la permanenza media dell'impiegato in servizio è di 3540 anni, si vedrà che due buoni terzi dell'intero personale burocratico, quello più attivò'" nei gangli centrali e più importanti della macchina statale, è tuttora rappresentato da coloro che avevano raggiunto o andavano raggiungendo i posti di maggiore responsnbil ità e delicatezza al momento dell'ascesa del Fascismo al potere e nei primi anni ciel Governo lascista. 11 requisito della iscrizione 01 ParLlto per l'ammissione e le promozioni nelle carriere statali è venuto bene in ritardo per ragioni intuibili; è vero anche che l'adesione della burocrnzia al nuovo ordine istau- • rato dalla llivoluzione delle Camicie Nere è stata pronta, gencrulmente spontanea e- presso che totalitarinj ma non è men vero che alcune zone cli essa sono rimaste e sono tuttora rerrattarie all'influsso innovatore, non per avversione alla Cnusn, ma per c1ucll'apntin consuetudinaria che le fece incolori nel!' nrcobnleno della politica italinnu dell'ultimo cinqunntcn- \nio e lontane da ogni movimento cli pnrt.ili, costituendo così le basi apolitiche, le quali però ospitanmo nell'ombra della loro urticiale apoliticità taluni eesponenti attivi delle set.te segrete spazzate dal llegime. La burocrazia è riuscita a liberarsi completamente di tali individui malefici? Giova sperare di si; anzi lo si può nUermal'e sinceramente dopo tanti anni di negativi segni di ogni sopravvivenza degli clementi, giù noti e rappresentati\1i. Sulla stessa sicurezza non può poggiare l'altra aIIcrmazione che tutta la burocrazia sia ora immune dallo spirito « borghese» scultoreamente rappresentato dal Duce in un famoso e fondamentale discorso rivolto alle supreme gerarchie del Governo fascistu. Molto è stato fatto dal Regime in questa direzione, e anche in questa manilestazione dclii,) spirito rivoluzionario, è possibile rive.lare e misurare le reazioni dello spirito borghese rimasto ad oItuscarc taluni margini della burocrazia; di ciò sarlì opportuno riparlare a fine guerra per non incorrere in possibili errori cli prospettiva. t questo superstite spirito borghese, il c1uale per lu sua nnturu è in nettò onti1gonismo con lo spirito della Hivoluzione fascista, che interessa da vicino le condizioni morali ed anche economiche dei giovani avvio.tisi aJle carriere dell'Amministrazione statale. Nati e formati nel clima Hivoluzionnrio, essi vorrebbero portare nei nuovi posti di lavoro e di rcsponsabilittt, acquistati attraverso il duro vaglio delln preparazione culturale e degli esami di concorso (anch~ cli questi concorsi dovrebbe parlarsi), lo spirito nuO\'O che li anima: molti trovano comprensione e incoraggiamento; troppi altri si scontrano in resistenze ostili e diUidenli dopo i primi giorni cli ambientomcnto e cli reciproche conoscenze; muraglie spirituali e morali rinserranno nella grigia atmosfera dell'urlicio che vorrebbe continuare ad essere 3nchc per la gioventù mussol iniuna la fabbrica silenziosa del1e «pratiche» e dell'automatismo: c1ualcosa1 insommn., non molto dissimile da quello che trovò Oronzo :Marginati e con stupendo sarcasmo descrisse nel « Come ti erudisco il pupo•· Ogni accenno di novità, anche se conseguenza di intelligenza e volontà, è quasi sempre represso o malvisto; ogni iniziativu è « rivoluzione •; ogni espressione di desideri e « ribellione > o quanto meno, una creazione di «grane». E il giovane a poco a poco deve convincersi che è bene seguire la corrente, che conviene sopporlare, che è destino di tutt.i i novizi della burocrazia «:livellarsi», - mente e azione - ai « precedenti » ora in pensione o sull'orlo dei sospirati e lontanissimi 39 anni, sci mesi e 1 giorno; che non c'è nulla da Fare sulle inveterate consuetudini, come per certe disposizioni ministeriali che nel onta di rivolgimenti, guerre, disastri e rivoluzioni, risalgono ancora alle « Normali» cli 50 - 60 annj fa. Egli, pertanto, iini.rà per essere « risucchiato » dal non ancora sotterrato spirito borghese, non avendo altra arma di difesa che... cambiar proCessionc. E la rngione perchè questo av, enga - ripetiamo per moltissimi dei nuovi entrt1tj ....:. è più che ovvin: tra gli « in prova», o ai primi gradini della scola ~erarchica, ed i superiori dauc cui mani dipende l'avvenire di quei giovani, corrono all'incirca trent'anni: altra generazione, . dunque, epperò altro menta]ità maggiormente dilfcrenziatn da c1uell'evento storico che è la Rivoluzione l'ascista. Per risolvere codesta situazione è necessario rivedere, secondo il nostro pensiero che è anche quello già espresso su un interessante settimanale romano, 1c modalità dell'ammissione nelle varie branche della burocrazia. Gli attuali concorsj per esami - attenuati nel tempo di guerra e per speciali categorie di aspiranti a concorsi pc r titoli - non danno i risultati teoricamente attesi. Titolo <li studio, tessera del Partito c ... buona fortuna (il tutto, aiutato quando è possibile, da qualche spinta sottomano) non sono elementi assoluti per ottenere il funzionario ideale; noi siamo per la sceltu dei meriti culturali, pro- [essionali e politici comprovati da un congruo tirocinio. Semplificare e accelerare, per i. tpiù idonei, le possibilità di ca.rriera e di avvicendamento nei posti di responsabiJitù, dove meglio si oppalesano le capacità cd i meriti. Conseguenza immediata è una più celere e giusto eliminazione degli elementi inidonei - nel senso più lato - e nocivi. Il procedimento non si discosterebbe molto eia c1ueUo seguito in tutte le grandi aziende pri\1ate; lo Stato è pure un'azienda cli interesse nazionale. Abolire le disposizioni contrastanti lo spirito dei nuovi tempi: è onocronist.ico e moralmente deprimente per un giovana della generazione fascistn sapere che nel foglio delle note inrormative sulla suo persona, vi sono tropj)e cose dette sul proprio conto che ~r~!l'V~~:v:. Jr:~~ar~llC:r~cr:ri: busta segreta, aJ voto segreto, di bibl icn memoria! Se Fascismo significa fede, azione, lealtà, dovere, discipUna, dignitt\, di molto vecchiume ha da essere mondata la burocrnzio lascista. MARIO CUP/1'// 3
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