Passato e Presente - anno III - n. 18 - nov.-dic. 1960

• Significato dell'Algeria 24~9 ·do hanno un figlio nell'ALN. 1 Certi ci .dicono: Noialtri, quando eravamo giovani, a·bbiamo vis,suto nell'ozio. Voialtri, invece, avete preso le armi e vivete nel pericolo per liberare il nostro paese >>. (Dal racconto del .partigiano •A1bdel Kader, p. 112). La coscienza e la decisione rivoluzionaria nascono in primo luogo dalla reazione alle non mantenute promesse fatte ,dai francesi al popolo algerino durante le due guerre mon1 diali. Il giorno stesso del,la vittoria sul ·nazismo, a colo,ro che a Sétif, a Costantina, a Elida o 'dovunque reclamavano di aver combattuto, sf, per la libertà della Francia e del mondo, ma anche per quella de.Il'Algeria, i francesi avevano risposto ·soffocando le manifestazioni nel sa,ngue e iniziando una feroce repressione che accu,mu1lò ben ·presto quarantacinquemila morti: « Per noi, la guerra scoppiata il .1 ° novem·bre 1954 aveva avuto inizio nel nostro cuore già ,dall'8 ·maggio 1945 ». (Dal racconto di u,n altro militante ,dell'UGT A, p. 2·6). Ormai gli alge,rini hanno occhi per vedere: . « Da una parte c'era chi aveva tutto quel che voleva, dall'aitra chi non aveva nulla. E, guarda caso, erano sempre gli europei ad avere tutto ciò che vo_levano [... ] . Noi ragazzi eravamo toril:1rati ,dalle ristrettezze e ci ribellavamo contro questa differenza, contro questa ingiustizia sociale. Da questa ingiustizia io personalmente sono stato portato a pren-dere co,sreienza del,la stessa questione algerin~ ». (Idem, ·p. 24). Essi si rendono conto di essere stati spogliati dai colo11i francesi, che orn1ai possiedono ,due terzi delle loro terTe, mentre •gli antichi proprietari sono stati respinti verso le zone piu povere e montagnose, o ridotti in condizioni di •braccianti: << Se pensi che .fino a cinquant'anni fa avevano la loro terra! Ricordano ancora perfettamente gli ultimi espropri. E ne parlano in continuazione. Oh, i contadini hanno una coscienza elev~tissima f... ] . Per loro si trattava ·proprio di· questo. Te lo •dicevano in tutte lettere. Del resto, noialtri, quando si parlava, proprio questo spiegavamo, e cioè che l'indipenden·za era i1 l ritorno della terra, il ritorno della terra ai contadini » (p. 43). La gran.de 1 maggioranza, u.n buon 90%, dei combattenti del _maquis sono ·braccianti, << ragazzi -della campagna », come afferma concorden1ente piu di un partigiano (p. 111 e p. 165). Per cui l' A. conclude che « la guerra -d'A1geria è ·prima di ogni altra cosa guerra di contadini poveri e ,di contadini. senza terra» (p. 22). Tutti i racconti mostrano una miseria s·paventosa, un popolo che vive, in caffipag·na come ai 1:31argini·delle città, affamato, coperto di stracci, ·senza il rispett:o di alcuna norma igienica o sanitaria, e, soprattutto, assolutamente senza lavoro (si parla -di redditi annui di 18.000 f,ranchi, di braccianti pagati 200-250 franchi al giorno), al pu,nto che chi vuole sfamare in qualche ·modo la propria famigli~ è costretto a-d andare a cercare lavoro in Francia, in · condizioni di inBiblioteca Gino. Bianco

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