Passato e Presente - anno III - n. 18 - nov.-dic. 1960

2444 Paolo Gobetti l'indipen.denza .dei popoli araibi, la guida per una rivoluzione socialista africana. Molti dei dirigenti africani hanno imparato, nelle Università europee per lo piu, le teorie marxiste, hanno a volte anche militato in partiti comunisti, ma non si sono trasforma ti per questo automaticamente in ·dirigenti -di nuovi partiti comunisti africani. Prima -di tutto perché il marxismoleninismo richie,de ,di essere adattato non solo alle condizioni particolari dell'Africa, ma anche alle tradizioni culturali e religiose indigene; ed è mancato finora l'uomo politico, il teorico che sapesse compiere questo a•dattamento. In secondo luogo, l'UR,S.S,per le sue esigenze politiche e so-ciali, ha sempre fatto nascere una certa inquietudine in quanti per altro • • • • • cercavano una nazione a cui 1sp1rars1. La politica di Stalin non ha potuto n•on apparire dettata da certe preoccupazioni di carattere imperialistico (anche se nella sostanza del tutto -diverse da quelle degli- stati occidentali) che ,dovevano necessaria.mente creare .diffidenza in chi aveva ormai identificato nell'imperialismo il suo m•ortale nemico. Viceversa, la politica .di Kruscev, con la sua coesistenza e competizione pacifica, ha fatto addirittura pensare che l'URSS concedess·e una tregua all'imp·erialismo, tra,den.do cosi il fronte antiimperialistico mondiale d·ei paesi socialisti ed ex coloniali. Sono d'altra parte queste le posizioni che, nei confronti dlell'UR.SS, ha assunto recentemente persino la Cina. La Cina invece agli occhi degli afro-asiatici ha m·olti punti di superiorità sull'URSS. In Cina, Mao Tse Tung ha sapunto adeguare i principi •del marxismo leninismo alle esigenze lo,cali, ren·den-dolo applica,bile in un paese -dalle caratteristiche ancora feudali e dalle tradizioni culturali e religiose assolutamente estranee a quelle occidentali; e la sua opposizione crescente all'imperialismo americano è una garanzia della sua fedeltà al fronte dei popoli ex coloniali e sottosviluppati. Insomma, come a!bbiamo già visto, mentre nel .dialogo sovietico americano i popoli africani hanno l'impressione di qualcosa che non li riguarda, essi sentono invece una solidarietà naturale con la Cina, con un popolo cioè c.he sta ancora cercando Biblioteca Gi110Bianco

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