Elezioni 2363 • E' vero che nella proposta elettorale del PSI questa volta, a correttivo, si proponeva la novità di una alleanza coi « radica/,i >>; ma il « radicalismo », spesso astratto e moralistico di un gruppo di pressione ( validissimo sul terreno proprio di un gruppo di pressione democratico) non si è tradotto o realizzato nel PSI in un corrispondente concreto rigoroso linguaggio politico socialista, in una corrispondente proposta dal punto di vista della classe lavoratrice. Ne è derivato il paradosso di un << moderatismo » nenniano che cercava la sua copertura a sinistra proprio nel vigore di una polemica << radicale », anziché nel vigore di una polemica «socialista»; ed anche in questo senso la risposta di una parte dell'elettorato coerentemente si è tradotta in una , preferenza per i candidati radicali, che hanno in larga misura << legittimamente » sottratto i posti ai candidati socialisti. La morale pare essere abbastanza chiara: non si può giustificare come << momento tattico >> di una politica, ciò che in realtà corre rischio di essere solo <<tattica»; e . meno non si può giustificare come << tattica socialista>> ciò che in definitiva non può non apparire che una ·<< strategia socialdemocratica ». Altro discorso si farebbe ovviamente se si trattasse di un << empirismo >> politico che non è semplic.e tattica, che emerge invece dalla coscienza .di dover. affrontare in modo moderno gli attuali problémi . economici e sociali, utilizzando ( ed essen,do nello stesso tempo il prodotto) dei piu moderni strumenti di cui può oggi disporre· anche la scienza politica; è evidente che una politica socialista in tal senso <<.empirista» non potrebbe essere confusa con una strategia socialdemocratica. Perciò questo giudizio non implica neppure la rivalutazione della vecchia doppiezza di chi credeva ( o crede tuttora) di poter giustificare spregiudicatamente anche la, peggior « tattica socialdemocratica» con una astratta, dottrinaria << strategia socialista» dogmaticamente postulata, ed esternamente ·<<delegata»; in questo senso il mancato successo nenniano non . suona a rivaluta.'<:ione della politica opposta ·( comunista o « carrista »), anzi costituisce un elemento di sua condanna. Poiché in realtà le insufficienze, i limiti, gli errori della ·.politica nenniana, non sono altro che la « necessaria ristfltante >> delle insufficienze, dei limiti, degli errori della pofitica comunista e insieme della corrente di sinistra del PSI. La corrente . di sinistra del partito socialista infatti, continuando ad opporre alla corrente autonomista una vecchitf,, schematica, dottrinaria strategia classista, senza il supporto del senso , di una moderna, attuale, tat•tica politica, ha esasperato nella corrente opposta la ricerca I polemica di un « momento· tattico », di un « realismo politico », che · è quasi diventato fine a sé stante, ha cioè annullato, per polemica, la Biblioteca Gino Bianco
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