Passato e Presente - anno III - n. 18 - nov.-dic. 1960

2432 Paol.o Gobetti temente piu obiettivi e seri, ,di settimanali come l'Express o France Observateur, anc_he le testimonianze più coraggiose e apparentemente .disinteressate, pu·b,blicate in volumi che sinceram.ente rigettano tutte le piu odiose e faziose posizioni del colonialismo, non sfuggono a questa a volte impercettibile tendenziosità. Disponendo quindi, in generale, soltanto .di tali fonti è naturale· che se ne accetti - e questo può accadere anche al pi4 smaliziato e attento lettore - il veleno fondamentale: che si accetti cioè il principio per cui si tratta .di un «affare» che solo i francesi, in primo luogo, e poi gli algerini possono e debbono risolvere. La Francia ha i suoi interessi, le sue tradizioni .da difendere, l'Algeria deve la sostanza della _sua~iviltà attuale, d-el proprio sviluppo culturale tecnico, industriale alla Francia e non può quindi rinnegarne la pater~ità spirituale e materiale. ·A una riflessio.ne attenta è facile avvertire la falsità di questi due assunti. Gli interessi che la Francia hà da -difen,dere sono soltanto qùelli di odiosi sfn1ttatori e di un'oligarchia ,di colonialisti senza scrupoli che hanno orga~izzato la loro fortuna e la loro vita sul principio ,del privilegio e -dell'ingiustizia, ,basi fondamentali di ogni società colonialista. Non si tratta quindi di difend.er_eil frutto del lavoro di generazioni di francesi, ma .di restituire il maltolto a c4i per oltre un secolo è stato privàto dei propri diritti e sottoposto a un brutale sfruttamento. In secon-do luogo la «civiltà >> attuale dell'Algeria non è certo qualcosa di cui ci si possa gloriare. Le tra-dizioni ct1ltu~ rali arabe di molti secoli son·o state se non distrutte certamente calpestate e ignorate e combattute, la modernizzazione tecnica del paese è avvenuta soltanto per qual minimo che poteva· interessare direttamente i coloni europei, senza considerazione alcuna per le _necessi~àe gli interessi delle popolazioni in,digene, e la .stessa industrìalizzazione di quelli che venivano chiamati « territori metropolitani» cl-ella Francia è rimasta al livello delle zone meno progre•dite dei territori << sottosviluppati » di tutto il mondo. Biblioteca Gino Bianco ..

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