Passato e Presente - anno III - n. 18 - nov.-dic. 1960

. . Romita e Morandi 2425 ab·bia alluso alle « ins-ufficienze -della rivoluzione democratica dal 1943 al 1946 » parlando -di << un capitolo di storia che è tutto da riscrivere» 39 ; ·mentre Basso, rifacen-dosi a certi su·oi atteg·giamenti di quegli anni, ha recentemente tracciato -una sintesi efficace e ha accennato a « una vera occasione storica mancata» 40 • -Sulla traccia .delle testimonianze che ab:biamo riferito e dì queste polemiche recenti, a nostro avviso, un riesame storico potrebbe pren- ·dere le mosse dai· seguenti temi: · a} La ·partecipazione -dei partiti· operai ai governi dei CLN e del Tripartito dovrà essere stu-diata non tanto .dall'angolo di visuale della polemicà ideologica quanto da q·uello -dell'esperienza, dei risul-- tati conseguiti. A nostro· avviso, il -bilancio è chiaro. Non solo questa collaborazione governativa non ha creato le premesse per l'instaurazione di una << democrazia progressiva», non solo non è stata realizzata la benché minima riforma -di struttura, :ma neppure si è riusciti a spazza·re via completamente il vecchio ciarpame fascista (regolamenti di polizia, censure ecc.) e a stabilire effettive, -durature garanzie democratiche per le masse _lavoratrici, mentre anche i .problemi contingenti -di quel· periodo o non sono stati affrontati o sorio stati cosi dilazionati da re.n·dere poi quasi inevitabile la successiva so1uzione conservatrice. 1Piu generallllente, l'espe~ienza ha . confermato i limiti di una azio-ne governativa ·da parte di rappresentanti dei partiti o·perai, qualora quest'azione si ,debba inserire, come è stato il caso, in un apparato statale che sia rimasto sostanzialmente inalterato o si venga ricostruendo secon-do gli . schemi tradizionali. Abbiamo già accennato alle indicazioni· -di Morandi e a quelle· che derivano implicitamente dal libro ,di Romita. Un signi•ficato del tutto analo,go hanno le note che hanno fornito in proposito altr.i uomini direttamente i_mplicati · nella pratica -di governo: da quelle di Sereni sulle funzioni del ·vecchio apparato e i limiti della collaborazione in generale a quelle di · Scoccimarro sulle resistenze tenaci, n,utrite di espedienti quasi grot3 ~ Ofr. l'<<Avanti! >>, 1 gennaio 1960. Ricordiamo qui come Roinita a;lluda ripetutamente a determinati atteggiamenti che· Nenni avrebbe assunto e che egli non avrebbe condiviso (cfr. pp. 62-3, 109, 228). Dagli stessi accenni di Romita si comprende, tuttavia, che si trattava di questioni in fondo secondarie (dell'opportunità o ·meno deHo slogan « la r~pubblica o il caos», per esempio) e non della impostazione g~rierale su -cui non. vi erano dive11genze (va da sé che nel Romita che scrive dopo .aver legato le sue sorti a quelle della socialdemocrazia non è estranea la preoccupazione di mettere in risalto un presunto <<massimalismo » di Nenni). . 4° Ci riferiamo alla lettera aperta a Nenni, comparsa in <<Problemi del socialismo», n. 12,. 1959. Osservazioni analoghe Basso aveva già fatto nel volumetto Il Partito Socialista Italiano, Milano,. Nuova Acc~demia, 1958, pp. 59-63. BibliotecaGino Bianco ' '

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