Passato e Presente - anno III - n. 18 - nov.-dic. 1960

Romita e Morandi 2423 -drati nel sistema _in via di ricostituzione. Precisando i compiti dei CLN di azien·da si esclu-dono non so,lo intenti evers1v1, ma una « cru-da considerazione degli interessi di classe >>, ·mentre a proposito dei ·Consigli ·di Gestione si -dichiara testualmente: << Il controllo che essi prevedono non è di ordine esterno, ma organica.1nente fuso con le funzioni direttive, tale da ,riuscire non impaccio, ma stimolo ad un incremento delle attività. La composizione paritetica tra la rappresentanza del capitale e quella dei lavoratori comporta in ogni caso, per .la condizione che è fatta al presidente di esso e per il manteni,mento in tutte le sue prerogative del consi1 glio di amministrazione, la prevalenza del capitale nelle decisioni interessanti la vita dell'azienda. Essi ·non sconvolgono i rapporti di proprietà esistenti >> 33 • Le prospettive di allora, si riassumono, dunque, in un n1,utamento istituzionale e. in un eventuale approfondimento di garanzie e diritti democratici, sempre entro la cornice del regi1me capitalista; mentre i fini socialisti sono rinviati a un'altra fase, non bene definita. . Ma si av'.febbe delle idee di Morandi un'immagine unilaterale se si trascurassero alcuni scritti, raccolti nella secon-da parte del volume, che confermano come esistesse in Morandi un filone di pensiero se ·non opposto, nettamente di~erso da quello che doveva prevalere nella prassi politica ufficiale. Specie a .partire dal momento in cui si è consun1ata, nelle note circostanze, la rottura della coalizione tripartita certi .problemi ven,gono presentati da un angolo di vis,uale ben diverso. Alludiamo in particolare aHa impostazione delle riforme di struttura. << Il piano socialista - scrive Morandi in Piano economico e riforme di strutttf,ra - si ifonda .sul concetto di un'azione che, portata a svolgersi cl.all'interno degli ordinamenti capitalistici, è indirizzata nel senso di dislocare incessantemente l'·equi.librio del sistema, fino al completo .rovesciamento dei rapporti di classe. Esso si sviluppa come una manovra d'investimento dell'economia capitalistica, che ne deve ridurre e spezzare via via le resistenze. La sua caratteristica distintiva sta nel concepire· le riforme di struttura a guida di un'azione d'urto e come altrettante ·fratture del sistema ... Le ,riforme hanno per iscopo di spezzare delle incrostazioni sociali che materializzano èerte condizioni di inerzia del processo evolutivo della società, prestando · allo sviluppo ·delle forze economiche una resistenza non superabile se non per un'azione dall'esterno di esse. Le riforme struttura·li rappresentano in altri termini .la incondizionata necessità di un'azione politica che deve ad un dato punto agi.re massicciamente su un certo rapporto di forze stabilitosi sul ·piano sociale, incidendo in drastiche forme sui rapporti di proprietà, allo scopo di. rompere gli aggregati di interesse cui sono involucro » 34 • . . E in un altro scritto già citato (Imporre il controllo dei lavoratori sulle attività economiche e produtttive) si conclu-de con analoghi motivi: 33 ,Ofr. il primo scritto della ra~colta, p. 1 O. 34 Ofr. pp. 255-258. Biblioteca Gino Bianco

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