Passato e Presente - anno III - n. 18 - nov.-dic. 1960

Ro1nita e Al orandi 2415 pratica intrap·rende una specie di << processo alle forze part1g1ane presenti nelia polizia » ed << esautora completamente il prefetto Trailo, già valo.roso comandante della brigata Maiella » (p. 104). Evidentemente il Polito aveva confidato troppo nelle proprie forze e in quelle del suo apparato. Ma, richiamato da Milano, viene non destituito o messo da parte, ma « trasferito in Puglia, dove si erano verificati i noti disordini» (p. 106). Si pensava forse che quello che era troppò per i partigiani milanesi sarebbe invece potuto andare bene per i ,braccianti del Mezzogiorno! \La logica stessa de1 lla f.unzione assunta, nel contesto che si è delineato, determina l'atteg•giamento di Romita nei conifronti dei moti , popolari, dei movimenti delle ,masse: e la esplicita affermazione di desiderare « la -pacificazione sociale >> - in un momento in cui i conflitti sociali scaturivano da ogni parte do.po la com.pressione ventennale - ne costituisce il coronamento. Sin dall'inizio Romita ci avverte che il suo ruolo al Vimina,le sarebbe stato quello di esercitare un freno sull'azione ,delle masse o, per esprimersi con 1a sua terminologia di ·dubbia lega, di « controllare gli umori -della piazza » (p. 30). E ·,leoccàsioni non gli mancano. Quan- .do i 1mezzadri intraprendono la lotta, pur essen,do convinto che avevano ragione, il ministro degli interni si erge contro gli « eccessi » è afferma l'esigenza di « ridimensionare entro giusti termini le esigenze dei 1 lavoratori agricoli » (p. 62-3). Quando i ·tipogra1fi fiorentini si -ri1 fiutan·o -di stampare notizie e commenti. di ispirazione reazionaria - non si dimentichino le condizioni della lotta politica in quel periodo -, il ·ministro si vale del prefetto per richiamarli all'ordine (riscuotendo l'approvazione del Consiglio dei ministri nel suo insieme) (p. 64). Quando la miseria e la disperazione determinano le esplosioni dei braccianti e -dei contaqini poveri -delle Puglie, si dimostra << severissimo » 9 in . quanto « il rispetto della legge » sareb·be stato << l'iri-dispensabile premessa ·per qualsiasi progresso socia·le e per la norma1lizzazione della vita pubblica in senso -democratico »· (p. 62). A Ragusa, quando i minatori stanno per iniziare un'agitazione, le elezioni vengono rinviate a tempo indeterminato (p. 80), mentre si interviene << con energia >> quando i ·partigiani, provocati dal foglio qualunquista, invadono la sede del << Buonsenso>> (p. 113) 10 • E in,fine, dopo il 2 giu,gno, viene ·proi,bito a Napoli il corteo repu'bblicano (.p. 209). In sostanza, è chiara la concezione cui Romita si ispirava. Le masse sono uri elemento importante - e come non lo sarebbero state anche 9 Indulgente -si dimostrerà, invece, il 2 giugno verso atteggiamenti sediziosi di carabinieri ·monarchici. 10 << Pensavo che Giannini mi avesse ringraziato», commenta Romita. Ma ha il dispiacere di constatare il contrario! (p. 113). Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==