Passato e Presente - anno III - n. 18 - nov.-dic. 1960

2406 Lador Lederer camente che << ovviamente gli uom1n1 d'affari sorio avversi all'idea di essere sottopo·sti a intervent,i nel senso cl.i Testrizioni economiche da parte di un'organizzazione internazionale, in sovrapp-iu -delle ingerenze del proprio gover-no, e seco·n·do differenti criteri. Mentre in generale g1i accordi di costoro erano meno restr.itbivi di quelli degli Stati Uniti, questi sono anche •p·iu vaghi, privi di qualsiasi precedente di giurisprudènza per interp.retarli >>. Rig·uardo alla stessa bozza di accordo, i delegati dell' American Bar Association raccomandarono agli Stati Uniti nella loro assemblea invernale, con una risoluzione, << ,di esprimere il loro rifì:uto a prender parte a tali proposte» (Ch.icago, 2 febbraio 1955). Questa dunque è la storia che si ricava dall'esperienza ~egli anni di guerra. Le vicende di quegli anni le ab·biamo ampiamente ricordate solo in quanto esse dimostrano le esigenze della propaganda di guerra e in-d1cano perciò il ruolo essenziale avuto dai cartelli tedes·chi. Vi era corr1unque, da ·parte del governo degli Stati Uniti, una malcelata ostilità verso certi cartelli americani, cosI come verso il loro ruolo sotto il governo Roosevelt. Come ha scritto FTank Howard, il piano di una industflia nazionale della gomma sintetica, << ben prestc, nel 1942, portò nel vivo una p·ubblica controversia, COSI calda da mettere in gioco le basi della fiducia generale». Varie altre questioni provocarono analoga reazione, e furono ordinate una serie di inchieste anti-trust (spesso peraltro col solo ~isultato d.i accumulare infcrmazioni) contro la Standard Oil di New Jersey, la Genera! Electric, l'Alcoa, la Dupont, la Dow, e altre. La produzione di gomma sintetica rimase com·unque al centro dell'interesse. Essa si iptrecciava con ·1a questione dei rapporti, in materia di brevetti, f.ra la Standard-Jersey e la I.G. Farbenindustrie, cioè fra due società abbastanza potenti da sostenere le loro tesi a1 livello della politica mondiale e del diflitto internazionale, e da farle valere presso i loro governi. Emerse un conflitto, che opponeva la StandardJersey al governo, e che si manifestava in una serie di inchjeste, molto sband1 ierate, da parte delle commissioni par-lamentari. Come ha scritto lo Howard, << il terreno favorito di queste controvers-ie fu la zona a·'om-bra fra la legislazione sui brevetti e quella antimonopolistica>>. zionì Unite. I documenti sono lo Staff Repàrt del 1952 della Comm. economica federale, presentata al comitato ristretto delle piccole imprese del Senato (Sot•~ocomm. dei monopoli) sul cartello internazionale del petrolio; l'attività di varie ·comm1ss1oni dell'O.N.U. su interventi restrittivi degli affari; e il sensazionale rapporti sui prezzi . del petrolio della ECE, 14 marzo 1955. BibliotecaGino Bianco

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