Diritto internazionale 24O3 • minaccia». Da qui non c'è che un passo per arr,ivare a una dottrina di pianificazione autonoma organizzata dai grandi gruppi, e anche a una -dottrina che giustifichi que,sti, e le ,loro combinazioni, in base alla loro capacità d,i pianificare. Non si apprezzerà mai a·bbastanza il significato del rapporto che il Berle ha riconosciuto tra pianificazione e mondo degli affari, come anche il valore dell'argomento principale con cui egli sostiene che qui sia l'essenza della rivoluzione capitalistica del xx secolo. Il concetto ·di pianificazione, cioè di una struttu·razione sociale in cui una pianificazione economica tirannica sostituisce il li1 bero gioco degli in- , teressi, q·uale fu descritto da Smith e da Ricardo, è da tempo una componente· del sistema cartellistico, come viene praticato in Europa; è noto che esso viene consiiderato negli Stati Uniti con lo stesso stato d'animo con cui si p·ronu·ncia la parola <<rivoluzione». Per quel che riguarda il modo in cui un diritto internazionale inter-aziendale opera come diritto interstatale, possiamo riferirci agli accordi di Diisseldorf: un esempio, come ,scrisse L. A. Orczak, <<di organizzazi~ne del potere e di pianificazione» 23 • Ci fu infatti un tempo in cu,i il governo francese pensava che le r~lazioni economicopolitiche con la Germania si sarebbero potute migliorare « ~iglioran do» un meccanismo tipo cartello negli accordi tra governo 24 • Ma poiché tali accordi sarebbero avvenuti su un piano inter-governativo piuttosto che inter-aziendale (tale era la forma dei controlli politici contemplati), l'i,dea non piaoque molto ai principali trusts tedeschi. Le cose erano diverse nell'inverno 1938 e nella p·rimavera 1939, quando l'influenza deHa Reichsgruppe Industrie era al suo culmine. Se si t,iene pre,sente che accordi bilaterali fra produttori appartenenti allo stesso. ramo dell'in-dustria non avevano bisogno di autorizzazione, si vedrà che il vero scopo dell'accordo si trova ne11a' rt. 8: ottenere che il governo britannico appoggiasse la Germania nella sua lotta economica contro terze potenze. Come scris~e l'inglese « Financial News », <<si ha l'intenzione di formare null'altro che una completa 23 The Dusseldorf Agreement: a study of the Org~•nitation of Powers Planning, in << Politica! Science Quarterly », Columbia Un., 1950, p. 1950, p. 393 e sgg. . 24 Tali progetti sono . legati al nome di André François-Poncet, prima come vice segretario alla presidenza del .consiglio, sotto Lavai, e poi come ambasciatore a Berlino. Altri personaggi sostennero la stessa idea al convegno economico (privato) di Berlino nel 1932. Biblioteca Gino Bianco '
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