Passato e Presente - anno III - n. 18 - nov.-dic. 1960

Diritto in:ternazionale 2401 ridici del tempo· di. guerra 17 • Nel pas·so che segue questo comp·lesso di pToblemi viene riassunto molto bene -da un comitato d'inchiesta del Senato am~ricano del tempo di guerra: << L'.aspetto piu pericoloso della ' cartellizzazione ' .in tempo di guerra sta neBa continuazione dell.a fedeltà reciproca e degli interessi comuni alle proprietà che uniscono i complessi che si trovino ai due lati delle linee di combattimento. Tali rapporti COD: cittadini nemici rappresentano un continuo incentivo ad alleanze con la nazione con cui si è in guerra... Sotto la pressione continua del proprio interesse e del carattere di per sé complesso dei doveri patriottici, è facile ai diretto~i di società collegate persuadersi che non vi sia tradimento nel per!eguire un evidente vantaggio economico ». L'importanza di questo argomento ·non si limita soltanto agli aspe~ti della guerra e dell'arbitrato. Né meno significativa è l'opinione, fortissima in questi am-bienti, che gli accordi intersocietari, cioè i cartelli, possano a buon diritto decidere su come i mercati mondiali deb·bano essere assegnati a determinati prod·uttori, e come, di conseguenza, dovrebbe essere distribuita la capacità produttiva mondia·le. Cosf, discutendo il funzionamento del ca·rtello internazionale dell'ac- . ciaio, James Stewart Martin notava come questo fosse « il sistema - politico organizzato· privatamente, che presiedeva alla produzione di acciaio ne1 mon-do fra il 1926 e il 1939 >> 18 • Si potrà osservare che l'idea, che il mondo intero deb•ba essere co·n·siderato come una sola unità mon-diale ai fini di una pianificazione politica, è stata accolta in· molti ambienti, altrimenti ostili alle grandi imprese: essa è diventata, con la stessa estensione dei cartelli, il punto centrale di molti piani interstatali di approvvigionamento di materie prime, ed ha occugnano a restituire tutti i brevetti e le loro applicazioni, in qualsiasi momento, su domanda del proprietario originario » (T he german Octopus, London s. d., p. 19). 17 _ Ciò· specialmente nel. campo della chimica sintetica (petrolio e gomma), la cui importanza è in diretto rapporto, in tempo di guerra, con le importazioni da paesi transoceanici. Il governo degli Stati Uniti ignorò completamente questo lato della questione, e il colpo di fulmine di Pearl Harbour trovò gli Stati Uniti impreparati e praticamente .alla mercè di brevetti tede~chi, concentrati direttamente nelle mani della Standard Oil di New Jersey oppure in quelle di diramazioni di · tale trust, come la Catalytic Research Associates. Il problema diede luogo a varie azioni davanti a commissioni del congresso e a tribunali, e fu sistemata finalmente con un accordo di lavoro, .non senza aver lasciato una scia di opinioni contrastanti. 18 Altri particolari si trovano in un Memorandum della Società delle Nazioni, pubblicato nel 1947 dalle Nazio•ni Unite (Sales n. 1948, LI, D. 2). Gli esempi citati in Doc. U. N. E/2379 Add. 1 riguardaino lampade elettriche, coloranti al titanio, alluminio e prodotti di mètalli non ferrosi. Sono testimonianze esaurienti in merito: cfr. HEXNER, lnternational Cartels, New Carolina, 1946. Biblioteca Gino Bianco

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