• Paesi sottosviluppati 2383 traprendere un lavoro utile non è sempre indispe~sa,bile conoscere il persiano, o l'hindi, la loro conoscenza offre quel vantaggio inestimabile che è il contatto diretto ton le popolazioni, non con il ricco iraniano educato a Parigi o con l'indiano che parla il miglior inglese di Oxford, ma con l'uomo ·della stra.da, il contadino, l'operaio, quello appunto la cui sorte pone piu . problemi. In qu-esto campo i paesi occidentali devono compiere un serio sforzo perché, per il momento, i soli europei che in nu-mero considerevole sanno parlare le lingue asiatiche vengono da Mosca. In India per esempio i pochi occidentali che conoscono l'hindi sono spesso pre_si per russi. Il senso delle sfumature. Altro argomento di riflessione offrono i giudizi che spesso ·si pronunciano sui paesi sottosv,iluppati. Quanti ,discorsi e studi non conglobano in una unica affermazione i milioni di persone che popolano l'America Latina, l'Af~ica o l'Asia! In realtà generalizzazioni applicabili a ~tti i paesi sottosviluppati son·o impossi1 bili. La sola· Asia, per limitarsi a un solo esempio, pres~nta infinite differenze. Innanzitutto non esiste una sola civiltà. Che punti in comune· p9ssono aver:e fra il loro il commerciante di Damasco,· il carovaniere afgano, il montanaro del Nepal, l'aborigeno delle giungle indiane, il contadino annamita o il pescatore della Malesia? Le condizioni geografi~he variano . anch'esse . e influ-enzano la vita e·conomica e sociale: altipiano semi-deser- · tico ne}l'Iran, alte vallate himalayan•e, pianure umide e densamente popolate, migliaia -di isole nell'arcipelago In-donesiano. Sul piano ec_onomicole principali differenze riguardano il livello- di vita attuale e le_prospettive di sviluppo. N-el Libano jl reddito annuale individuale è di 400 -dollari, in Malesia raggiunge· circa i 330 dollari, in Tainlandia i 110; in India, mal- .gra-do un leggero miglioramento in questi ultimi anni, non sorpassa i 60 dollari. Biblioteca Gino Bianco
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