Passato e Presente - anno III - n. 18 - nov.-dic. 1960

• L'Africa 2371 Perché mai la " dichiarazione di voto " dovrebbe essere in contraddizione con il piu fattivo impegno di elaborazione e di collaborazione in sede tecnica e politica, e dovrebbe prestarsi a eludere codesto compito? Mi sembra che viceversa la pubblica presa di posizione politica costituisca la base di un rapporto chiaro e leale, ed escluda in partenza qualsiasi operazione sottobanco e qualsiasi doppio gioco. Non è cosa da poco conto per un intellettuale firmare un mani/ esto socialista in un paese dove molto spesso l'intellettuale addetto a un " lavoro , dipendente" è indotto a firmare con pseudonimo gli articoli che eventualme_nte pubblichi sulla stampa socialista. Se quest'ultimo merita indulgenza, il primo merita rispetto. E se crediamo - come io credo con Guiducci - che oggi votare per il PSI deve anche significare "votarsi al PSI'' e non firmare semplicemente una delega, dobbiamo apprezzare e approvare un atto che ha precisamente questo significato. a. g. Lo SPECCHIO DELL' AFRICA. E' difficile stabilire quale sia l'area o il continente che in questo scorcio d'anno occupa il primo posto sulla scena mondiale. Difficile. decidere se meriti piu rilievo per esempio la fine dell'amministrazione repubblicana negli Sta~i Uniti, con le incognite della nuova équipe di Kennedy, o il punto raggiunto dalle divergenze di programmi e di tattich·e nel campo comunista. Il 1960 è stato ricco di avvenimenti, di spiragli che si richiudevano appena intravisti o viceversa di svolte che si mani/ estavano nei luoghi e nei momenti meno prevedibili, e darà molto da fare ai tradizionali bil~nci politici di fine d'anno. Tanto piu complesso sarà di conseguenza il compito di chi a un bilancio guarda per individuare le tendenze di f on,do destinate a operare in un pros- . . . stmo e meno pross,tmo avvenire. Fra le definizioni che si sentono dire per questo anno 1960 e che sono in qualche modo accettabili, c'è anche quella di anno de1 ll'Afr,ica. E lasciando stare un certo gusto del « colore » che può nascondersi sotto tale espressione, ci sembra che essa serva quanto meno a richia- .mare l'attenzione su di un pu_nto particolarmente sensibile, poiché nell'Africa e intorno ali'Africa (cosJ come qualche anno fa, per esempio, · nell'Asia) sembrano riflettersi alcune fondamentali contraddizioni e alternative del mondo interno. Biblioteca Gino Bianco I '

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