• InteJ.lettuali 2369 una svista per qualcuno, per altri una forma di compiacimento, e per altri ancora un' alibi e un'evasione da problemi piu urgenti, della loro coscienza e della loro azione in Italia. Ma resta il fatto che - in questo, come in altri casi - non ci si è resi conto che una firm·a, come qualsiasi altra presa di posizione pubblica, ha significato se implica una responsabilità civile. Firmare il manifesto dei "121" in Francia è un atto di responsabilità civile; firmare lo stesso manifesto in Italia è un atto gratuito, quando non dilettantesco e presuntuoso 1 • Ma prendiamo anche il caso degli intellettuali che firmano manifesti ..o,. me dichiarazioni di voto. E' un fenomeno paradossale e patologico •di ·quello che abbiamo ora ricordato, ma forse, per i sottintesi che nasconde, piu grave. Prima era il PCI che mobiluava firme, ora sembra averlo sostituito il PSI, con gran gusto. Scambiando delle elezioni locali per un "referendum per la cultura in Italia", numerosi intellettuali hanno ritenuto importante dirci per chi votavano. Con che effetto si è poi visto! Sembra strano che un partito abbia ancora voglia di mobilitare degli intellettuali: una certa esperienza dovrebbe insegnare che quando fra gli intellettuali si profila una certa tendenza a votare per un partito, il resto· degli elettori si sta probabilmente indirizzando da ·un'altra parte. Il gioco però, forse non del tutto consapevole, ma ben radicato negli interessi delle due parti, è piu sottile. Ed è questo. Ai partiti conviene andare ad interpellare gli intellettuali soltanto per far loro firmare dei manifesti. , E' un gioco innocuo, una strizzatina d'occhio. La firn1a non costa nulla a chi la da, e non impegna chi la raccoglie. Il partito s'impegnerebbe se andasse da un economista, da un giurista, da un sociologo, da un giornalista, da un urbanista, o da un qualsiasi altro e~perto, a porgli. precise questio'f!,idi sua competenza~ Questa sarebbe la base di un rapporto organico. Ma al partito non conviene: come si comporterebbe di fronte a un parere tecn.ico ( o di fronte a studi, a ricerche, a comitati di consulenza) che condizionassero od orientassero 1 Queste considerazioni si riferiscono all'annuncio da:to dal settimanale « L'espresso>>~in un numero del mese di ottobre, secondo il quale un certo n:umero di intellettuali italiani avevano deciso di aderire al maniifesto dei « 121 ». Dopo di allora, quando questa nota era: già in stampa, un'altro ·manifesto, di iniziativa internazionale, veniva firmato da intellettuali italiani. Benché sia sempre da deplorare che gli intellettuali non sappiano inventare altri mezzi d'azione che i manifesti, ~l ton"Odi quest'ultimo non è tale da essere accumunato agli altri nei nostri tristi commenti. Questo, d'altra '.Parte, significa che, dall'esterno, bisogna appoggiare il movimento di chi in Francia si oppone_ alla guerra d'A,lgeria, in altro modo che con dei manifesti. << Passato e ·Presente >>,assieme ad altre riviste, ha proposto a questo -scopo la costituzione di un comitato permanente d'a}ppoggio che promuova e coordini le iniziative concrete in questa direzione, e sia pronto a rispondere ad eventuali richieste dalla Francia o daU'Algeria. iblioteca Gino •Bianco
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