Passato e Presente - anno III - n. 18 - nov.-dic. 1960

• Elezioni 2367 tecniche negli scontri con la polizia, rimane ancora da ragionare sul protagonista vero di quanto è successo: il senso di insofferenza prof onda e oscura per il moderatismo dominante per il tran-tran della società italiana. Beninteso con << la resistenza continua>> sono tutti d'accordo, anche i liberali, che in questi casi citano Franchi-Sogno. Per una coincidenza delle opposte pigrizie T ambroni è stato una manna del cielo; per i cattolici che hanno potuto dire << solo lui è il rea.zionario >>; per i socialisti sicuri che << isolata la cancrena>>si potesse trattare con la DC ' nel suo insieme. Si sa come il PSI ha impostato la campagna elettorale e si conoscono anche i risultati: uno sharp reverse di cui discorre << The Economist ». Ai socialisti, tutto sommato, che. parte spettava? Stabilito che la partita non si sarebbe giocata sul terreno delle competenze amministrative, ci si attendeva che il disegno politico fosse quello di una asciutta proposta di intransigenza, una strategia per il nuovo corso, incurante delle giunte caso per caso e delle situazioni locali di potere. Si capisce che ci sono piu cose, Orazio, tra cielo e terra di quante ne prevedano le tue filosofie. Ma con l'animo dell'autodidatta che arrivato a un certo punto tiene conto di tutte, proprio tutte le mille ragioni del dritto e di tutte, proprio tutte le mille ragioni del rovescio, il gruppo dirigente socialista, preparandosi al _sei novembre in una sztuazione cosi fluida cosi, disponibile ha mancato una prova di fantasia politica. Si pensi, per ese1npio, in fatto di tecnica propagandistica (a parte la mansuetudine in ogni direzione), che orecchio duro! La campagna elettorale italiana di apertura, la campagna presidenziale americana di spalla,. cosi fino alla fine. Da almeno dieci anni si sa che gli esami di coscienza di quel paese sono, Rrima o dopo, anche i nostri. Da noi caso per caso, situazioni locali di potere, corto realismo politico, di là nuova fronti.era., tensione finalistica, i decisivi anni sessanta. I comunisti, che sono dei realpolitiker adulti, h:anno saputo richiamarsi alla politica internazionale, per cui persino il contrasto russo-cinese è finito in gloria, cioè in voti di elettori ,comunisti e moderati che son tutti, anima e core, per il buon senso sovietico (e per quanto di ideale del benessere è implicito in quel buonsenso) alle prese con l'estremismo cinese. Retoriche le analisi de~ luglio, furbesca la campagna elettorale, ora ci tocca anche buttar giu i pissi pissi bao bao · perché a Milano ·sono stati eletti troppi Scalfari• e Vittorini. Se si vuol riflettere un po' -si conclude che se nel 1960 un partito non riesce a fare eleggere chi ha deciso che venga eletto vuol dire che la 1nacchina organiz~ativa Biblioteca Gino Bianco .

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