• Il Ghana 2461 stenza finanziaria da parte del Regno Unito (in base al Colonia/ Develop·ment and W elf are Act) del 1951 e la costante prosperità della colonia, consentirono l'ap·prontamento di un piano di sviluppo piu vasto e dettagliato (anche se a1 bbastanza prudente nei suoi obiettivi e nelle sue am,bizioni) per una spesa complessiva di 11.5 . milioni di sterline. Ma dopo le prime elezioni generali, nel febbraio 1951, gli o:biettivi in esso previsti vennero ritenuti i11sufficienti, ed il governo 'Nkrumah fu costretto a riprenderlo in considerazione per trasformarlo ·profondamente. E nacque cosf il primo Piano decennale, il primo effettivo e vero programma di sviluppo a lun.ga scadenza che la Costa d'Oro si accingesse concretamente a rea:Iizzare. Anche questa volta si procedette però con estrema prudenza. Le spese previste ammontavano a circa 74 milioni di sterline ripartiti proporzionalme11te tra i servizi economici produttivi, i servizi comuni çli generale . amministrazione e i servizi sociali. Naturalmente l'agricoltura e l' in1dustria vi ricevevano particolare considerazione, data la ·urgenza di rafforzare· le strutture economiche del paese, ma l'obiettivo principale del Piano si precis.ava (con un impegno di spesa che raggiungeva il 62,4% del totale) il miglioramento e l'espansione dei seryizi di base (comunicazioni, rifornimento id·rico, elettricità, istruzione, servizi sanitari) i quali, pur non potendo offrire un contributo immediato all'incremento della ricchezza nazionale, erano considerati premessa in·dispensa:bile della espansione economica futura. Inoltre il Piano, lungi dal fissare o(biettivi rigidi e termini di tempo ben determinati, si limitava piuttosto a tracciare degli orientamenti di caratter~ generale nel cu·i quadro gli investimenti pu,bblici venivano a prender posto accanto a quelli privati, in proporzione delle disponibilità relative. Data la complementarità delle attività pu•bbliche e private - in una economia di tipo non socialista, in cui l'impresa privata continuava ad assolvere compiti di primaria importanza ed i,n cui· l'incertezza della congiuntura mondiale, e conseguentemente del reddito nazionale e degli investimenti stranieri, rendeva estremamente precaria ogni previsione sulle futu,re disponilbilità finanziarie - l'elasticità dei programmi economici era del restç> praticamente inevitabile. << Tutto quello che si può fare ,- si osserva nella stessa i1 ntroduzione · al Piano - è sta'bilire una lista di obiettivi· che, circos~anze permetten·do, saranno raggiunti negli anni a venire ». Ben presto infatti - dopo la sua entrata in vigore nell'aprile 1951 - l'evoluzione della situazione economica -del paese. doveva proBibli0teca Gino Bianco
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