Passato e Presente - anno III - n. 18 - nov.-dic. 1960

• Il Ghana 2459 il monopolio dell'importazione nelle mani delle grandi società eurQpee 4 ed i limiti ·dell'apparato di distri1 buzione all'interno del paese; la mancata integrazione economica dei territori del Nord (con il conseguente ritardo di carattere economico e sociale): sono tutti elementi che contribuiscono ad un generale irrigidimento del meccanismo economico, ed impediscono che si renda possibile, volta per volta, un adattamento delle strutture alle modificazioni della congiuntura. Si ripresenta insomma nel Ghana, e sia pure in forma meno drammatica, il pro•hlema di tutti gli Stati di recente giunti all'in-dipendenza: necessità di superare gli schemi dell'economia coloniale, creare un'economia in equilibrio, programmare uno sviluppo industriale di rapida attuazione, elevare il livello di yita de.Ile popolazioni. ~) La pianificazione. L'esigenza di una politica economica pianifficata, di uno sviluppo eèonomico e sociale programmato era stata presa in considerazione dalle autorità della Costa d'Oro britannica già alcuni anni prima del. conseguimento dell'indipen·denza. Apparsa inevita,bile una revisione delle strutture cononia1i, ndla impossi1bilità di addossare agli indivi1dui il peso dello sviluppo economico del paese, e data la scarsezza e la impreparazione delle im·prese private in·digene di' fronte ai nuovi compiti, si era imposto il ricorso a una politica economica piani,ficata che facesse appello, in qualche misura, al capitalismo di stato. Lo richiedevano non soltanto le condizioni economiche generali, sul mercato africano, le proporzioni sono alquanto mutate; ma la Gran Bretagna ri,mane ancora il maggior mercato dei prcxlotti del Ghana. Un processo simile si è avuto per le importazioni. La Gran BretagÌla, che nel 1938 forniva il 54,5% del totale det.le importazioni, aUa fine della guerra era passata al 63,8%, seguita dag:li Stati Uniti, con 1'8,8%. Con il rientro~ della Germania e del Giappone ne!Ma concorrenza mondiale, anche qui la situazione è venuta progressivamente mutando; ma le importazioni daUa Gran Bretagna, pur molto ridotte, erano ancora, noi 1958, ·pari al 43,3%. Cfr·. per questo la tab. 3. 4 II commercio d'importazione nel Ghana è controllato, per 1'85%, da.Ue grandi società inglesi ed europee (United Mirica Co., Compagnie française de l'Afrique occidenta,le, Union Trading Co., John Hdlt Co., etc.). Ditte siriane, libanesi e indiane hanno in mano iJ 10%. Solo una piccola porzione del commercio esterno è nelJe mani dei ghanesi, (e ciò in parte per mancanza di esperienza organizzativa, ed in parte per le condizioni sociali ed economiche .che militano contro l'accumulazione del capitale per scopi commerciali· e industriali). Biblioteca Gino Bianco

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