2454 Eligio Vitale armati -di fucili, di mirr-agliatrici, di mortai, di cannoni americani. E sempre piu si rendo·no conto che ,la Francia è u·n ·po' come l'Algeria -dell'America: che è sempre piu colonizzata dal capitalismo americano e che gli Stati Uniti, in un certo senso, fanno la guerra aH'Algeria per interpo·sta persona. Dall'altra parte, invece, vedono la grande Unione Sovietica che, piu ancora ,della Cina, infligge terribHi colpi agli Stati Uniti» (p. 122). Simi.lmente in una grande manifestazione popolare tenutasi in territorio algerino nei pressi deHa frontiera tunisina, sotto la protezione dei mitra partigiani, per festeggiare l' avvenuta costituzione del gover·no provvisorio della repu·bblica algerina, il discorso letto « per chiarire i,l senso dell'avvenimento» -dice tra l'aJtr-o: << In questa guerra l'imperialismo francese non è solo, ma ha l'appoggio di altri ·paesi imperialistici che gli forniscono il denaro e le armi con le quali -dist 1rugge i nostri vil.laggi, massacra i nostri compatrioti, saccheggia le nostre campagne. Ma, con noi, c'è il mondo intero. C-i sono tutti i popoli che lot:tano contro l'imperialismo, in Asia, in Africa, nell'America ·latina. Ci sono gli Stati· arabi e afro-asiatici e il potente campo socialista, e la grande Cina, che ha riconosciuto il nostro governo >> (p. 124). E un mi.litante -del Marocco: « Lotteremo con la Cina, lotteremo insieme con tutti ·gli altri popoli, ma vinceremo. Vedete, ora nel po·polo non c'è piu anticomunismo. Perché per _lui si tratta di una questione di vita o di morte. Siamo andati in Cina; ma non siamo ·stati noi, militanti e responsabili, a -deciderlo, il popolo stesso l'ha voluto. Io credo in Dio. Ma il popolo vede le jeeps, le armi, gli elicotteri americani, e dice: Dovremo proprio f<:1rciuccidere tutti? Dice: ·Che cosa aspettano? Siamo stati cos·tretti a fare ap·pello a tutto il mondo. A·lla Cina, per esempio. Chi mai ci ha offerto a·rmi, in Occidente? » (p. 155). Cosf il maestro che insegna in arabo ai ·piccoli rifugiati algerini nei ,dintorni -di Tunisi ha sul tavolo i,l Poema pedagogico di Makarenko (p. 92). La Francia, per poter fare q·ualcosa di decisivo per l'Algeria, dovrebbe essa ·per prima rovesciare il regime capitalistico in casa sua, o altrimenti sarà ~on maggior probabilità l'Algeria a dover aiutare 1~ Francia a risolvere le s-ue interne contrad·dizioni. Sintomatico quanto afferma il solito medico algerino partigiano, che ha vissuto a Parigi l'esperienza ·degli anni 1949-1954: << Un po' pencolavo a ,destra, un po' a sinist·ra (nei partiti algerini in Francia). Ho assistito a varie conferenze. Ad un certo punto~ anzi, ho preso una specie di cotta per la cosiddetta sinistra francese. Finché giunse il 1 ° novem·bre (lo scoppio della guerra). Non ·ci s'era creduto troppo. Erayamo, per cosf dire, un po' contagiati da quello che ere-do sia il sentimento piu diffuso in Francia, •lo ·scetticismo, il dubbio, che, soprattutto negli am'bienti Bib ioteca Gino Bianco
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