Passato e Presente - anno III - n. 16/17 - lug.-ott. 1960

• Sindacati e progresso 2229 o piu -degli effetti indicati su questo elenco? », secon·do la percentuale in .cui ciascuno ·di essi è stato menzionato dal totale degli intervistati. Facendo in modo che le percentuali decrescano, l'ordine risulta essere questo: Effetto dei -mutamenti ricordati 1. Accelerazione del ritmo di lavoro 2. Assunzione di manodopera 3. Cambiamento di mansioni 4. Creazione di nuovi reparti 5. Spostamento di reparti 6. Aumento di paga 7. Nuove forme di retri1buzione 8. Riduzione dell'orario di lavoro 9. Licenzia,menti di -manodopera 10. Au·me.nto dell'oràrio di lavoro 11. Dimin,uzione di paga 12. Diminuzione del ritmo di lavoro % di N ch•e menziona l'effetto a lato 78,6 71,6 58,l 55- , 54,l 47,4 38,7 30,8 21,3 18,2 12,2 2- , ,Si nota su;bito come tre degli effetti del progresso tecnologico piu ·deprecati da tutte le correnti sindacali - licenziamenti, au•mento dell'orario (s!pecie sotto forma .di straordina,ri) e diminuzione di paga - occupino gli ultimi posti della graduatoria (precisamente il 9°, il 10° e 1'11°), nessuno di essi venen1 do menzionato da piu di 22 intervistati su 100. U!l quarto, invece, occu,pa il prim,o posto, essendo stato citato da oltre 78 intervistati su 100: l'ac.celerazione del ritmo di lavoro. L'interpretazione di sì cos.picua di1 fiferenza ridhiede in primo luogo che si ponga mente alle divers-e caratteristich-e dei fenomeni ricordati. Licenzia,menti, au·mento dell'orario e diminuzione di paga sono fenomeni unidimensio~ali, che toccano l'operaio in un as,petto lbene definito della sua · vita di lavoro. I commenti alle risposte codificate :mostrano, per contro, ohe per accelerazione del ritmo di lavoro ·molti intervistati hanno . int~o sia la _ri•duzione dei tempi di cottimo intervenuta senza modifiche dell'attrezzatura o della lavorazione, definita anche come « taglio dei tempi»; sià l'introduzione di nuovi tempi di cottimo, conseguenti a ,modiifiahe·piu o meno radicali dell'attrezzatura e della lavorazione; sia, infine, l'aumento del carico macchine per operaio. Questi diversi procedi,menti tecnici tendono a perseguir·e, in realtà, un unico effetto: la cosiddetta «saturazione» del tempo-uomo, arffinchè il tempo dell'operaio (e quindi i movimenti, l'attenzione, etc.) diventi quasi integralmen,te tempo di lavoro - nel senso meccanico, e anzi cinematico del termine - con residui minimi di tempo non controllato~ ma soprattutto B·iblioteca Gino Bianco

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