2228 L. Gallino - F. Barbano H materiale ultimo; e per quanto sia naturale che la loro attenzione verta anzitutto sugli elementi della situazione che, come le macohine, in,cidono piu direttamente sulle loro condizioni di lavoro, non si può non essere indotti a vedere nel fatto una confer,ma di quella progressiva e irriversibile sepa•razione del lavoratore dalle operazioni intrinseclh-e di trasformazione del ,materiale in prodotto (nelle quali consisteva un tempo il "lavoro''), che è tipica di questa fase della industria moderna. Altri fattori vanno però inclusi nel <liscorso. In primo luogo non solo ad ogni modiifica o innovazione di .prodotto corrisponde quasi sempre una :modilfica o una innovazione della ·macdhina, ,mentre il contrario non sussiste, prodotti in catalogo da anni essendo ,prodotti in molti casi ,con tecnologie e ·macchinari interamente rinnovati; ma sovente un~ modifica del prodotto di entità modesta sotto il risipetto funzionale e m,onfologico, come l'adozio!le di un profilo ipoida.le anzicihié cicloidale per una coppia co,nica, o la ·produzione di un sup·porto.. cuscinetti 1 mediante sinterizzazione anziohé fresatura, si accompagna ad una radicale innovazione .della ,macchina. La somma di migliaia di tali ·modifiche può condurre a un .prodotto finale radical1 mente diverso, come è dive·rso una automobile del 1960 da una di vent'anni fa; ma ,per l'op,eraio addetto alla .macchina il mutamento importante è il mutamento ,da una dentatrice normale a una ,Gleason automatica, da una fresa universale a una fresa 1 monovalente per la finitura di pezzi sinterizzati, ipiu che il mutamento tecnologico del pro.dotto da lui lavorato. D'altro canto la sua attenzione si concentra sulla macchina e sul posto di lavoro anohe 1 per il fatto ch·e nella maggior parte dei casi egli intera,mente perso di vista proprio il :prodotto finale, che non può piu dirsi, a ri,g_ore,un prodotto del « suon lavoro, 1bens.1del lavoro combinato e integrato di tutti i lavoratori dell'azienda. Ohe la perdita di visio1ne ,del 1prodotto finale sia, in parte, un portato della fase piu acuta della divisione del lavoro non •può mettersi in dubbio; ma resta da appu1 rare q·uale parte abbia avuto nel provocare il fenomeno la ovvia impo 1ssi1 bilità, da 1parte degli operai, fli intervenire nel processo di trasformazione del prodotto medesimo, visto che esso viene solitamente ideato, prodotto in serie piu o meno ,grandi, e venduto su questo o quel mercato, senza che sia ritenuto opportuno procedere, non che a consultarli, ma ad iruforimarli sulla sua natura e destinazione. Consideria·mo per un momento, ,prima <li iniziare il raffronto d~lle freq·uenze tra le varie correnti, in quale ordine si collocano gli effetti indicati nella ,domanda << Lei ricorda se i mutamenti tecnici od organizzativi da lei segnalati hanno prodotto nella sua officina uno Biblioteca Gino Bianco
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