• • Sindacati e progresso 2227 non può li,mitare la su·a azione di tutela alla negoziazione delle condizioni in cui avven.gono i licenziamenti stessi. La sua azione rivendicativa è andata infatti investen<lo, in questi anni, non solo la negoziazione delle condizioni di reimpiego e di riqualificazione professionale del lavoratore nell'azienda e fuori dell'azienda ma anohe, in connessione con l'dbiettivo della contrattazione delle , mansioni e degli origanici aziendali, la negoziazione degli stessi livelli di occupazipne, nei sin.goli sta!bilimenti e all'interno dei ,maggiori complessi industriali. La pressione sindacale per conqu.istare una occupazione negoziata e garantita nelle aziende industriali oltre a costituire uno stimolo diretto a nuove trasformazioni tecnologiohe e a piu razionali forme di organizzazione del lavoro diventa cos1, oggi, il necessario punto di partenza .per la irrinuncia 1 bile azione del sindacato in di,r~ione della creazione <li nuove fonti di occu,pazione, per l'orienta,mento degli inve- . stimenti nell'azienda, nel gruppo, nel settore e nella regione verso le direzioni piu suscettibili di determinare un incremento generale e stabile della occupazione, per ,realizzare di conseguenza un rapporto piu equili!b.rato fra lo sviluppo degli investimenti intensivi nelle zone industrializzate e la creazione di nuove fonti di lavoro nelle regioni economicamente arretrate, attraverso una sostanziale li,mitazione dei centri - di potere monopolistico. b) Per quanto triguarda la conoscenza che l'operaio ha dei fatti ,della produzione, delle innovazioni, -della propria fu•nzione,. d.elle proprie possi1 bilità d'intervento attivo, e le possibilità e modalità idi una sua partecipazione alle de,cisioni in sede azien,da}e, sono di ·gran,de interesse i risultati della ricerca sociologia con.dotta ·da Luciano -Gallino ,e Filippo Bar.bano 7 -nel,lazona i,ndustriale di Torino e di Ivrea, col metodo della intervista, nei confronti ,di 253 membri di commissione interna (di cui 109 iscritti alla CGIL, 50 alla CISL e 58 alla UIL) distri,b·uiti in_47 stabilimenti con al1 m,eno 501 dipendenti nei s·ettori chi!mico, ,meccanìc~ e tessile. Ne riprddruciamo i passi çhe riassumono i risultati piu importanti. Si .può soste.nere che nel campo visivo degli operai di queste Commissioni Interne la ·macchina occupa il primissimo posto, il prodotto e , 7 Commissioni interne e progresso tecnologico. Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==