• Africa 2143 ficienti - di quel processo di liberazione. Ma solo condizione, non causa. Altrimenti, si ricadrebbe nello schema del mondo a due, cosi clamorosamente smentita dalle recenti esperienze africane e cubane. Proprio l'Africa sta dimostrando, su scala continentale, che le forze determinan.ti della storia contemporanea non sono soltanto l' imperialismo e il comunismo. Di ciò non sembra volersi persuadere la stampa " d'informazione " del nostro paese, la quale da un canto rimescola e alimenta il vecchio luogo comune di un'Africa selvaggia e bisognosa di tutela ( si vedano per esempio le attuali corri~pondenze dal Congo dei maggiori quotidiani " indipendenti " italiani), e dall'altro insinua o lascia credere che i nazionalismi africani siano semplicemente una -propaggine del comunismo sovietico o cinese. E' vero che non è facile orientarsi nell'intrico delle nazionalità, dei movimenti politic,i e delle lotte che oggi operano sul continente africano. A far sembrare l'impresa quasi disperante basterebbe l' impressione visiva della selva di sigle adottate per con.trassegnare nomi e movimenti, partiti, associazioni: centosei ne abbiamo contate nel repertorio delle sigle. piu comuni in appendice al bel libro di Romain Rainero, Il risveglio deH'Africa nera (Laterza, 1960). Ma sarebbe un grosso e imperdonabile errore fermarsi a codesta impressione e dedurne affrettatamente l'opinione che la lotta di liberazione dei popoli africani sia un coacervo di particolarismi tribali, regionali o al piu nazionalistici, col corollario che quesiti sarebbero naturalmente fomentati o sfruttati .dal comunismo internazionale. E' vero piuttosto il contrario. Le due grandi ·novità che presenta l'attuale risorgimento a/rie.ano, a differenza di altri movimenti di liberazione nazionale in questo secolo, sembrano invece consistere - come conferma il documentato studio del 1~:ainero - nei seguenti due .aspetti caratteristici e predominanti in quel movimento. Primo: emerge nettamente la tendenza a superare i particolarismi e i nazionalismi in una visione continentale dei problemi e della lotta e in un assetto federalistico dei rapporti tra i nuovi Stati nazionali o plurinazionali. Tale tendenza si è già mani- / estata a livello .del/'organizzazione politica e statuale con l'istituzione della Conferenza dei popoli africani ( tenuta per la prima volta ad Accra nel 1958 e la seconda a Tunis-i nel 1960) e con le associazioni tra S.tati nella Federazione del Mali, nella Unione Ghana-1Guinea, nella Unione -doganale dell'Africa equatoriale. Secondo: nonostclnte il fascino e l'insegnamento esercitati dall'esempio rivoluzionario e dai _risultati della Russ,ia e della Cina, gli Africani non assumono a modello nessuna di quelle due esperienze e il movimento comunista organizzato · ha un ruolo trascurabile nel risorgimento africano, il quale segue una via propria, che è una via rivoluzionaria e che dimostra una volta di piu come l'esperienza rivoluzionaria di tipo comunista abbia i suoi Biblioteca Gino Bianco·
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