2214 Antonino Tatò Il sindacato pare non possa, •per eccesso di correzione di passati errori, i1mmergersi nella nuova 1problematica aziendale, al punto da distacca.rsi dalla garanzia offerta dal collega.mento con valori autonomi di cultura esterna. Si sforzerà, invece, di collaiborare a rinnova•rli e modernizza,rli, ela:borandoli automa1ticamente, come già aveva fatto in una precedente fase storica, in un contesto sociale che tiene conto e della azienida e .dei valori culturali della società esterna. In sintes~ l'operarzione compiuta dalla << job evolution )>, come viene eEfettua,ta oggi dalle azien,de italiane, determina, da.l punto di , ista del sinda,cato una separazione deLla mansione ,produttiva azienda,le del1' operaio della qualifica professionale d-el salariato (nuova o vecohia, superata o in fieri) e quindi un ·dista.eco della forza lavoro e del suo prezzo di ogni realtà extra-aziendale anche se organicamente connessa al processo produttivo (Tatò). U,n'ampia disamina deilla questione, con particolare riferimento ai com.piti spettanti rispettivamente -alla commissione interna e alla organizzazione sindacale, è contenuta nella relazione di Antonino Tatò: La direzione, il ·gru,ppo manageriale ohe sta alla testa di una falbbrica, e che voglia o ispiri a •gestirila seriamente e a sviluppaJ:9la, non può - per funzione - che farsi ed essere l'inflessibile ccntrollore, il custode ,rigoroso e il perfeziona tor e instancabile di quei criteri di organizzazione scientifica e di quelle norme tecnologiche, a•ttiraverso cui si garantiscono e concretamente si attengono la massi,ma produttività e la massima redditività dell' azienrda,. Questa, allora, com•e organismo in sé consid.erato, lha come sua prima, imperativa e perentoria legge di vita, la legge dell'efficienza tecnica, alla quale ogni a1tra legge ed esigenza deve sottostare. Entro questa logica, l'unico li,mite all'impiego ed alla utilizzazione dei cosi detti « fattori n della 1produzione, è un lim.ite an,c:h'esso oggettivo-tecnico: per cui nell'a~ienda anche la forza lavoro si ten.derà a sfruttarla entro (fino a) tale limite, arrestandosi dinnanzi a,d esso come ci si deve arresta.re dinnanzi a,l fatto oggettivo-tecnico ohe una « ca,tena )), una « linea, n, una << giostra n una m-acohina non possono «girare)) oltre una data velocità scientificamen,te calcolata, verifi~ata e fissata come << aziendalmente ottima)>. Ne deriva inevita1bilmente ohe dentro l'hortus conclusus dell'azienda le condizioni della •prestazione operaia, la, sua remunerazione, la sua intensità e durata sono tutte « in funzione )), sono cioè al servizio dei criteri tecnici ohe presiedono ad u•na sana gestione e a un'efficiente organizzaeione del processo proBiblioteca Gino Bianco
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