Passato e Presente - anno III - n. 16/17 - lug.-ott. 1960

I cavalieri della paura 2199 Lungo le orme di Ortega troveremo una letteratura assai piu attenta ai problemi attuali del tempo, fuori da schemi ciclici e da millantate visioni celestia1 li, volta piu alla ricerca dei motivi e dei sintomi di una decadenza che non a provvederne la panacea. Una letteratura, nel · complesso, pes,simistica, tutta schierata nella agguerrita difesa dell'individuo - ir ingiustamente sacrificato. Cosf Huizinga con La crisi della civiltà ( 1936) addita nella standardizzazione della cultura, neHa superficialità della informazione, che è il risu-ltato di un passaggio dalla attiva lettura di un testo alla subìta visione cinematografica, il germe della corruzione della nostra epoca. Ne La fuga da Dio (1936) Max Picard sostiene che l'uomo fugge da se stesso, dalla sua fede, per a1 bbandonarsi al lusso dei comforts, alla sfrenatezza dei records, nella piu squallida miseria spirituale, privato del suo destino che ormai appartiene alila macchina, allo· Stato, alla mas·sa. Gli fa eco Otto Veit con La tragedia della età della tecnica ( 1937), in cui, seguendo le tappe dei principaLi profeti della deca.denza - Nietzsche, Spen,gler, Ortega y Gas·set - riscontra il perico'1o piu grave dell'età contem·poranea in q·ùella << fuga nello specialismo>> tipica dell' uomo-massa orteghiano, e trova modo di caldeggiare la ripresa degli studi u·manistic•i, in nome di una civiltà << superiore>>, iniziata dai governi nazifascisti. Al con- ·trar•io, Ernst Cassirer -ne Il mito dello Stato (1943), condanna quella civiltà « superiore » scopren-do nella sua flagrante bar;barie i vecchi miti apparsi nel XX ·secolo, (culto dell'eroe, del•la razza, della nazione - 1 Carlyle, Gobineau, Hegel); sicohé la tragedia dell'Europa deriva proprio -dal fatto che si sono lasciati irregimentare dei popoli sotto le bandiere della violenza. Lo Stato totalitario, insiste Cassirer, condurrà aill'inevitabile sco·mparsa dell'·uomo come persona. A·bbiamo visto ormai, in •questa sommar,ia rassegna della storiografia della crisi, quali sono le componenti -di una visione apocalittica del tempo nostro, quali i motivi ,de,lla paura, quali le profezie, e come l'estrema <l•ifesa-dell'individuo, dei suoi -diritti, della sua intimità, de1'la sua libertà, conducano, nel risentimento verso il progressivo sviluppo della ·società, alla rivolta, talora_ spregiudicata e inco·nsapevòle, contro la fatalità della storia, al vagheggiato prolungamento ultramondano di una fe'licità edenica, al selvaggio ritorno alle origini, al disperato si•le.nzio dell'automa, risultando tutto ciò non mai un incita.mento al presente ma piuttosto una autentica fuga nel passato. . A riassu·mere quanto si è detto, riportiamo ora le i,lluminan~i parole di un giovane comunista in,glese, Christopher Caudwel!l (Fine di . . ►- ibtioteca Gino Bianco

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