Passato e Presente - anno III - n. 16/17 - lug.-ott. 1960

• I cavalieri della paura 2195 uno oscuro « avvenire in cemento armato», alla pirevaricazione della tecnica sui destini un tempo edificanti deill'uomo. lnizian·do con l' analisi biologica sulle origini della razza u·mana e scopren-done l'avvento nella differenziazione della mano (il pol,lice op·ponibi·le dei daTwinisti) , dagli arti prensili degli animali, Spengler vede nell'uomo il prototipo del lottatore, del ribel·le, del dominatore - l' << animale di rapina ». La estrema mobilità e prontezza dell'uomo che si crea un'arma per sottomettere a sé gli animali e i suoi simili è già il sintomo della alienazione dal mondo naturale; la sua tec~ica è opposta alla natura, mira a sostituirla. Il linguaggio, succeduto all' aTma, è il nuovo strumento di dominio dei forti sui deboli; non deriva dalla « poesia primordiale de'1i'umanità » secondo la concezione romantica (Haman·n, Herder) · ma dall'uti,lità di un rapporto convenzionale. Co.s1 il diritto umano è quello del piu forte. Fondatasi quindi la città la divisione delle attitud·ini prende consistenza nelle distinzioni di rango: nobiltà, clero, borghesia, plebe. L'armonia è perfetta: vi regna la ricchezza spirituale e materiale. Poi si fanno sentire i << Vikinghi del sangue » - i Germàni - invaden,do l'Europa intera, e non solo l'Europa. Nello stesso torno di tempo operano anche i « Vikin·ghi dello s1 pirito » - Al1 berto Magno, Bacone, poi Copernico - rivoluzionan,do la nota·bile cultura classica. Si tratta degli spiriti nuovi, che Spengler ama definire faustiani, che lottano, ciascuno a suo modo, contro la tradi~ione. Pertanto la invenzione di nuove « tecniche » non è che espressione do·minatrice dèl•la personalità sulla massa. Ma con l'avvento ·della macchina (estrema alienazione dalla natura) si sono tesi ormai pericolosa.mente i rapporti fra dominatori e dominati, e la disoccu•pazione non è u·n fenomeno di crisi ma l'ini- . zio de'lla catastrofe. Infine le materie prime, che sono all'origine di tutte le contese internazionali, per il dominio attraverso l'industria, non sono eterne. Delle due una: o la g.uerra totale o ·la rinu·ncia al dominio, con il conseguente livellamento spiritua:le. Ora è destino dell'umanità di incarnarsi in di.verse anime f austiane, e i popoli si sucçedono ai popoli, formando ie varie epoche della storia. Forse, conclude lo S·pengler sotto l'influsso della statistica (la 'scienza dell'avve- ·nire '), i Vikinghi del sangue di domani saranno i cinesi. Si può certo sorridere a queste profezie di grosso taglio quando si pensi a•lla atmosfera di incubo che per la prima volta (dopo il 'caso' Nietzsche, del resto ancor tutto letterario) veniva fuori da una opera severa di ricerche antropologico-storiche, e aveva subito una sua iblioteç · 3ino Bianco

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