Passato e Presente - anno III - n. 16/17 - lug.-ott. 1960

2194 Romolo Runcini critico. Del resto l'esistenzialismo italiano, che annovera anche u.na va1ida presenza della corrente cattolica co·n Bongiovanni, Lazzarini, e sopratutti Castelli - nel1 la linea della teologia chestoviana - è pressoché tutto rivolto ad un ridimensionamento dellà categoria del possibile, nel senso di un rapporto positivo con l'Essere su cui fondare il valore dell'esistenza; ad una rivalutazione della scienza neHa conferma di una partecipazione totale dell'uo1 mo ai problemi del suo tempo, di cui la tecnica costituisce oggi il quadro piu complesso e determinante; alla rinuncia, infine, delle posizioni di comodo dell'attegia,mento platonico-agostiniano per cui nel tradizionale dualis·mo fra Spirito e Materia può sembrare che basti scegliere il termine ·piu appropriato alfuomo, la sua spi~ituale interiorità, per sentirsi virtuosi. E accanto ai due massi.mi esponenti dell' esistenzialismo italiano - Abbag-nano e Paci - altri pensatori come Lu-porini e Galvano DellaVolpe, denunciando nell'esi1 ste.nzialismo tedesco e in quello francese l'estremo appello alla << coscienza borghese», nella strenua difesa dei diritti e della virtu individua·le, hanno inteso fondare sulla problematica esistenziale un colloquio con il marxismo, rilevando come da·llo sfaldamento del1 le rigide antinomie de}la meta,fisica tra,diziònale si possa ricavare un pe:rentorio richia·mo aHa concretezza dell'uomo,· alla sua con·dizione sociale. Ma a questo punto la filo1 sofia esistenziale, che ha perduto la sua carica p,rofetica -di antesignana del diluvio e si è fatta metodo di ricerca, non ci interessa piu. In questo nostro poco piu che sommario excursus nel pensiero « apoca·littico » moderno abbiamo già individuato quali sono i cavalieri della paura. g) I sociolog•hi della catastrofe. Resta ,ora piu facile tentare una ulteriore ricognizione nella coscienza apocalittica europea per quella via che rispecchia i diversi piani della filosofia, del'1a' rte, della storia e del cosrume del nostro tempo - la letteratura sociologica. Due nomi principalissimi saranno sufficienti a sintetizzare i motivi e le tendenze dei vari scrittori di sociologia: Oswald Spengler- e Ortega y Gasse~. Nel Tramonto dell'Occidente (1918), e piu tardi in L'uomo e· la tecnica ( 1931), da problematica speng,leriana si situa nel clima del•la sconfitta tedesca, nella quale sembra che i vaJori razionali di tutta la cultura europea siano travolti definitivamente, Jasciando il passo ad Biblioteca Gino Bianco

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