Passato e Presente - anno III - n. 16/17 - lug.-ott. 1960

2140 Commenti avvenimento diverso da quello che lo precedettero in Guatemalu, Bolivia, Venezuela, sia per la profondità in cui scava, sia per la massa di problemi che ha messo a fuoco, sia ancora per l'impronta orma-i nettamente proletaria e socialistica in cui si è configurato. Sembrano d'altronde averlo capito in egual misura il governo degli Stati Uniti, che si agita e minaccia a pochi passi dal!'Avana, e gli strati diseredati, i gruppi democratici di tutta l'area latino-americana, che di Castro e dei barbudos stanno facendo il loro mito. Nel quadro della politica mondiale, le grandi potenze hanno avvertito come da Cuba possa venire un colpo gravissimo al ruolo ,internazionale degli Stati Uniti, e un serio spostamento nella bilancia delle sfere d'influenza. Ci sono però anche elementi piu riposti, e implicazioni che solo limitandone molto il senso siamo portati a chiamare culturali, valide per tutto il movimento progressista nel suo insieme, con speciale incidenza forse nel!'Europa occidentale e in Italia. E proviamo a spiegarci. Sappiamo bene quanto pesi negativamente, sulla sinistra e sul movimento operaio in questo scacchiere, la frattura che si è scavata fra la parte comunista· che segue l'insegnamento so- .. vietico, e la parte non comunista. Ricordiamo che le fasi di grande successo, di avanzata, si ebbero allorché quella frattura per necessità di lotta fu composta: fronti popolari, Resistenza, fatti anche recenti di opposizione democratica. Abbiamo presente l'impotenza che si manifesta ogniqualvolta le strade divergono, le varie frazioni si paralizzano in un contrasto in cui ciascuna pretende, in aspra polemica con l'altra, .di fare da sola. Però alla volontà unitaria, anche la piu sincera, che si ripropone continuamente su}la base di analogie nella base sociale o di convergenze in obiettivi immediati o della rivendicata tradizione marxista, fa osta~olo una barriera di intolleranza e di presunzione, che pretende da un lato il riconoscimento globale di una data esp,erienza, interpretazione teorie.a, direttiva strategica, comunista e sovietica, dall'altra un rifiuto - ora amichevole, ora aspro - della linea adottata in questo esempio finora classico di rovesciamento del capitalismo . . Dopo l'ultima gu~rra, l'episodio piu dimostrativo del fenomeno tndic_ato fu dapprima la mancata "fusione " fra comunisti e socialisti nei maggiori paesi, poi la resistenza dei partiti dell'Europa centroorientale ad uniformarsi alla direttiva unica voluta dal partito bolscevico (e dunque i casi di Gomulka, Rajk, Tito, in parte Dimitrov, oltre che di alcune formazioni socialdemocratiche e contadine). In seguito vedemmo la Iugoslavia, rimasta un'isola di marxismo indipendente, accentrare l'interesse di settore non comunisti ortodossi - laburisti, trotskisti, movimenti anticolonialisti - e· mantenere vivo fra gli stessi comunisti lo spiraglio di una non unicità della via russa e Biblioteca Gino ~ianco ...

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