Passato e Presente - anno III - n. 16/17 - lug.-ott. 1960

• I cavalieri della paura 2189 radiso della coscienza - una rottura definitiva con il vecchio e fiducioso umanesi·mo borghese, la sconfessione dei suoi principi legalitari e della su~ culrura di élite. Il margine lasciato alla libertà dell'uomo resta dunque l' invocazione disperata della sua fine. Un posto a parte nella storia dell'esistenzia'lismo francese sembra , ave,re Ga1 briel Marcel (/ournal Metaphisique, 1927), che al contrario di Sar~e mostra ·una completa fiducia nel su·peramento ·della dispersione e della finitezza del singolo nella ricerca ostinata di una relazione con gli altri, di un <<patto nuziale » con tutto ciò che ci circonda, per giun,gere attraverso l'amore alla pienezza dell'Essere. Marce! addita ço1 s1 nell'uomo disponibiile, capace -di superare il suo egoistico isolamento, l'esempio di una vj,rtu illuminante che anticipa la visione di Dio. Nella stessa via del Marcel, in quella che viene chiamata la corrente di ,descr-a ,dell'esistenzialismo francese, •ma piu inclini a·lle istanze deUo spiritualismo, ·René Le Senne e Louis Lavelle si muovono nell'ani,bito ,di una individuazione deUa crisi come residuo dell'es·perienza particolaristica in cui l'esistente si trova coinvolto e dalla qua'1e p·uÒ venir fuori soltanto .per la scelta spontanea (<<atto di libertà») della eterna presenza ,di Dio nel mondo in cui la storia u·mana riceve i1 l cris·ma ,dell' as·soluto. Di una piu intensa ,dram·maticità è pervasa la concezione religio·sa ·di Leone Chestov, seco·ndo cui !la fìlo·sofia speculativa è un <<guardare in·dietro » ,mentre solo con la teologia è possibile <<guardare avanti ». L'irrazionalismo chestoviano si spinge fino alla patente sco.nfessione della civiltà odierna, il mon,do -deHa tecnica, come i1 l · diabolico frutto del peccato della sapienza. L'altro filosofo russo Nicola Beirdiaev pure escluden,do una piena comprensione e partecipazione degli uomini alla vita sociale comu.nemente intesa (norme, istituti, Chiesa, Stato) è p1 ropenso ad una comunione di spiriti al di là de1 Ua societas, in quella ricostruzione della autentica misura umana che è la conquista di sé come persona. Allo stesso modo la conce~ione perso·nalistica di Emmanuel Mòunier tende alla costituzione di una società in cui l'individuo, pur senza a·bdicare alla libertà· della sua coscienza, entri in rapporto equo e,d operoso con gli a·ltri. E' il tentativo, visto da destra, di u·n colloq·uio tra esistenzialismo e marxismo. Dail canto suo il teologo tedesco Romano G·uardini esclude la possibilità di tale colloquio . rilevando la artificiosità meccanicista del nostro tempo, per cui il proble1na fondamentale de'l,l'uomo è nascosto dietro ,le formu•le della . scienza che utilizza la natura a s:eopi mondani. Cos{ il prodotto 'spi- · iblioteca Gino Bianco

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