Passato e Presente - anno III - n. 16/17 - lug.-ott. 1960

2188 Romolo Runcini filocomu·nisti per la difesa di ·una società in cui la relazione è tutto. Cosf la teoria satriana dei1la libertà senza limiti cade nel v·uoto orizzonte ,delle -<< a·nime belle» per le quali ogni cosa è -possibile, ma altrettanto inutile. Nondimeno l'am·biguità -di rapporti, il ·sentimento -dia·bolico della solitudine che conduce .Sartre a com·battere ,Dio come se fosse realmente vero - « ma non è » - questa Jotta senza ragione deilla esistenza incomu·nica1 bile e ·paradossale, meglio che nelle opere filoso·fiche trova il suo p.iu alto momento espressivo nel'1a narrativa e nel tea_tro, in cui lo scrittore francese ·mo·stra una profon,da penetrazione psicologica nel conflitto dell'uo·mo come persona·ggio .del suo tem.po, neiHa gratuita ufficialità ,de1 gesto, fatto complice di un accordo mistificato con gli altri, che ·si spezzerà al primo apparire •deHa co1 scienza negativa. Nelìa Nausea e nel Muro sono _ritratte - in uno scandaglio impietoso deHe abitudini e dei sentimenti, fino a1 lla ripetizione automatica ,di ,gesti e parole che ·dovrebbero pure sig•ni,ficare qualcosa ·e sono invece _come sospesi nel ·vuoto - le mille tentazio11i del mo·n·do dalle quali l'uomo •si lascia corrompere per darsi una figura coerente, reale o contro le quali co•mbatte per ,finire nelil'i,m·potenza delle sue ore inutili. Con Le mani sporche è affrontato il ·problema della libertà che, u-na volta Taggiunta, non 1 serve a nulla: una ricerc~ evidente della li1 bertà ,di ·natu·ra, un distacco ·da'lle co,se che si profila come desiderio ·di ·morte. Nel Diavolo e il buon Dio viene ·prospettata alfine la salvezza ,dall'annientamento nella vitale esigenza del fare, del costruirsi dell'uomo st1 se stess,o come misura ,del mondo, che è u·n usci,r f.uori dalla ragnatela iinteHettuali•stica per un tentati 1 vo di realizzarsi co·me persona. Ma non è chi non veda come questo simulacro di azio.ne (in cui dovrebbe Tisolversi - · di .fronte a1 ll'evento - ogni -p1"o,blemaetico e metàfisico Jiella scelta positiva) consenta trop·po alla vuota irruenza dell'inconscio, cosf ·da richiamare a mente gli autentici e vitali istinti ·dell'uomo che Freud avrebbe intenzional·mente .liberato per dare alJa civiltà 1.1ntratto piu sincero e reale. :Pertanto la ricognizione delle componenti nietzschiane e freudiane nell'opera di Sartre cj mostra subito la vera questione d~ f o·n-do del s·uo pes,simismo: la -disistima del rapporto sociale che conduce ali!a' tomismo individua,listico, dove nulla ha valore, comporta da u.na parte la rinuncia alla inseirzione positiva nel mondo relaziona 1 le-societario, ·dall'altra - •mancando il pui;ito di rapporto del1 le anime elette, il paBiblioteca Gino Bianco

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