2172 Romolo Runcini La caduta dei grandi sistemi filosofici che avevano coronato Germania, nella seconda metà dell'Ottocento, il sogno ambizioso di • In una egemonia spirituale del1 la classe conservatrice al potere, coincidendo sul piano economico con l'affermazione de.lilo Zollverein (1834), per il quale si era giunti alla unità politica dei vari staterelli tedeschi sotto l'egida della Prussia - veniva apertamente annunciata non so•lo, com'è ovvio, -da 1 l sorgere e svi,lu1 pparsi del pensiero marxista, nella sua espiicita fu·nzio·ne di antagonista della filosofia borghese, ma dal comune atteg•giarsi a difesa dell'uomo delle molte cor~enti dell'irrazionalismo, che si rifacevano all'ultimo Schelling e aal 1 lo Schopenhauer per l'in-dividuazione dello scarto tra la razionalità e la realtà, e che in tal senso op-eravano la conversione della oggettività metafisica ne-lila Welthanschauung, nella visione ravvicinata, individualizzante del mon: do, inducendo nei tradizionali schemi matematici, che presiedevano alla stesura del trattato di filosofia, un velenoso sospetto per le loro troppo ostentate capacità sintetiche e normative del1 la realtà effettuale. lDa Nietzsche a Kierkegard, da Dilthey a Simmel, e quindi a Spengler, Scheler, Weber, Jaspers (ma anche fuori della Germania col Bergson, col Blondel in Francia, e con i pensatori della cosiddetta ' generazione del '98 ' in Spagna) ·la sconfessione del ' sistema ' filosofico, delle sue prestigiose facoltà enciclopediche, ha ricevuto sempre un rilievo emi11ente che andava oltre la posizione di principio per farsi direttamente metodo espositivo, ricerca concreta di problemi mutuati dalla storia, daalla quotidianità. Il nuovo stile filosofico, che si confi,gura nel ' saggio', conserva il breve respiro di u·n esame personale della realtà cedendo alle molte.p'1icisollecitazioni della sensibilità e degli umori dell'intelligenza, in u·na pros1 pettiva che si sforza di mantenere -il margine piu ampio possibile a·lla episodicità dell'esperienza. Non è certamente u·n caso che i nuovi pensatori dell'irrazionalismo esordiscano con brevi opere la cui natura prevalente è quella di ancorare a temi -particolari la vasta ,problematica ereditata dall'idealismo, onde all'aff~esco globa·le si sostituisce .Io scorcio visivo, alla dimensione logica quella psicologica (di una psicologia che era venuta assumendo con Maine de Biran, Binet, Lan·ge, Wundt, lu·ngo le direttrici del Positivismo, la dignità del metodo scientifico), ma anche si insinua nell'aristocratica autonomia del pensiero filosofico la variabile gamma di osservazioni e giudizi provenienti da,lla sfera letteraria (la quale d'altronde restava anche piu direttamente influenzata dagli sviBiblioteca Gino Bianco
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