Passato e Presente - anno III - n. 16/17 - lug.-ott. 1960

2170 Romolo Runcini Sartre non meno di Orwell, Bernanos non meno di Zamiatin, sono tutti presi nella morsa di un'angoscia senza treg·ua e senza confini fra l'inganno e il peccato de11e' sistenza. In questa paura oltretutto ,giocano, a me.dia distanza di vedute tra le élites culturali e il grosso pubblico che fa da spettatore, diversi fattori di provocazione: la politica dei blocchi se.parati, le gravi res·ponsabilità di arbitraggio a livello internazio,na·le, la non celata potenza delle consorterie militari, l'incapacità di adattamento dei vecchi sistemi conservatori, colonialisti, clericaili, alle m·utate condizioni storiche interne e nei paesi sottosviluppati, la rivolta sociale di questi ultimi, e, forse piu di tutto, la superfetazione ind·ustria1e dei grandi paesi capitalisti (scom-parso di fatto il pericolo dei naz_ionalismi, alla ostentata minaccia .del « troppo poco >> - la tattica del1 lo spazio vitale - è su·bentrat<} quella piu nascosta ma non meno determinante del « trop1 po ») 17 • Infine è certo che gli odierni mezzi di comunicazione di massa, opera·ndo l·ungo .Ja trafila degli interessi economici di base, da .cui vengono alimentati, inducono nell'opinione pubblica un costante allarme per i1 l blocco di sinistra, che d' a1 ltronde contrattacca energicamente. 11 recente, felice rovescio della medaglia nella diplomazia dei due blocchi - la cosid-detta distensione - se fa fede del comune auspicio di pace, non può spostare tuttavia i termini del dilemma, che vede due forme di società, perfettamente ,sviluppate, in aperto contrasto ideologico. Ora, per rientrare nel tema, la coscienza apocalittica è ap-punto una paura i·deo1ogica, una paura, diciamo, spirituale, che si è tirata dietro le altre paure, 1neno stima1 bili .forse ma no·n per questo di poco peso, -della bomba H (ritorno all'età della pietra) e delle enormi vespe ~ivoratrici della fantascienza americana (invasione dell~ terra, ma, in fondo, minaccia dall'Est}. A chiu-dere questa breve rassegna dei motivi ideali e degli eventi di rottura confluiti nel retroterra letterario degli ultimi SO anni, a caratterizzare ciò che abbiamo convenuto essere la coscienza apoca·littica europea, la risultante delle numerose. forze centrifu,ghe nella storia di oggi, sarà neces·saria un'ultima considerazione sulla portata e sul significato della crisi del nostro tempo, attraverso quella prospettiva del pensiero moderno in ciui apparirà come la soluzione del complesso e ingom·brante problema della « con,dizione » umana vada tentata nella elusione dei simboli eterogenei di u·n fatale progresso tecnico, al quale 17 Cfr. GALBRAITH, The affiuent society, New York, 1959. Biblioteca Gino Bianco

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