Passato e Presente - anno III - n. 16/17 - lug.-ott. 1960

• I cavalieri della paura 2169 /) L'apocalisse del nostro tempo. Quando a guerra finita furono trovati i numerosi campi di sterminio tede•schi di cui si indovinava bensi l'esistenza ma che, come dall'inferno, nessuno era tornato a descrivere, si eb·be Ja prova delila , assurdità e vastità della tragedia che aveva sconvolto l'Europa, e di quanto pericolosamente si era stati vicini ai giorni dell'ira 16 • Questa guerra aveva mostrato, cosi, il fon,do irreversibile del fanatismo iconoclasta: quella sor·da resi,stenza alla ragione, che nella sua forma piu ampia e organizzata aveva coinvolto tutti nella distruzione totale, ed era giunta al seme stesso dell'uomo scoprendone la nuda animalità. Ognuno si accorse della portata di tutto ciò, e che non era possibile . tacere le col-pe di troppi fermenti irrazionali che avevano percorso, sotto varie forme, il pensiero e il costume degli << innocenti » anni dei padri; cosi si può dire che con 1 la guerra nacque una generazione di adulti, sensibile a quanto ora si an·dava facendo e dicendo, meno disposta a dimenticare, e certo piu pronta delle gene,razioni precedenti .nel calcolo dei motivi e degli esiti pro,ssimi e :lontani di un evento politico, sociale o economico. E quando scoppiò la p,riina bomba atomica non ci furono piu du.b·bi per nessuno. Era chiaro ohe si doveva com.porre a ~utti i costi qualsiasi co·ntrasto ideo1 logico e politico fra i . popoli prima che potesse scoccare l'ora tremen-da de1'l'estremo Giu- •dizio. « Uno spettro si aggi•ra per il mon.do » - si po·trebbe ripetere volendo parafrasare il profetico ammonimento del Manifesto comunista -: è lo spettro dell'A.pocalisse. Da piu parti si invocano le benedizioni del cielo s·ulla cieca ' impruden~a' de.Il'uomo ohe osa . sfidare la natura, e tutto il resto. Sono le stes·se voci che al tempo del Manifesto, piu di u·n secolo fa, chiedeva·no altre benedizioni contro i sollevatori del popolo, contro lo spettro del comunismo. L'occasione è diversa ma la paura è la stessa: si tratta sempre della temuta fine di un certo otdin~ etico-:-sociaie,di cui si avverte, oggi piu che mai, il distacco dajl,la realtà storica, l'alienazione dell'in·divid·uo dal progressivo svilu,ppo della società. La paura, vien fatto di dire, è il .prezzo che il borghese ·deve pagare per il suo splendido isola.mento. l6 GREGOR Z1EMER, Educazione alla morte, Londra 1944. Una esperienza· viva delle formule di un eroismo di Stato assunto a potere divino contro la tranquilla tradizione del borghese tedesco, per cui venivano insinuati nella gioventù hitleriana gli stimoli all'azione di guerra, al boicottaggio della pace, all'odio di razza, alla grande prova di sacrificio per la causa nazista. 3 · ibliotee · ~ino Bianco

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