Passato e Presente - anno III - n. 16/17 - lug.-ott. 1960

2160 Romolo Runcini chezza, la sofferenza dell'uom·o, o al piu il sentimento, ormai maturo, pervaso di affettuosa e fiera rievocazione, della decadenza di una antica e nobile casta 5 • Ciò che si difende qui è l'indistruttibile s·pir_itualità dell'uo·mo, la sua natura buona e intatta, contro la corruzione e la b,ruta1lità della guerra: una tematica che ·conserva, fino nei p-iu riposti segreti del monologo interiore, un tono contegnoso e didattico fondato su vecchie istanze pacifiste del socialismo ·u·manitario e sentimentale 6 • E' il trionfo della << morale del cane », di dickensiana memoria. Lo scrittore è ancora disposto a plasmare Ja congerie i1 mpietosa e struggente degli eventi in un piccolo vangelo della coscienza. ?i tratta certo di raccoglimento in se stessi, ma in definitiva questa morale del,la non violenza è lo spiraglio elusivo del problema socia1e, che è problema degli << altri>>, in,dicando nell'astensione ·dal << gesto» pub,blico la virtu degli eletti, la ris·pettabile zona a1ldi qua dal bene e da,l male. D'altra parte se si poteva arrivare, in Germania, oltre le sacrosante barriere del bene e -del male, alla proclamazione deHa forza come sim,bolo della nuova era dei popo,li giovani, ciò veniva fatto sempre in nome della Kultur contro la vecchia civiltà u.manistica, e,d era veramente un fenomeno di derivazione letteraria. b) Il primo dopoguerra ted~sco: gli espressionisti. ·Ma della ro-ccaforte ·della Kultur - nella quale, come si sa, anche il giova·ne Thomas Man·n aveva miilitato 7 in quella direzione del vo5 BARBUSSE, Le feu, 1916; DuHAMEL, Vie des Martyrs, 1917,; DoRGELÈs, La Croix de blois, 1918; RENN, La guerra, 1919; REMARQUE, All'ovest niente di nuovo, 1929; NoRMAN ANGELL, La grande illusione, 1921; La guerra e la natura umana, 1928. 6 Principale esponentè di questo pacifismo di antico conio fu lo scrittore H. BARBussE, impavido combattente contro ogni sopruso borghese e militarista, prima sul << Monde » (una rivista proletaria che non teneva certo a posizioni di avanguardia) e inoltre nel Congresso per gli s-crittori, di Karkov, dove era stato eletto Presidente, e nel congresso di Amsterdam - Pleyel contro la guerra. 7 R. RoLLAND, Al di sopra della mischia, Milano 1916, p. 93, riporta con non celato sdegno alcuni versi e definizioni di Th. Mann sulla glorificazione del militarismo: << La legge è l'amico dei deboli / essa vorrebbe appiattire il mondo / ma la guerra suscita la forza ... >> di indubbia ispirazione nietzschiana; e inoltre: << La Kultur è ,la sublimazione del demoniaco». R. RoUand, che compose anche un'ampia e intensa biografia su Gandhi, è il chiaro esponente di quella corrente pacifista e internazionalista della borghesia antimonopolistica che avversando ogni sorta di nazionalismi, ed escludendo per principio la dittatura come forma di governo, identificava nella unione europea (si parlerà poi di federalismo europeo) il quadro della perfetta democrazia e fratellanza dei popoli. BibliotecaGino Bianco

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