Passato e Presente - anno III - n. 16/17 - lug.-ott. 1960

2158 Romolo Runcini della macchi·na, celebran-do il Medioevo come la vera età dell'uomo. F. Hebbel, W. Raab-e in Germania; F-laubert, Mau,passant in Francia; Dickens e la Eliot in Inghilterra, e persino il vecchio .Ibsen, lo s.pauracchio dei banchieri, sono tutti esponenti di una polemica << di costume », -di una rivolta legale facilmente contenuta ent·ro le pareti domestiche. Nel nome di Joseph de Maistre, contr·orivoluzionario savoiardo che ebbe un certo seguito in Russia ai tempi della restauraz-io·ne, e le cui in·transigenti invocazioni di un primato pa,pale, per il su·peramento deìla -divisione dei popoli e quind-i del male dell'Europa, erano corse sottotraccia nelle nuove correnti spi,ritualistiche Francesi 3 , si profila bensf un certo programma -di unità d'azio,ne dei cattolici nella asprezza ,di u·na lotta a,l ,positivis,mo dei Taine e dei Renan, ma tutto insieme il diseg·no è trop,po distante dalla situazione storica e viene presto associato, dai piu, a ·quello non ·meno lontano di Swedenborg: si tratta palesemente di due visionari. Forse soltanto con Buchner e con i fra-~ telli Hau·ptmann, queste alte voci del naturalismo tedesco, e sopratutto con Dostoiewski, si avverte la comp,lessità di u·n pro1 blema socia1le che coinvolge tutto nella fatale richiesta di una giustizia non so1o divina e costituzionale: ma siamo certamente .lontani dall'impegno ,diretto dell'artista nella realtà del suo tempo~ dalla denuncia perentoria e precisa dei sorprusi di una classe. Né è possibHe ammettere in questa breve ricerca -dei motivi palingenetici nella letteratura fin de siècle (d'altronde inesistenti e semmai· formulati sot:to il meno agg·uerrito profilo riformistico) le fo,lli allucinazioni, le gelide oscenità, le trovate macabre, di q·uei poeti e narratori che si dissero decadenti, come indici rivelatori di una crisi - che se ci fu ebbe corto respiro, e fu tutta scritta su1 lla pagina - o come testimonianze deill'approssi,marsi di tem•pi nuovi (a celebrare l'avvento della elettricità ci fu -persino una paradossale Eva futura di Villiers -de l'Isle-Adam). Perché l'anormalità era davvero per i " decadenti " i1l simbolo di una rivolta alla consuetudine, e forse diventava, ·per il loro sofferto e insu1tante cattolicesimo, la segreta speranza di una salvezza in extremis. Infine è chiaro che questi scrit3 Dello spiritualismo cattolico &ancese vedremo piu oltre che se ebbe un suo percorso costante, dalla forte andatura, lungo una parabola che dalla schietta ortodossia (De Maistre, Lamennais, Bonald, M.aurr.as) passava alla difesa, talora spregiudicata, della propria autonomia (Leon Bloy e Mar.cel, Maritain, Mounier, Berdiaev, Chestov) nondimeno conduceva con sé i ger.mi di un formalismo ·che doveva sfociare nelle contraddizioni, anche troppo flagranti, del movimento dei preti-operai, recentemente sconfessati dalla Chiesa. Ma appunto per questo si avvertirà, in molti di questi scrittori, l'angoscioso e improrogabile richiamo alla lotta estrema contro H male (positivismo, storicismo, comunismo). BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==