• Mondo contemporaneo IL DIBATTITO SULLA COESISTiENZA Il 1960 non è stato, e non sarà neppure nel suo scorcio finale, l'anno della distensione. Lo si era creduto, e sperato, al suo apparire, sull'ondata di ottimismo creata dai · colloqui di ·Camp David fra Krusciov e Eisenhower. Già allora, però, alcuni elementi consigliavano cautela. ·Camp Davi,d aveva certamente creato un'atmosfera favorevole, c~e sembrò piu solida dello <<spirito di Ginevra » del '55. Lo « spirito -di Ginevra» naufragò sugli scogli d'Ungheria e di Suez, nel d·rammatico anno 1956. Quella formula - piu che altro anch'essa al livello di atmosfera - aveva d-imostrato la ·propria debolezza, che era poi l'incapacità •delle grandi potenze a ·trarre le logiche conseguenze da un processo di revisio·n-e politica appena aib,bozzato nei due <<campi », ma frenato, •pro;ba!bilmente,proprio ·dal suo carattere pragmatistico: un <<realismo» che procedeva a tentoni, senza un'illuminazione ideologica, privo di quella coscienza effettiva dei profondi cambiamenti che soli, con coraggio intellettuale e morale reciproco, avrebbero potuto imprimere una svolta verso una con-dizione che non fosse soltanto l' « accantonamento » della guerra, ma la definitiva r_inuncia a questo mezzo · ·barbaro quale prosecuzione della politica. Sono note ormai, e sono state ampiamente dibattute, le caratteristiche di quegli anni. Si fecero indubbiamente dei g·randi · passi in avanti: da un lato, Unione Sovietica, il XX con,gresso lanciò alcune tesi generali (non inevita1 bilità delle guerre, ammissione del principio · delle rivoluzioni pacifiche valido solo in quanto presupponesse la non obbligatorietà del « modello » sovietico e quindi la legittimità di « vie diverse» al socialismo) che rappresentarono un encomiabile sforzo di teorizzazione, il tentativo cioè di risalire dalla pratica alla teoria, di dare una veste· permanente a un nuovo modo di affrontare i problemi internazionali; si trattò, però, di uno sforzo contraddittorio, inquinato da r~serve mentali, da lotte int~stine di acuta drammaticità (basti pensare al « gruppo anti-partito »), da rapporti interni di blocco · non ·affrontati con la necessaria energia (già allora la Cina elevava la sua om-bra problematica sulle impalcature della ·nuova .costruzione, ombra Biblioteca Gino Bianco
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