Passato e Presente - anno III - n. 16/17 - lug.-ott. 1960

2338 Claudio Pavone rappresentarne - una specie di partito d'azione del movimento cattolico - :sia pura coscienza senza corpo. Poiché, tuttavia, la conolusione che u-n partito cattolico non deve e quindi non ·p·uÒ esistere sarebbe alla don Ferrante, di fronte al fatto della ,democTazia cristiana, 1 ben accertabile empirica,mente, occorre che il critico ne ricerchi le ragioni altrove che nelle teorizzazioni ,degli ideologhi di una sua minoranza. E' ovvio che a una ricerca ·di questo tipo non possiamo qui dare ,l'avvio: ma certe prese di posizione ·dei basisti offrono lo ·spunto ad alcu-ne considerazioni. E' per la Ba,se punto fermo che l'affermarsi sulla scena politica italiana .del -partito popolare e poi della democrazia cristiana sia stato evento altamente positivo, perché sanò la scissura risorgimentale, inseri nella ·politica le ma·sse cattoliche svincolandole dal trasfmmismo clerico-moderato, portò in piena luce un movimento dalla lunga e originale incubazione. E' una tesi ,la·rgaimente accettata anc.he in ambienti non cattolici, nel 1919 come oggi; nella storiografia, in particolare, è la tesi prevalente. Eppure, a ,distanza ormai ·di piu di quarant' anni, ci sembra giunto il momento ·di proporre un diverso bilancio, in cui gli elementi negativi abbiano prevalenza su quelli positivi, specie nel 1919, non si vuole certo negare l'esistenza. Partito popolare e democrazia cristiana de.i quali vanno considerati un risultato della cr1s1 dello Stato li1berale, che la borghesia affronta cercan,do sol·uzioni •di ricam1 bio che le garantiscano una base di massa in concorrenza con i:l movimento operaio,· escludendo contem,poraneame•nte sostanziali 1nhovazioni nelila ~truttw-a sociale del paese. Da questo punto di vista ·partiti cattolici e ·partiti fascisti pur con le molte differenze, specie al momento delle origini, svolgono una analoga .funzione. Certo, ·poiché il vecchio ceto dirigente li1 beraile intendeva utilizzare i cattolici come ascari ,di complemento, è ovvio che questi ad un certo punto abbiano. voluto comparire sulla scena senza inter-posta ,persona e che considerino taile novità un loro gran·de successo, una •data memorabile della loro storia. Ma per il paese fu ,data triste, da mettere siul conto delle ·deficienze della classe diri1 gente tradizionale che non fu capace di foggiare una società tanto civile da non sentire piu il bisogno ,di usare la religione come discri1 minante politica. Fu cosi interrotto i1 l processo mirante a fare ·dei cattolici dei cittadini e nulla di •piu o di meno, unico modo veramente democratico per << inserirli nello Stato», co·ntro il .fortunato luogo comune, ripetuto Biblioteca Gino Bianco

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