Passato e Presente - anno III - n. 16/17 - lug.-ott. 1960

2154 Romolo Runcini l'evento, per vie che riass·umono, in un costante succedersi di audaci conquiste tecniche, da una parte la corroborante supremazia della scienza, l'abban-dono di certe posiz-ioni--chiave della cuitura umanistica insieme con il risoluto superamento de}lo sc~ema lassista in una sicura e com,patta ·prospettiva democratica, dall'altra l'esrr-ema difesa dell'uom·o, della sua intimità. Ora la diffusione della cultura di massa - che appena sopra abbiamo in.dicato co·me il sintomo piu evidente del distacco da un'epoca che era app•arsa, nel suo in·sieme, impenetrabile alle nuove esigenze socio-culturali, tutta rivolta come era ad un re.moto sogno di restaurazione - mentre testimonia l'apprezzabile attività ,dei mezzi •di comunicazione odierni, capaci di fornire a tutti i livelli notizie di scoperte scientifiche, di importanti esposizioni d'arte, di avvenimenti letterari etc., da ogni parte del mondo, mostra anche, nel rovescio della medaglia, l'alta percentuale di sfasamenti cui è sottoposta l'autentica cultura del nostro tempo; il sottile inganno politico, l'arbitrario e interessato controllo collettivo delle idee. _Cosf se è possibile rint:racciare su un· piano oggettivo, in una visione ·panoramica •della storia di oggi, le risultanze di uno svi1luppo clamoroso della condizione sociale nei popoli, o almeno del suo equivalente disegno ideologico (del suo programma di rivendicazioni, che può essere datato al'le sue origini, ·se si vuole, con il fatale ann·uncio del Manifesto comunista) su un piano soggettivo, in u·na visione piu ravvicinata· degli effettivi rapporti umani nella società borghese non è diffici,le cogliere la flagrante pxevaricazione dell'in•dividuo da parte di quelle potenti e segrete forze che lo convogliano opportu·na.mente nei quadri della cosiddetta opinione pubblica, la quale, come si sa, finisce per essere l'estremo consenso all'ordine di interessi privati, del tutto estranei, anzi contrari, all'interesse comune. La standardizzazione della cu,ltura ha pertanto un effetto anche p.iu• deleterio del livellamento medio dei temi scientifici e letterari, lamentato ·da E. W. Tomlin, ed è il pericoloso •piegarsi di quel delicatissimo settore educativo (che va dalla scuola allo spettacolo, alla pubblica informazione) alla sfera dei privilegi di talune potenze economiche interessate ad orientare in un certo modo il mercato delle notizie. Di un diverso giudizio su questo intricato · svilu•ppo ·della società borghese, riconduci1bile all'antico divario fra tecnica e cultur~, pietrificatosi nei dogmi dell'umanesimo, os-sia di un giudizio che non colga alle radici la determinante economica del generale sfasamento Biblioteca Gino Bianco

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