• Integralismo 2329 non sem·bra che il liberalismo italiano, e.. pe~ certi aspetti il socialismo de1nocratico, abbiano saputo trarre da un patr.i,monio pur ricco di fermer1ti e di prospettive insegnamenti validi per affrontare con la necessaria originalità, non in termini di assurda '.fipetiziorie meccanica, i pro=blemi del nostro paese «. « ... Errore per molti aspetti presenti nel processo di unificazione risorgimentale [... ] . Si tratta, su di un piano ,diverso, del medesimo errore illuministico di certi riferimenti culturali, di certe interpretazioni dello storicismo italiano, che appunto peccano di astrattismo e non tengono conto delle con.dizioni reali della società italiana » (pp. 2068-2071). Come si vede, tutta l'accentuazione del discorso è orientata come se fosse stata rivolta ai cattolici l'obiezione di essere << astratti » o internazionalisti e non quella, opposta, di provincialismo, a cui essi si limitano a risponde,re solo che il processo di rinnovamento nazionale « ove fosse reale romperebbe naturalmente gli schemi autarchici degli . scorsi ,decenni » (p. 2070). ·Cos1, ad esempio, essi ci tengono a distinguere ·la loro visione nazionale da quella dei comunisti non in quanto questa sia provinciale, ma, al contrario, per quello che essa ha di meta-nazionale. Senza entrare nel merito della polemica •pienamente in corso di sviluppo all'interno della -stessa cultu,ra marxista e di sinistra, tra sostenitori della sprovincializzazione onde uscire dalla << cultura di area depressa » e i difensori dell'accentuazione ,della « via italiana » al socialismo (tra « copernicani » e « tolemaici »), nei confronti della qua1 le la posizione affermata dai cattolici va1e in sé quanto un'altra, c'è però da not~e come ie argomentazioni di questa ed i suoi riferimenti cultu,rali la ·qualificano veramente come provinciale, non allineata con i termini mo•derni e le prospettive storiografiche delle altre. Quanto alla •pretesa paradossale per cui i cattolici avrebbero una visione piu concreta ,dei pro~lemi nazionali. perché si ispirano ai · « valori universali» del cristianesimo, pensiamo di averne implicita- , mente discusso a ·proposito dell'im-postazione dei rapporti tra politica, cultura e religione; qui si •ribadisce solamente l'osservazione che, se « aspirazione massima (dei comunisti) sembra essere la Russia sovie- . . tica >, qualcosa piu che un'aspirazione « sembra essere» per i cattolici quella realtà extra-nazionale costituita dalla Chiesa cattolica. Se poi il parallelo lo .si volesse spingere a ricollegare « l'assenza assoluta ·di libertà », che, a giudizio dei cattolici, vi sarebbe nella Russia sovietica (p. 2070), con qualcosa del genere che qualcuno potre:bbe ri13 Biblioteca Gino Bianco
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